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L’episodio Kostyuk-Gracheva a Austin: quando la guerra arriva sul campo da tennis
McNamee bacchetta le due giocatrici, mentre Dolgopolov difende la sua connazionale: “Dovreste solo stare zitti anziché parlare di strette di mano, sportività e altre pagliacciate”. Ecco cosa è successo

Il primo titolo in carriera avrà per sempre un posto speciale nel cuore di ogni tennista. Di certo sarà così anche per Marta Kostyuk, che al WTA250 di Austin ha raccolto la sua prima gioia nel circuito maggiore, battendo in finale la russa Varvara Gracheva in due set. Tralasciando l’andamento dell’incontro in sé, già analizzato in separata sede, a destare scalpore è stato tutto ciò che ha seguito il match point concretizzato dalla tennista ucraina.
La 20enne di Kiev è subito scoppiata in lacrime, non reggendo l’emozione e inginocchiandosi a fine partita. Non è stato però il solito finale a cui siamo abituati, visto che tra le due giocatrici non c’è stata la consueta stretta di mano. Gracheva, infatti, era già giunta presso la sua panchina e aveva le spalle rivolte verso il campo. Kostyuk ha così tirato dritto, andando a stringere la mano soltanto al giudice di sedia per poi dedicarsi ai festeggiamenti.
Anche la cerimonia di premiazione è stata ricca di tensione, con la russa che nel suo discorso non ha neanche menzionato la sua avversaria. Ben diverse le emozioni provate dalla tennista ucraina, che ha voluto dedicare la vittoria al suo popolo: “A tutti coloro che sono sugli spalti, a chi è davanti alla TV e soprattutto agli ucraini voglio dire: ‘Slava Ukraini‘ (‘Gloria all’Ucraina, ndr). Voglio dedicare questo titolo a tutti quelli che stanno lottando, soffrendo e morendo in questo momento in Ucraina. Per me è un momento molto speciale”.
Come prevedibile, tuttavia, questi avvenimenti non potevano che suscitare reazioni differenti nel mondo del tennis. Paul McNamee ad esempio, ex n°1 al mondo di doppio e vincitore di cinque tornei del Grande Slam, ha scritto su twitter che “due atlete, che competono individualmente, dovrebbero guardarsi negli occhi e stringersi la mano, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta. Capisco le emozioni forti, ma le tradizioni del nostro sport dovrebbero essere sempre rispettate. I giocatori dovrebbero trovare un altro modo di esprimere determinati sentimenti“.
Non si è fatta attendere anche la risposta di Alexandar Dolgopolov, ex n°13 ATP, che sempre su twitter ha criticato duramente chiunque abbia avuto qualcosa da ridire per l’atteggiamento della sua connazionale. “Il tennis ha fallito nel suo tentativo di tenere lo sport lontano dal genocidio – ha sentenziato l’ucraino – Dovreste soltanto stare zitti anziché parlare di strette di mano, sportività e altre pagliacciate. È davvero patetico”.
In tutto ciò, quello che dispiace maggiormente è come la guerra in corso tra Russia e Ucraina, con tutti i suoi aspetti negativi, abbia anche inibito rapporti personali. Solo due anni fa, ad esempio, le stesse Kostyuk e Gracheva si erano salutate abbracciate calorosamente al termine di un loro incontro. La nuova n°40 del ranking aveva però dichiarato da tempo che, al termine di partite come questa, non avrebbe stretto la mano a tenniste russe o bielorusse che, dal suo punto di vista, non si fossero espresse a sufficienza contro l’invasione russa.
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Naomi Osaka partner di Meta Al, nuova piattaforma chatbot
Naomi presenta Tamika, assistente di intelligenza artificiale appassionata di anime

