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Roland Garros, Rune: “Il doppio rimbalzo con Cerundolo? Me ne sono accorto tardi”
Holger Rune conferma l’errore dell’arbitro: “Era doppio rimbalzo. Ma il punto era finito e l’arbitro aveva già chiamato il punteggio…”

La vittoria di Holger Rune su Francisco Cerundolo agli ottavi è la prima vittoria del giocatore danese in una partita al quinto set, dopo due sconfitte all’Australian Open: “È un elemento importante cancellato dalla lista di cose da fare – ha detto Rune dopo la partita – le partite tre su cinque sono molto diverse da quelle che si giocano nel circuito, sono molto più dure fisicamente, bisogna saper gestire le energie, l’esperienza è fondamentale. È stata molto dura la sconfitta patita contro Rublev in Australia, oggi ho provato a fare qualcosa di diverso rispetto a quella volta, mi sono imposto di pensare e di comportarmi in maniera diversa da quella partita, per vedere se riuscivo a cambiare il risultato”.
Durante il match c’è stato un episodio controverso che ha visto Rune protagonista. Un doppio rimbalzo non visto dall’arbitro che ha tolto il punto al suo avversario ha causato più di una perplessità tra gli spettatori: “Nel momento in cui stavo colpendo la palla non mi sono reso conto che era doppio rimbalzo, ma quando ho rivisto il colpo poco dopo sullo schermo gigante ho visto che la palla aveva effettivamente rimbalzato due volte. Ma il punto era già finito, l’arbitro aveva già chiamato il punteggio. Mi dispiace molto per quello che è successo, sono riuscito a ottenere il break in quel game, ma poi lui me l’ha restituito qualche gioco più tardi”.
Le precedenti sconfitte al quinto set sono state importanti per portare a casa questa partita, ha spiegato Rune: “Ho imparato qualcosa da ogni sconfitta in cinque set. All’inizio del tie-break finale mi sono detto di godermi il momento, di divertirmi. Volevo uscire dal campo con un sorriso sulle labbra indipendentemente da come fosse finita, soddisfatto di come avevo giocato. Se si pensa troppo alla vittoria o alla sconfitta c’è il rischio di irrigidirsi, bisogna essere positivi e vedere il lato positivo della situazione.”
Nel quarto set, perso 6-1, il giovane danese ha chiesto l’intervento del medico per ottenere dei sali minerali: “I primi tre set erano stati molto duri, molto fisici – ha spiegato Rune – mi sentivo stanco, la vista un po’ annebbiata e mi sono fatto dare degli elettroliti per le mie bevande per darmi una spinta. Ho giocato parecchio durante questa parte della stagione, e tutte quelle partite cominciano a farsi sentire. Ma questo è l’ultimo torneo, devo dare tutto quello che ho, prima di potermi riposare.”
Nei quarti di finale dovrà affrontare il norvegese Casper Ruud, con il quale lo scorso anno sempre a livello di quarti di finale ci fu una partita piuttosto movimentata: ci furono diversi scambi di battute tra i due, sia in campo sia nel post-match. “L’anno scorso fu una bella partita. Il secondo e il terzo set furono molto equilibrati. Quel torneo lo scorso anno fu uno dei suoi migliori, ma quest’anno sono riuscito a batterlo per la prima volta. Credo sarà una partita molto difficile, speriamo con meno episodi controversi. Speriamo solo che sia una bella partita, con una buona atmosfera, magari una sessione serale per renderla ancora più speciale.”
Dopo quel match Rune dichiarò di voler diventare il n. 1 del mondo: “Sì, il mio obiettivo è quello, ma la strada è ancora molto lunga. Per essere n. 1 del mondo bisogna vincere tornei dello Slam, cosa che non ho ancora fatto, anche se qui ho la possibilità di riuscirci. Ora però gli avversari diventano sempre più forti, il livello è sempre più alto e devo migliorare ancora molto per ottenere quello che voglio ottenere. Devo trovare un’altra spinta dentro di me e continuare a credere di potercela fare.”
