Roland Garros, Fognini tra presente e futuro: "Il mio ultimo torneo qui? Speriamo di no, non ho ancora deciso" [VIDEO]

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Roland Garros, Fognini tra presente e futuro: “Il mio ultimo torneo qui? Speriamo di no, non ho ancora deciso” [VIDEO]

A margine della vittoria convincente contro un balbettante Auger-Aliassime, Fognini parla delle sue condizioni fisiche e dei suoi obiettivi

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Fabio Fognini - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
Fabio Fognini - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

La vittoria in tre set sul numero 10 del mondo Felix Auger-Aliassime è probabilmente la più importante vittoria del 2023 per Fabio Fognini, che in qualche modo conferma di essere ancora competitivo se in buona condizione fisica dopo il terzo turno raggiunto a Roma, in cui è uscito sconfitto da Holger Rune, e soprattutto dopo lo stop per infortunio che lo ha costretto a saltare buona parte della stagione sulla terra, da sempre sua superficie preferita. “Parigi è speciale in tutti i sensi. Sono molto contento della vittoria contro Auger-Aliassime”, ha detto Fognini al Cube di Eurosport.

L’ex numero uno azzurro ed attuale numero 130 ATP ha infatti esternato più volte le difficoltà fisiche che si trova costretto a fronteggiare con il passare degli anni, ma durante questa stagione in particolare sembrava che il suo fisico non gli permettesse più di essere competitivo ad alti livelli. Per questo, la vittoria contro un top ten ha un valore ancora maggiore, e rilancia le ambizioni del nativo di Sanremo. Parlando della differenza fisica tra questi ultimi anni e gli inizi di carriera, Fognini afferma che il problema più grande dovuto all’avanzare dell’età è il recupero fisico tra una partita e l’altra.

Non sarà tuttavia molto il tempo per ricaricare le batterie, visto che oggi giocherà in doppio insieme a Simone Bolelli, in attesa del secondo turno di singolare che si disputerà mercoledì e che vedrà l’azzurro contrapposto all’australiano Kubler, numero 69 ATP, giocatore che non ha mai affrontato. “Mi informerò su di lui. Non lo conosco per quanto riguarda questa superficie, da australiano credo si adatti meglio sulle superfici rapide. Ha vinto uno Slam in doppio, quindi è bravo nel servizio a rete. Con il capitano (Barazzutti, ndr) vedremo cosa fare e prepareremo la partita nel migliore dei modi”.

Fabio rilancia le sue ambizioni nel torneo, affermando che a 36 anni si sente ancora competitivo e in grado di dire la sua contro chiunque. Il rammarico può essere quello di non essere arrivato più avanti negli Slam soprattutto per via del livello molto alto dei primi giocatori al mondo, con Federer, Nadal, Djokovic e Murray che hanno di fatto annientato la competizione per anni. Ma aver vinto a Montecarlo ed essere stato top ten basta a rendere la sua carriera degna di nota.

A caldo, subito dopo la vittoria contro Auger-Aliassime, Fognini si è lasciato scappare che questo potrebbe essere il suo ultimo Roland Garros. A mente fredda ha parzialmente corretto il tiro, dicendosi concentrato sull’occasione di fare bene in questo torneo, dove ha già raggiunto i quarti di finale nel 2011. “Tranquilli, non ho ancora deciso, ma può essere uno degli ultimi… Speriamo non sia l’ultimo!”. Sempre riguardo al futuro, a Fognini è stato chiesto se gli piacerebbe vedere uno dei suoi figli calcare un giorno i campi del Roland Garros: “L’ho sempre detto: per come si soffre no. E’ uno sport molto solitario, io sono molto fortunato ad esser riuscito a diventare professionista ed aver fatto di uno sport il mio lavoro. Comunque ora la cosa importante è che si diverta, poi domani se sarà un giocatore di tennis o di hockey o se lavorerà in banca passa in secondo piano, la prima cosa è vedere la felicità dei nostri figli”.

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