Naomi Osaka tornerà alle competizioni nella stagione 2024 dopo la maternità, ma l’attività fuori dal campo non si è mai fermata per la giapponese. L’ex numero 1 del mondo collaborerà con Meta, l’impresa statunitense che controlla social network come Facebook e Instagram.
Per la nuova piattaforma chatbot Meta AI, l’azienda ha annunciato di avere una nuova linea di personalità digitali: ci sono 28 personaggi famosi tra cui sportivi come Tom Brady, Chris Paul, Dwyane Wade e, appunto, Naomi Osaka, presentata come un avatar (Tamika) con le seguenti caratteristiche: “Sailor Senshi in allenamento ossessionata dagli anime”. Gli utenti potranno così messaggiare anziché con delle intelligenze artificiali, con avatar rappresentanti personaggi rilevanti.
Billie Jean King Cup
Lindsay Davenport nuovo capitano Usa in Billie Jean King Cup
La leggenda americana subentrerà a Kathy Rinaldi dopo le finali di Siviglia del 2023

La USTA ha reso ufficiale la sua scelta: Lindsay Davenport sarà il capitano della squadra statunitense di Billie Jean King Cup a partire dalla stagione 2024. La leggenda del tennis a stelle e strisce subentrerà a Kathy Rinaldi che guiderà la formazione per le finali in programma a Siviglia dal 7 al 12 novembre prossimi.
Davenport ha vinto tre volte la competizione da giocatrice con la sua Nazionale e sarà il ventesimo capitano della storia della statunitense. L’ex numero 1 del mondo ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del comunicato ufficiale: “Giocare in Billie Jean King Cup (Fed Cup) è sempre stata una priorità e un momento culminante per me durante la mia carriera professionistica. Ho sempre provato un enorme orgoglio nel rappresentare il mio Paese e sono entusiasta di farlo ora in un ruolo diverso“, ha affermato Davenport. “Entrare a far parte di una prestigiosa lista di capitani degli Stati Uniti è un onore, e non potrei sperare di ricoprire questa posizione in un momento migliore di questo: abbiamo giocatrici straordinarie, dalla qualità incredibile: possiamo fare grandi cose”.
Entusiasta il presidente della USTA Brian Hainline: “Lindsay è stata l’incarnazione di una campionessa per tutta la sua carriera, e pochi giocatrici hanno avuto tanto successo giocando per il loro paese quanto lei“. Davenport con la maglia degli Stati Uniti vanta 26 vittorie in singolare in 29 match giocati e 7 successi in doppio in 7 match: porta sicuramente grande esperienza e carisma in una squadra giovane e piena di ambizioni.
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Asian Games: Qinwen Zheng vince e vola a Parigi 2024
Testa di serie numero 1, Zheng non tradisce le aspettative e supera la connazionale Zhu Lin in finale

Era la principale favorita e non ha deluso le aspettative: Qinwen Zheng, testa di serie numero 1, trionfa agli Asian Games 2023, guadagnandosi così il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ad Hangzhou è stata una settimana praticamente perfetta per la numero 23 del mondo che ha piegato in finale la connazionale Lin Zhu (numero 33 del mondo) con un netto 6-2 6-4. Zhu che è stata anche l’avversaria di ranking superiore, visto che durante il torneo aveva superato la mongole Maralgoo Chogsomjav, la taiwanese Ya-Hsuan Lee, la coreana Sohyun Park e in semifinale la filippina Alexandra Eala che l’ha trascinata al terzo set. Proprio Eala ha vinto la medaglia di bronzo battendo la giapponese Haruka Kaji.
Non è mai semplice vincere con tutte le pressioni addosso e da favoriti e la cinese ha esorcizzato tutti i fantasmi dopo il trionfo odierno: “Sono davvero orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese e per i miei genitori. Ho affrontato buone avversarie… anche se al momento non hanno un buon ranking. Penso che sia solo perché non hanno abbastanza possibilità di giocare abbastanza tornei. C’era tanta emozione. Quando ho vinto l’ultimo punto ho pensato: ‘wow, finalmente ce l’ho fatta’.
Zheng conquista così il pass continentale per Parigi 2024 e sarà della partita nel torneo olimpico a patto che rimanga nelle prime 400 del mondo e che non venga superata nel ranking da quattro giocatrici cinesi: scenari pressoché impossibili. La finale maschile andrà in scena domani e vedrà le prime due teste di serie all’opera: Zhizhen Zhang e Yosuke Watanuki. Per quanto riguarda invece il doppio maschile, la medaglia d’oro è andata a Yu-hsiou Hsu e Jason Jung (Taipei), giustizieri degli indiani Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan con un doppio 6-4.