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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race
Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
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Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.
Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.
Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.
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WTA Tokyo: Swiatek rischia grosso, Pegula senza problemi
La polacca numero uno del tabellone fatica non poco contro la giapponese Hontama, mentre la statunitense lascia solo tre game a Bucsa

Terminati i primi incontri di ottavi di finale al WTA 500 di Tokyo, con tre delle quattro teste di serie impegnate che passano ai quarti di finale. Pegula, dopo aver usufruito di un bye al primo turno, sconfigge in un match senza storia la spagnola Cristina Bucsa, numero 79 WTA, per 6-1 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Nel derby russo tra la testa di serie numero sette Ljudmilla Samsonova e Ekaterina Alexandrova è quest’ultima a imporsi per 6-4 6-2, sfruttando anche la giornata negativa al servizio dell’avversaria. Vittoria anche per un’altra russa, Veronika Kudermetova, ottava forza del tabellone, contro l’americana Kayla Day per 6-3 6-3. Match complicato, invece, per Iga Swiatek, che, nel caldo umido del pomeriggio giapponese, combatte per oltre due ore contro la tennista di casa Mai Hontama, prima di avere la meglio per 6-4 7-5. Nel dettaglio la crona del match.
[1] I. Swiatek b. [q] M. Hontama 6-4 7-5
Inizio da dimenticare, poi Swiatek rientra e chiude il primo set
Partenza lenta per la numero due del mondo, che fatica a trovare la misura dei colpi – stecche e colpi fuori di metri in manovra-, mentre Hontama gioca senza nulla da perdere di fronte al pubblico di casa e carica di fiducia per le sei vittorie nelle ultime sette partite disputate. La giapponese cerca da subito di tenere alto il ritmo degli scambi e trovare profondità, cosa che rende evidenti le difficoltà di Swiatek. La polacca perde il servizio nel terzo gioco, ma grazie a due rabbiose risposte nel game successivo si procura due palle dell’immediato contro break. Bucata dai passanti di Hontama su due discese a rete e poco reattiva di fronte ai colpi della nipponica, Swiatek non sfrutta le chance e vede l’avversaria allungare sul 3-1. Un vortice di errori sembra aver inghiottito la polacca che sprofonda con il servizio e si trova indietro di due break sul 4-1. A questo punto si vede la stoffa della campionessa: pur continuando ad essere evidentemente scontenta del proprio gioco, la numero uno del tabellone trova il modo di scuotersi e trovare pian piano il miglior tennis a sua disposizione.
Swiatek riesce a recuperare un break di svantaggio e tiene successivamente il servizio. Errori e ottime soluzioni si alternano -pregevoli alcune discese a rete ben eseguite per tempi e chiusure al volo -, ma consentono alla polacca di completare la rimonta. Sul 4-4 tiene la battuta, costringendo Hontama a servire per restare nel parziale indietro 4-5. La giapponese, dopo essere stata avanti per tutto il set, prova a non scomporsi e a continuare il pressing da fondo e le difese a oltranza, ma Swiatek trova finalmente spinta e precisione, procurandosi e trasformando il primo set point.
