ATP e WTA insieme contro i match notturni: nessuna partita dopo le 23 e sessioni serali dalle 19.30

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ATP e WTA insieme contro i match notturni: nessuna partita dopo le 23 e sessioni serali dalle 19.30

In un comunicato congiunto, ATP e WTA annunciano le misure che limiteranno gli incontri che terminano a notte fonda. Affrontata anche la questione delle palline

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Murray vs Kokkinakis - Australian Open 2023
 

Il rischio è di essere accusati di Sinner-centrismo ma non si può negare che ci sia lo zampino di Jannik in un piccolo grande cambiamento per il tennis ATP e WTA. Il ritiro dell’azzurro dopo il match di Bercy con McDonald, conclusosi alle 2.37 di notte, è stato infatti la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso, rendendo macroscopico un tema fino a quel momento ignorato dagli organi governativi del tennis mondiale. Così, in una catena di conseguenze partita con la minima ma comunque rilevante variazione nella programmazione proprio del torneo francese (che non avrà più quattro ma tre partite pomeridiane), ora sarà l’intero circuito, maschile e femminile, a cambiare. ATP e WTA hanno infatti messo a punto una serie di provvedimenti volti a minimizzare il fenomeno delle “late match finishes (ovvero gli incontri che si protraggono oltre mezzanotte), a partire dalla misura per cui – almeno in linea di massima – nessuna partita inizierà dopo le 23.

Tutte le misure

La riforma, che non coinvolge gli Slam, entrerà in vigore a partire dai prossimi tornei del circuito e si articola in 5 punti

  • Non potranno essere programmati più di 5 incontri per campo (con inizio alle 11), di cui 3 nella sessione diurna e 2 in quella serale
  • Non sarà possibile dare avvio a un match dopo le 23, a meno che non ci sia l’approvazione del Supervisor dopo un consulto con i dirigenti ATP o WTA
  • Gli incontri che non sono iniziati entro le 22.30 dovranno essere spostati su un altro campo
  • L’orario limite di inizio delle sessioni serali sarà le 19.30, con la raccomandazione di anticiparle alle 18.30
  • In circostanze eccezionali, un torneo può richiedere deroghe in base alle tradizioni culturali locali, alle condizioni meteorologiche o ad altre situazioni attenuanti, che saranno prese in considerazione dalla WTA/ATP.

Non si tratta di interventi definitivi ma di misure che verranno testate durante la stagione appena iniziata per poi essere eventualmente confermate, ulteriormente implementate o eliminate.

Cosa cambia davvero

Probabilmente non ci saranno più partite che finiranno nel cuore della notte ma, allo stesso tempo, è bene dire che non si tratta di una rivoluzione. Il punto più importante – quello relativo all’inizio delle singole partite – si accompagna infatti alla sua stessa possibilità di deroga, che potrebbe tornare utile soprattutto quando ci si troverà di fronte al rischio di dover spostare su un campo secondario un match di cartello o che coinvolge un giocatore di casa (e per cui gli appassionati hanno speso cifre importanti per assicurarsi un posto sul centrale).

Per quanto riguarda invece gli altri provvedimenti, saranno pochi i tornei che dovranno stravolgere le loro abitudini di programmazione. Bercy, ad esempio, ha anticipato questi cambiamenti con la variazione sopra menzionata. La maggior parte delle sessioni serali, inoltre, aveva già come orario di inizio le 19.30, con Madrid che rappresentava un’eccezione (avvio alle 20). Le modifiche potrebbero semmai limitare la capacità degli organizzatori di recuperare il tempo perso in caso di pioggia, ma anche in questo caso sono previste le eccezioni alla regola.  

Infine, c’è da segnalare l’assenza di indicazioni sul totale di match programmabili su un singolo campo nei tornei che normalmente non iniziano le loro giornate alle 11 ma decisamente più tardi (è il caso, ad esempio, dei tornei indoor), tra cui spicca il caso di Acapulco. Solitamente in Messico il programma giornaliero parte alle 16 locali e infatti non mancano gli esempi di partite finite spaventosamente tardi, come quella tra Zverev e Brooskby conclusa alle 4.55 del mattino.

La questione delle palline

Nel comunicato congiunto in cui ATP e WTA hanno annunciato le nuove norme sugli orari, c’è spazio anche per un altro tema piuttosto caldo: quello delle palline, ultimamente alimentato dalle dichiarazioni di Kyrgios secondo cui il problema al polso di Djokovic è colpa proprio delle palline e, in particolare, del loro continuo cambiamento da torneo a torneo. I due organi governativi del tennis hanno comunicato che è “in corso un’analisi strategica delle palline utilizzate nel Tour”. L’obiettivo dichiarato è infatti quello di “passare a un approccio più centralizzato da parte di WTA e ATP” garantendo così “una maggiore coerenza delle palline all’interno dei tornei” attraverso “requisiti di certificazione e specifiche più severi per un prodotto finale migliore, senza incidere negativamente sui flussi di entrate dei tornei”.

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