18/03/2013 22:19 CEST - MASTERS 1000 INDIAN WELLS

Rafa Nadal, lieto fine di un panico annunciato

TENNIS - Lo straordinario ritorno di Nadal, culminato ieri a Indian Wells, ha stupito piacevolmente tutti. Tirato il sospiro di sollievo, la domanda sorge inevitabile: forse il problema al ginocchio è stato sopravvalutato? Riccardo Nuziale

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Rafael Nadal può finalmente esultare: ha appena vinto Indian Wells 2013
Rafael Nadal può finalmente esultare: ha appena vinto Indian Wells 2013

Giro giro tondo e il mondo non si muove.

Confesso di averlo pensato, ieri sera: mentre Rafa Nadal stava sempre più spolpando l’anima agonistica di un Del Potro in riserva di energie, il pensiero è andato a una scena di un film da me amatissimo, The Blair Witch Project. La scena in cui Heather, Michael e Joshua, già stremati dal viaggio in quel bosco apparentemente senza uscita e fine, si ritrovano davanti lo stesso fiume che avevano già attraversato in precedenza. Eppure i ragazzi, pur senza mappa, si erano imposti una direttiva ben precisa: andare sempre e solo dritti in direzione sud. Quindi com’era possibile? Avevano circumnavigato il globo? Una qualche forza maligna li aveva indotti a loro insaputa a cambiare direzione? Era stato il bosco, regno della famigerata strega di Blair, a muoversi, spinto da poteri sovrannaturali? È l’eterno dilemma del treno vicino che guardiamo dal finestrino del nostro vagone: è quest’ultimo a iniziare a muoversi o è la nostra vettura che si appresta a partire e prendere velocità?

Nella foto che dà sostegno grafico a questo articolo Rafa Nadal urla, lascia la racchetta e crolla al suolo: panico. Un nuovo infortunio? Quel maledetto ginocchio che tutti gli appassionati di tennis hanno imparato a odiare ci ha tolto nuovamente il secondo giocatore più importante della decade, uno dei più grandi di sempre? L’indesideratissimo remake del grido di Ronaldo?

Grazie a Dio no. È un urlo di gioia, il suo, con cui saluta il ritorno alla vittoria di un torneo sul nemico cemento dopo due anni e mezzo (Tokyo 2010), al 600o trionfo in carriera in un match, al nuovo sorpasso su Roger Federer nella classifica dei Masters 1000 (22 a 21).

“Potrei restar giovan e vispo e lo metterei sotto chiave, se solo un cuor avessi” fantasticava ad Oz l’Uomo di Latta, ancora piuttosto goffo nei movimenti, dopo così tanta inattività (sia lodata la crocerossina Dorothy/Judy Garland ad oliare le cigolanti giunture del suo nuovo bizzarro amico).

E giovane e non stanco di esserlo, come cantava Brett Anderson nei mai troppo lodati ‘90s (anche da un punto di vista tennistico), Rafa lo ha gridato ieri sera. Che un cuore ce l’ha eccome, pulsante sul e in funzione del rettangolo di gioco da otto anni (ad altissimi livelli).

Quel cuore che l'ha portato dov'è, a distruggere record, a compiere imprese che buona fetta dell'intellighenzia tennistica, quasi disgustata dal suo tennis così espansivo ed estroverso, riteneva impensabili e irraggiungili per lui.

Ultima di queste imprese lo strano ritorno record a suon di vittorie schiaccianti che ha raggiunto il culmine ieri.

Strano, non sospetto: che il lettore malizioso lasci immediatamente la strada del complottismo, alla ricerca di losche, segrete realtà. Non c’è nulla da nascondere in tal senso.

Anche perché le facilitazioni a questo sorprendente risultato finale non sono assenti: gli eterni spauracchi del nulla Gulbis e Berdych, la schiena che sta divorando Federer (speriamo che non imiti l’idolo Sampras anche in questo), un Del Potro che ha finito la benzina all’ultimo giro di un GP in cui ha comunque dimostrato di poter riprendere il discorso interrotto nel 2009 e tornare ad essere la vera, grande alternativa. Senza contare la superficie di Indian Wells, indegna della gloriosa storia “serve & forehand” statunitense.

Ma questo impressionante ritorno, condito da tre vittorie e una finale in quattro tornei, non era ipotizzabile, assecondando le notizie e i commenti dati da Rafa nel corso dei mesi.