Set sulle montagne russe per Swiatek, tra un’altra falsa partenza, largo vantaggio e brivido finale
Le difficoltà non abbandonano la testa di serie numero due: Hontama riparte più agguerrita che mai, dopo il parziale perso, e strappa di nuovo il servizio alla polacca nel primo game. Il copione sembra sinistramente ricalcare quello del primo set, ma Swiatek questa volta non si lascia assorbire da un vortice di errori. Hontama è piegata dal ritmo e dalla precisone dei colpi della polacca, perde per il servizio e vede scappare la sua avversaria sul 3-1. Iga ingrana definitivamente, nonostante qualche sbavatura e gesto di stizza, e riesce ad essere più continua. Sul 5-1, il match sembra finito, con Swiatek che ha a disposizione il servizio per chiudere. Hontama non ci sta e riapre la partita. Recupera entrambi i break di svantaggio, annullando con la battuta due match point alla polacca, costretta così a uno sforzo extra. Swiatek doma la frustrazione – quasi un lancio di racchetta su una delle due chance di chiudere la partita – e inserisce la marcia più alta a sua disposizione in questo match. Servizio che trema, ma le consente di salire 6-5 e muro difensivo sugli ultimi attacchi di Hontama per il definitivo 7-5
ATP
Asian Games, l’ossessione dei tennisti sudcoreani: Kwon distrugge la racchetta e si rifiuta di stringere la mano all’avversario
I retroscena della più importante competizione tennistica asiatica: racchette distrutte e strette di mano negate, quando l’oro vale più di una medaglia

L’Asia da prestazione. Che gli Asian Games siano per i tennisti orientali la competizione più sentita è fuori di dubbio: le migliori racchette cinesi hanno saltato i tornei della settimana per essere presenti a Hangzhou e, ancora più emblematico, vincendo l’oro i sudcoreani hanno diritto a saltare la leva militare (Son Heung-min, attaccante del Tottenham, ne sa qualcosa). Sumit Nagal – recentemente critico per le scarse finanze dei tennisti di bassa fascia – li preferisce ai tornei ATP 250 e 500: “È tutto magnifico qui, se non fosse per il cibo… (sorride, ndr)“. Tutti ne parlano, e non solo per il tennis giocato: ecco il fuoriprogramma che ha finito per diventare virale.
Dopo aver perso al secondo turno in un intenso testa a testa (3-6 7-5 3-6) con il tailandese Kasidit Samrej (n.636 del ranking), il giocatore della nazionale coreana Kwon Soon-woo (n.112) dapprima si è rifiutato di stringere la mano all’avversario e poi ha iniziato a sbattere violentemente a terra la sua racchetta, continuando a fracassarla fino a distruggerla mentre si dirigeva verso la sedia a bordo cambio. Nell’imbarazzo generale, il giocatore tailandese si è inchinato davanti agli spalti, ma – come ogni pubblico che si rispetti – l’attenzione in quel momento era tutta sul colpo di scena. Non ha tardato ad arrivare una fitta pioggia di critiche da parte dei media coreani: “Kwon dovrebbe essere penalizzato”, scrivono in molti.
La Korea Tennis Association prova a mettere una pezza, riferendo poco dopo le scuse del tennista: “Ha visitato il ritiro della Thailandia e ha chiesto scusa a Samrej aggiungendo parole di incoraggiamento per il prossimo match”. Ci riesce: niente ostracismo per Kwon, che gareggerà ora per la medaglia d’oro nel doppio maschile insieme a Hong Seong-chan. Se da una parte sembra che il tennista tailandese abbia accettato le sue scuse, la controversia in patria si spegne con più difficoltà: “Mi scuso sinceramente con tutti coloro che hanno sostenuto la competizione della loro squadra nazionale e con coloro che erano sugli spalti”, afferma Kwon. Parole che possono bastare per le scuse, meno per far riporre meno amaramente a una nazione intera la speranza di vittoria: due titoli ATP, un terzo turno al Roland Garros nel 2021 e posizione numero 52 del ranking mondiale nello stesso anno. Difficile da digerire.
Contro pronostico anche l’uscita al secondo turno del tandem indiano guidato da Rohan Bopanna – favorito per la medaglia d’oro –, battuto insieme a Yuki Bhambri dalla coppia uzbeka composta da Sergey Fomin e Khumoyun Sultanov. L’ex numero 3 di specialità si consola con una vittoria facile in doppio misto con Rutuja Bhosale. Almeno lui l’ha digerita meglio.
Tra le donne citiamo la bella prestazione della 18enne filippina Alex Eala, lo scorso anno vincitrice allo US Open junior. La numero 190 del mondo è alla quinta settimana consecutiva in campo nel tour ed è in semifinale agli Asian Games nel tabellone di singolare.