WTA Roma: una Cocciaretto in splendida forma schianta Davis in poco più di un’ora

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WTA Roma: una Cocciaretto in splendida forma schianta Davis in poco più di un’ora

Elisabetta lascia solo 3 game all’americana e vince la sua prima partita al Foro Italico. Sulla sua strada c’è Potapova al secondo turno

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Elisabetta Cocciaretto - Roma 2023 (foto Francesca Michieli, Ubitennis)
Elisabetta Cocciaretto - Roma 2023 (foto Francesca Michieli, Ubitennis)
 

E. Cocciaretto b. L. Davis 6-3 6-0

Elisabetta Cocciaretto approda al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia imponendosi senza problemi sull’americana Lauren Davis, n° 53 al mondo, per 6-3 6-0. L’azzurra vendica così la sconfitta patita all’ultimo atto del WTA di Hobart all’inizio di quest’anno, quando Davis ebbe la meglio per 7-6 6-2, e ottiene nello stesso tempo anche la prima vittoria al Foro Italico alla sua quinta partecipazione, soddisfazione non da poco per una giocatrice in costante crescita e apparsa molto solida nella performance odierna.

Sì, perché Cocciaretto, attuale n° 45 WTA, non ha mai dato l’impressione di poter essere impensierita dalla rivale – approfittando, va detto, di una Davis davvero in difficoltà sia in difesa che in spinta – e ha dato seguito alle buone sensazioni mostrate solo una decina di giorni fa a Madrid, quando si era portata a un passo dal successo con un’avversaria ben più quotata come Paula Badosa. Un dominio di 1h e 10’ che consente dunque alla 22enne marchigiana di avanzare al turno successivo, dove se la vedrà contro la n° 23 del seeding Anastasia Potapova, già sconfitta nettamente (6-1 6-2) nell’unico precedente dello scorso anno proprio in un WTA 1000 a Guadalajara.

Primo set: Cocciaretto è in controllo e Davis molto fallosa. Elisabetta è avanti 6-3

Nonostante le due contendenti si conoscano, essendosi, come detto, già affrontate in carriera, la fase introduttiva di match è più che altro di studio. La diagonale prediletta è quella del rovescio e la prima che riesce a uscirne, se con precisione, ottiene spesso il punto. Il servizio conta ben poco, lo dimostrano i tre break in apertura, e gli errori superano di gran lunga i vincenti, a discapito dello spettacolo. Soprattutto Davis si rivela fallosa, sbagliando di metri quando prova a spingere ed evidenziando anche qualche magagna fisica alla gamba destra, per la quale si accovaccia alla fine di alcuni punti in segno di fastidio. Elisabetta capisce il momento, fa fare il tergicristallo alla rivale e sale 4-1 con doppio break in meno di mezz’ora, per un parziale apparentemente agevole.

La statunitense abbozza una reazione e, complice anche un momento di confusione dell’azzurra, riesce a recuperare uno dei due break e a risalire fino al 3-4, ma è un caso isolato in un parziale controllato dalla nostra tennista. La 22enne anconetana prima allunga sul 5-3 con un game di servizio a -0 e poi raccoglie i plurimi cadeaux provenienti dal lato opposto della rete nel gioco successivo, tra cui due doppi falli e altrettanti dritti sparati lunghi. Il sommario è un 6-3 in 43’ per Elisabetta, e un’americana che continua a mostrare sofferenza in volto e a fare stretching, senza però mai chiamare il fisioterapista.

Secondo set: l’americana sparisce dal campo e subisce un pesante 6-0. Cocciaretto al secondo turno senza patemi

Davis è abbacchiata e non riesce a rialzare la testa. I regali piovono di continuo e giungono anche molto presto nello scambio, senza che l’italiana debba né spingere né cercare particolari angoli. Per quest’ultima, allora, è fin troppo facile salire 3-0 e incamerare così il quinto gioco consecutivo dal 4-3 nel primo parziale. Giochi consecutivi che diventeranno addirittura otto, perché la tennista a stelle e strisce, dopo aver fallito due chance per accorciare sull’1-3, getta la spugna in maniera definitiva, davvero non centrando quasi più il campo.

A fine match, terminato così per 6-3 6-0 con un ultimo game in cui Davis era già sotto la doccia, i punti a favore di Elisabetta saranno quasi il doppio rispetto alla rivale, 60 a 35, sintomo di un dominio incontrastato partito dalla metà del primo parziale. Lo score, possiamo dirlo, è dunque severo ma giusto, e se sia stato una conseguenza più dei demeriti di Davis o dei meriti di Cocciaretto lo si capirà forse nel prossimo incontro dell’azzurra, quando l’asticella si alzerà contro Potapova.

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