Anche quello di Indian Wells non è stato un grandissimo Nadal sotto il piano prettamente tecnico, è ancora piuttosto falloso, non di rado ha faticato a spingere e trovare profondità e non ha ancora ritrovato completamente l'intensità nervosa che match di certo livello richiedono.
Ma se a tennis Rafa è ancora rivedibile, non al 100% delle sue possibilità, ha stupito la sua forma fisica, che è apparsa in tutta la sua dirompenza.

Nei due match più duri, quelli con Gulbis e Del Potro, ha ucciso il match con la sua arma preferita, il logorio psicofisico a lunga gittata, mentre con Federer ha visto di non essere il malconcio messo peggio, tutt’altro.

Quello visto soprattutto a Indian Wells è il Nadal autentico, da un punto di vista fisico. Quindi si apre il ventaglio delle ipotesi: Nadal è così superiore a chiunque altro tanto da potersi permettere uno stop tremendo di 2/3 di anno? O sono gli altri troppo inferiori, incapaci di approfittare di un Nadal con l'inevitabile ruggine della pausa forzata?

L’impressione personale è che il problema abbia preoccupato così tanto Rafa e il suo staff da essere stato sopravvalutato. Che l’infortunio ci fosse eccome, ma che abbia mandato in panico Rafa al punto di spingerlo ad una cautela eccessiva e oltremodo prolungata. È comprensibilissimo: Nadal ha dovuto convivere con gli infortuni praticamente da quando ha iniziato a giocare.

Con tutta la buona volontà, è molto difficilmente pensabile tornare a simili livelli in poche settimane da un infortunio così grave. Anche per uno straordinario atleta come Rafa. Soprattutto se lo stesso spagnolo ha dopo il rientro alternato dichiarazioni cautamente positive ad altre negative, affermando che il ginocchio non ha smesso di fargli male.

Dunque, dal bassissimo della mia competenza medica (è quindi una domanda candida, forse addirittura ingenua), non riesco a non chiedermi: com'è possibile giocare così bene e vincere praticamente tutte le partite con il ginocchio dolorante, non ancora pienamente a posto? Mi chiedo questo in risposta a chi sostiene che la pausa sia stata più lunga del previsto per consentire un ritorno solamente al raggiungimento del 100% fisico.

Da qui la situazione strana (strana, non sospetta), che riesco a risolvere solo con la sopravvalutazione poc'anzi menzionata.

Penso insomma che quel panico che in campo non lo assale praticamente mai abbia portato Rafa alla confusione, soprattutto mediatica. In appendice ho riportato tutte le dichiarazioni presenti nell'archivio Ubitennis di Nadal e il suo staff durante questi mesi riguardanti le condizioni fisiche del giocatore.

Bocciato categoricamente - l'ho ripetuto e lo ripeterò più volte nel corso dell'articolo - qualsiasi giudizio complottista, non posso che affermare che tale corpus è un'emicrania, un puzzle dove i pezzi sono combaciabili solo a colpi di martello.

E' una cornucopia che non significa niente, se non il disagio comunicativo di Nadal. Che ha portato un solo problema: la confusione.

A inizio torneo, nell’articolo in cui manifestavo le mie personali perplessità circa l’allora ancora ipotetico quarto di finale Federer-Nadal, perplessità rivelatesi poi straordinariamente ottimistiche (mi ci vorranno anni di analisi per cancellare dalla testa tanto orrore), chiudevo con un “i Fab 4 sono tornati, viva i Fab 4”.

Qui mi ripeto: Rafa è tornato, viva Rafa. Che al tennis è mancato enormemente, in questo panorama dove David Ferrer ha evidenziato come il suo status di n.4 sia credibile solo a livello statistico-numerico. Ma per fortuna ora quella quarta pietra preziosa è tornata a incastonarsi splendente nella corona.

Il tutto si è concluso con il più classico degli al lupo. Dopo otto mesi in cui abbiamo camminato dritti a sud, rassegnati all’idea di doverci coccolare un Nadal a mezzo servizio, segnato da anni di arene, rivederlo riprendere pian piano i livelli a lui consoni, allarmato dai suoi continui allarmi, ci siamo ritrovati al punto di partenza, ritrovando Rafa come sempre: fortissimo, devastante, prorompente. Grazie a Dio.

Che non ci faccia prendere più certi spaventi però, altrimenti i capelli grigi che Maria Sharapova ha detto sarcasticamente di non avere (risposta della povera Masha che comprendo e appoggio in pieno: ritenerla un’anziana del tennis ad ogni torneo dimenticando come si sia affacciata giovanissima al grande tennis, non è il massimo della galanteria, né della competenza), ci assaliranno.

