Giornata di alterne fortune per le due finaliste dell’Australian Open 2023 in quel di Dubai, dove si sta giocando il primo WTA 1000 della stagione (a questo link la prima parte dei risultati di mercoledì). Elena Rybakina è stata costretta al forfait: non si è presentata per l’ottavo di finale contro Cori Gauff. “Purtroppo devo ritirarmi per un infortunio alla bassa schiena” ha scritto Elena su Instagram. “Spero comunque di essere pronta per i tornei negli Stati Uniti”. Dal canto suo, Aryna Sabalenka fatica contro Ostapenko ma vince in tre set e mantiene immacolato il suo ruolino di marcia nel 2023 (13 vittorie, zero sconfitte).

Sabalenka [2] b. Ostapenko [13] 2-6 6-1 6-1

Primo set davvero impressionante da parte di Jelena Ostapenko che spara vincenti da tutte le parti del campo con i piedi attaccati alla riga di fondo: dritto, rovescio, servizio e risposta, qualsiasi colpo è iper aggressivo, toglie il tempo a Sabalenka che non può riuscire a contenere l’impeto della sua avversaria. Neanche il servizio dà una mano alla bielorussa con appena il 42% di prime in campo: sulla seconda la lettone entra sempre e prende immediatamente il comando dello scambio, confermando la sua volontà di essere sempre padrone di ogni punto, senza mai lasciare l’iniziativa in mano all’avversaria.

Arriva una decisa riscossa nel secondo set da parte della campionessa dell’Australian Open e il risveglio passa da un servizio che viaggia su percentuali completamente diverse: questo le permette di non fare attaccare Ostapenko e di affrontare con una leggerezza diversa i game in risposta, potendo prendersi qualche rischio in più e sfruttando le tante seconde aggredibili giocate dalla vincitrice del Roland Garros 2017 che sono un invito a nozze specie per il dritto della tennista bielorussa. Salita sul 5-1 Sabalenka prova a fare qualcosa di diverso venendo più volte a rete senza troppo successo. Alla fine la numero 2 del mondo chiude il parziale con l’aiuto della prima di servizio: nel secondo set ne sono entrate tre su quattro.

La marcia è decisamente cambiata per Sabalenka e lo si vede anche nel terzo set: la bielorussa strappa subito il servizio sull’1-1 dopo aver sbagliato due risposte sulle prime due palle break e sfrutta tutti gli errori che cominciano ad arrivare dall’altra parte della rete. Il punto definitivo di svolta arriva sul 2-1: la testa di serie numero 2 annulla la palla del contro-break con un servizio vincente e sale sul 3-1 e arriva addirittura il secondo break a zero: Ostapenko sbaglia quasi sempre al primo colpo e non tiene più lo scambio, a Sabalenka basta contenere il numero dei gratuiti. La giocatrice di Minsk spinge benissimo soprattutto con il rovescio e chiude il match con una risposta vincente in allungo e un doppio fallo della giocatrice lettone. Ai quarti affronterà Barbora Krejcikova.

B. Krejcikova b. [12] P. Kvitova 6-3 6-2 (di Danilo Gori)

Barbora Krejcikova vince più facilmente del previsto la prima edizione del derby ceco con Petra Kvitova negli ottavi di finale del Dubai Duty Free Championships.

Di fronte, infatti, ad un’avversaria solida al servizio e nei fondamentali, la più esperta e titolata tra le due giocatrici non trova la pazienza necessaria per tenere lo scambio e destabilizzare le certezze della più giovane rivale. Petra giocherà in tutto il match solo tre colpi vincenti con il suo super dritto, per commettere di contro ben ventisei errori gratuiti; riesce solo nella fase centrale a fare match pari, durante la quale non prova nemmeno a scuotersi con il suo campionario di pacche sulla coscia o di urla di battaglia. Passato il momento migliore, Krejcikova riprende ad affondare con i colpi di rimbalzo senza trovare resistenza e supera il turno in un torneo che l’ha già vista finalista due anni fa, sconfitta in due set da Garbiñe Muguruza.

Partenza spedita di Krejcikova che approfitta di un inizio lento di Kvitova, che stenta a trovare la giusta lunghezza dei colpi. In poco più di un quarto d’ora la ventisettenne di Brno si aggiudica i primi quattro giochi tenendo saldamente il comando degli scambi con il suo potente dritto; la rivale non riesce a imporre nessuna variazione, nemmeno con lo slice di rovescio a una mano.

Nella fase centrale del match la trentaduenne di Bilovec ritrova la risposta e incontra al meglio alcune prime dell’avversaria; inoltre sale anche l’efficacia della prima, che nei primi due turni di servizio aveva registrato una percentuale di conversione inferiore al venti per cento. Lo scambio si allunga e cresce di ritmo, la numero dodici del seeding recupera uno dei due turni di battuta ceduti, ma deve arrendersi al nono gioco. La chiave per la numero trenta del mondo è stata l’efficacia alla battuta, che le ha permesso di contenere il ritorno della contendente. Inoltre undici vincenti contro dieci errori gratuiti, ai quali Kvitova risponde con un insoddisfacente 6/16.

La numero quindici del ranking riparte con un game di apertura al servizio di soli quattro punti, condito da tre prime su quattro e dal suo miglior drive. Ma la campionessa di Parigi 2021 non ne rimane troppo impressionata e continua a fare affidamento alla propria continuità, che oggi è chiaramente superiore a quella della due volte trionfatrice di Wimbledon; ottiene il break subito al terzo gioco e lo consolida. Kvitova riesce solo a difendere un altro turno di battuta, poi esce quasi dal campo.

Nell’intervista post-partita Krejcikova rende onore ad una tennista che è stata per lei “un esempio sin da quando ho iniziato a giocare” e si dice pronta alla sfida contro la “Tigre di Minsk” nei quarti in programma giovedì.

QUI IL TABELLONE AGGIORNATO DEL WTA 1000 DI DUBAI