P. Badosa b. [WC] S. Halep 1-6 6-4 6-3
Non giocava un match dallo US Open 2022 ma Simona Halep ha onorato alla grande la wild-card concessale dagli organizzatori: l’ex N.1 del mondo vince dominando il primo set contro Paula Badosa poi cede al terzo dove pure aveva recuperato un break iniziale di svantaggio. Un buon rientro dopo la squalifica per doping che l’ha vista fuori dai campi per più di 18 mesi.
Un match spigoloso e difficile dove gli errori gratuiti sono stati ben più dei colpi vincenti. Halep arrugginita anche al servizio con ben 10 doppi falli. Badosa porta a casa il match nonostante uno spropositato numero di errori non forzati: ben 53 in appena 26 giochi. La spagnola dovrebbe affrontare Aryna Sabalenka al secondo turno ma siamo costretti a usare il condizionale dopo il terribile lutto che ha appena colpito la campionessa dell’Australian Open
D. Shnaider b. [WC] V. Williams 6-3 6-3
Quasi tutto facile per la russa Diana Shnaider, opposta alla maggiore delle sorelle Williams, Venus: doppio 6-3 in un’ora e venti minuti. Nulla può Venus contro un’avversaria 25 anni più giovane, nel pieno della sua forma e in grande ascesa da diversi mesi. Ovviamente, di gran lunga favorita.
Tanta difficoltà al servizio per la sette volte campione slam, mai in grado di mettere reale pressione in risposta e con poca continuità sul colpo d’inizio gioco. Da subito sotto nel punteggio con il break a freddo nel game inaugurale, Williams impiega qualche gioco a trovare le misure a rimbalzo. Lotta, ci prova, al di la delle condizioni fisiche non perfette. Il quarto gioco sembra sbloccarla, la russa perde precisione in battuta e l’americana ne approfitta: controbreak a 15, si torna pari. Venus conferma il vantaggio, ma Diana non ha intenzione di restare dietro. Riprende coraggio, alza il livello e alla terza occasione è nuovamente avanti, 5 a 3. Ora il braccio a stelle e strisce trema, non regge la pressione imposta dal game che la costringe a servire per restare nel set. Al secondo set point, Shnaider conquista il parziale.
Nel secondo set la lotta è maggiore, Venus non vuole assolutamente mollare: 4 break consecutivi in apertura, 2 a testa. La russa adesso sembra vittima delle sue stesse incertezze, in difficoltà nel trovare le giuste misure contro un’avversaria salita improvvisamente di livello. Gli scambi si allungano, e Shnaider fatica ad alzare il livello. Il quarto gioco è nuovamente decisivo: chiude la striscia dei quattro giochi consecutivi vinti dalla giocatrice in risposta, quasi 20 punti di grande indecisione al servizio per Williams. Alla fine la russa riesce a cavarsela, e ora sembra voler cambiare marcia. La difficoltà fisiche si ripresentano alla porta della quarantaquattrenne, costretta a fare i conti con un corpo e un tennis lontani dai tempi migliori. Continua a provarci, ma alla fine è costretta ad arrendersi, regalando all’avversaria l’opportunità di servire per chiudere il match. Basta un solo matchpoint per concludere una partita quasi mai in dubbio, ma con una leonessa che continua a dimostrarci di avere almeno ancora la voglia di lottare, fino all’ultima palla.
Negli altri match di giornata
Nessuna grande sfida in questa prima giornata di tennis femminile al Miami Open. Tante conferme, e poche sorprese.
Per l’ex numero 22 del mondo, Shuai Zhang, arriva la diciannovesima caduta consecutiva, scrivendo così la più lunga striscia di sconfitte dell’era Open, iniziata proprio dopo aver toccato il proprio best ranking. Da allora, il nulla totale per la cinese, che permette così all’australiana Saville di avanzare al secondo turno.
Vincono le altre due cinesi, favorite ai nastri di partenza: Wang Xin e Yue Yuan, entrambe senza alcuna difficoltà. Sconfitta per l’altra asiatica, Yafan Wang, battuta da Stearns.
Avanti anche Tauson e Siegmund, con quest’ultima messa in grande difficoltà dalla numero 626 del mondo Krunic.
Siniakova, Wozniacki, Fruhvirtova e Wang Xiy rispettano i pronostici e a zero portano a casa la partita inaugurale del loro torneo.