Quindi, con la gioia di chi riceve una bellissima notizia ma anche con gli occhi ancora pieni dello spavento appena passato, concludo nell'auspicio di trovare maggiore chiarezza, maggiore semplicità di comunicazione, nella malaugurata ipotesi di nuovi problemi.

In riferimento al video finale: assolutamente niente vergogna, nessuna presa in giro. La situazione, la "vera verità" (come talvolta si sente atrocemente dire in tv, anche da parte di giornalisti) è quella sostenuta da Rafa. Nessun dubbio su quello.

Ma così come nessuno prende ormai più troppo sul serio il formulario mantra del “è un giocatore fantastico, dovrò dare del mio meglio per batterlo” anche se l’avversario è il n.687 del mondo, o del “non sono il favorito, vediamo come va partita dopo partita” anche se il torneo è Montecarlo, al prossimo al lupo medico la tachicardia di terrore sarà meno intensa (sperando di non essere sbranati).

Su questo, penso, per una volta siamo (tutti) d’accordo.

 

LE DICHIARAZIONI DI RAFA E DELLO STAFF RIPORTATE DA UBITENNIS

Nadal si ferma, niente esibizione (Giorni)
Nadal: "Spero di essere al 100% alle Olimpiadi" (Vallotto)
Olimpiadi: si ritira Nadal! (Mastroluca e Cecamore)
Forfait di Nadal, Ferrer, Verdasco e Monfils a Toronto (Gibertini)
Nadal rinuncia a Cincinnati! (Fazio)
Nadal in dubbio per gli US Open (Gibertini)
Rafa conferma: niente US Open! (Sarzetto)
Barbadillo: "Rafa tornerà più forte di prima"
Nadal: "Ho la sindrome di Hoffa" (Mastroluca)
Barbadillo: "Nadal è pulito"
Nadal fuori due mesi. Salterà la Davis
Ruiz Cotorro: in due mesi Nadal tornerà come prima
Nadal: "Mi fermo per prolungare la carriera, ma non so per quanto continuerò" (Uccella)
Nadal: "Tornerò tra i primi"
Toni Nadal: "Non so se Rafa sarà pronto per la finale di Davis" (Vallotto)
Nadal potrebbe rientrare per l'esibizione di Abu Dhabi
Toni Nadal: "Fine stagione? Una piccolissima possibilità" (Uccella)
Nadal: "Difficile che giochi Master e finale di Davis" (Tarantino)
Nadal punta alle Olimpiadi del 2016 (Pentagallo)
Nadal: "Ritorno agli Australian Open" (Tarantino)
Rafa Nadal salterà Bercy e il Master
Rafa Nadal alla tv francese: "Non mi chiedo cosa farò dopo il tennis" (Guidobaldi)
Toni Nadal: "Rafa rientrerà il 28 dicembre ad Abu Dhabi" (Tarantino)
Zio Toni: Da lunedì Nadal riprenderà ad allenarsi con la racchetta (Lo Conte)
"So che Rafa è pulito, non credo al doping nel tennis" (Gallo)
Nadal: "Ho pensato di ricorrere all'operazione" (Tarantino)
Nadal: "Tornerò quando le mie ginocchia saranno ok" (Tarantino)
Nadal conferma il ritorno ad Abu Dhabi (Tarantino)
Nadal: "Sono pronto ed emozionato per il mio rientro" (Tarantino)
Forfait di Nadal ad Abu Dhabi (Gibertini)
Rafa Nadal non andrà a Doha e in Australia: illazioni a go-go (Scanagatta)
Barbadillo: "Nadal vuole tornare quando può giocare bene"
ATP: Ecografia per Nadal, tutto ok (Tarantino)
Nadal: "Il ginocchio fa ancora male" (Tarantino)
Nadal a Vina del Mar: "I controlli sono necessari" (Mastroluca)
ATP Vina del Mar: bel debutto per la coppia Nadal-Monaco. Rafa: "Il ginocchio va meglio" (Rio)
Nadal: "Mi mancano quelle cose che mi rendono competitivo"
Nadal: "Vado a Indian Wells"
"Alcuni giorni il ginocchio sta bene ed altri no. Oggi era una via di mezzo"
"E' una grande sorpresa per me avere questi risultati"
"Chiaramente dopo un'assenza così lunga è impossibile essere fisicamente al 100%" (Mastroluca)
"Puoi dirci di quando hai saltato le gradinate per festeggiare con la tua squadra? Le ginocchia sembravano in ottima salute" (Nafea)

Riccardo Nuziale

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