[6]C.Gauff b. [2]A.Sabalenka 2-6 6-3 6-2
Si conclude lo US Open femminile con la finale tra la “hometown girl” Coco Gauff e la prossima numero uno del mondo Aryna Sabalenka. I precedenti sono 3-2 per Coco, ma l’ultima partita, giocata quest’anno a Indian Wells, è stata vinta nettamente da Aryna, 6-4 6-0. Pubblico delle grandi occasioni, tutti pronti a sostenere Gauff, alla caccia del suo primo titolo Slam dopo la finale persa al Roland Garros 2021, mentre Sabalenka, campionessa dell’Australian Open lo scorso gennaio, tenterà di conquistare il secondo.
Il match, dopo le celebrazioni di rito con bandiera americana in campo, e inno nazionale, si indirizza subito verso il prevedibile canovaccio tattico che vede Aryna tirare le sue proverbiali mazzate con tutti i fondamentali, e Coco cercare la difesa, la manovra e i contrattacchi. La diagonale destra, purtroppo per Gauff la più importante nella geometria del palleggio, sulla carta è favorevole a Sabalenka. Pur sbagliando diversi dritti anche semplici da dentro il campo, infatti la bielorussa cerca di far valere il suo superiore peso di palla da quel lato. Il dritto di Coco non è ancora incisivo a sufficienza, l’avversaria lo sa bene, e va a farle male da quel lato spesso e volentieri.
Avanti 2-0, Aryna si fa riprendere, ma poi realizza una striscia di 4 game consecutivi, salvandosi da due occasioni di controbreak nel sesto game, e prendendosi il 6-2 e il vantaggio di un set a zero. Il pubblico sostiene la gioctrice di casa con gran convinzione, Gauff reagisce, annulla due palle break all’inizio del secondo parziale, che avrebbero potuto “ammazzare” sportivamente il confronto, e sale 2-1. Siamo in una fase equilibrata della partita, ora, Sabalenka sbaglia qualche accelerazione, e con un brutto doppio fallo regala il turno di battuta, trovandosi sotto 3-1. Ancora più brutto è il dritto comodo che Aryna affonda in rete sulla palla del contro break nel gioco successivo, davvero tanti errori con quel colpo: Coco incassa volentieri, e sale 4-1.
Il conto di vincenti ed errori a questo punto è di 5-17 per Gauff, 13-28 per Sabalenka, non un match memorabile sinceramente, anche se alcuni colpi spettacolari, come un pallonetto liftato in recupero della bielorussa, entusiasmano gli spettatori. La statunitense mantiene il distacco fino al 5-3, e alla battuta per chiudere il set, non trema, 6-3 e pareggio nel risultato.
Palla break per Coco a inizio terzo set, ben annullata da Aryna, che però sta davvero sbagliando tanti dritti in apparenza semplici (siamo a 20), ma ne arriva una seconda, e un gran recupero in avanti di Gauff la manda 1-0 e servizio. Potrebbe essere un segnale, l’inerzia della partita sembra essersi spostata. Brad Gilbert incoraggia la sua giocatrice dal box, Coco corre come una lepre recuperando qualsiasi cosa le spari addosso Sabalenka, lo stadio si esalta, bella intensità adesso. I dritti sbagliati da Aryna continuano, è veramente un problema stasera quel colpo (ora il conto è 25 gratuiti con quel fondamentale), c’è un altro break, Gauff non si ferma, e vola via sul 4-0. Al successivo cambio campo, sul 4-1, Sabalenka chiede l’intervento della fisioterapista, pare accusi un fastidio alla coscia sinistra.
Un sussulto della bielorussa, che recupera un break, non è sufficiente, perchè continuando a fallire dritti, e commettendo il sesto doppio fallo, Aryna cede ancora la battuta , è la quinta volta. Al servizio per il titolo, sul 5-2, sostenuta da un Arthur Ashe impazzito, Coco tiene a zero, facendo esplodere la gioia di 24.000 persone, e scoppiando in un pianto dirotto. Primo, meritatissimo titolo Slam per lei, bravissima, gran torneo, e splendida soddisfazione anche per coach Gilbert (per lui è l’ottavo major da allenatore, 6 con Agassi, uno con Roddick prima di questo). “I’m so fu****g proud of you“, le dice Brad abbracciandola. Da lunedì, sarà la numero 3 WTA.