Pagelle: la Davis come Masterchef e la crazy Australia

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Pagelle: la Davis come Masterchef e la crazy Australia

Settimana dedicata alla Coppa Davis con l’Italia sul velluto, Novak Djokovic e Andy Murray eroi in patria e con le bizze degli australiani

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In fondo la Coppa Davis è un po’come una ricetta di Masterchef: con rape e cipolle non avrete lo stesso risultato che con caviale e ostriche. Daje ai detrattori della Davis allora, pure il formato d’improvviso diventa buono: o sarà che con Djokovic, Murray, Nishikori, Berdych, Tomic, Coric, Cilic, Goffin, Monfils, Simon, Zverev, Isner più o meno contemporaneamente in campo è tutta un’altra storia?

In fondo solo a Pesaro si è avuto uno spettacolo di livello tecnicamente basso, non certo per colpa nostra, del gladiatore Lorenzi (7) e del sereno Seppi (6,5) e del placido Bolelli (6), e neanche dei malcapitati Chiudinelli (6,5) e Laaskoneen (6) che in realtà così bene non hanno mai giocato. Con Roger, Stan e, perché no, Fabietto nostro, sarebbe stato tutt’altro show.

Ma insomma, a noi storicamente interessa dire gatto con il sacco pieno e siamo già pronti per sfidare l’Argentina (degli ottimi Pella 7 e Mayer 7,5 e chissà Del Potro) sull’erba con Seppi e Bolelli pochi giorni dopo Wimbledon: mica crederete alla pretattica di Binaghi e Barazzutti? Mica crederete davvero che sfideremo l’Argentina sulla terra come abbiamo già fatto con la Spagna? Barazzutti (6) era preoccupato prima della sfida – “Dirò che siamo favoriti solo dopo il terzo punto” – pare vedesse sagome di Federer e Wawrinka spuntare dietro ogni angolo di Pesaro, dopo il doppio pareva moderatamente ottimista: “Abbiamo un buon vantaggio ma con gli svizzeri non si può mai dire”.

È stato comunque un week end di eroi veri, Novak Djokovic (8, non sapendo quale grado di menomazione avesse) accecato da far infervorare Marchisio, Andy Murray (8,5) papà eroe british, Borna Coric (6,5) e Isner (7,5) e di eroi mancati Kei Nishikori (6,5) al quale manca sempre un soldo per fare uno Yen e si squaglia come al solito al momento del dunque, Alexander Zverev (5,5) al quale manca un po’ di sacchiana Umiltè e Kukushkin (7) che pareva Safin sia come gioco sia come spirito di apparenza alla Rus…ehm al Kazakistan. D’altra parte se vi chiedete “Dove stanno i soldi” la risposta è semplice “In Kazaki-stan”.

Ma la patria del divertimento resta sempre l’Australia, il paese più civile del mondo ma con i tennisti più bizzarri (avevo scritto buzzurri ma il correttore automatico mi ha rimproverato) della storia, dove una volta litigavano con gli avversari, ora litigano con i giornalisti e quasi si menano tra loro. Mentre un Kyrgios sta a casa, un altro, Tomic (5) gli dedica amorosi pensieri durante il cambio campo invece di pensare a giocare. Per fortuna c’è il capitano Lleyton Hewitt (4) che dà il buon esempio dando fiducia alla sua squadra schierando in doppio un ex giocatore.

Mentre ci perdonerete se, dopo la prematura eliminazione di Errani, Vinci e Schiavone (6 a tutte in vacanza premio dopo i recenti trionfi) e rapiti dagli eroi di Davis abbiamo dimenticato le vittorie di Svitolina (7) e Watson (7), ora concentreremo la nostra attenzione sull’evento tennistico del millennio, ovvero la conferenza stampa di Masha: si ritira? È incinta? Si sposa? Nuova serie di caramelle? Lancio di lingerie? Fa outing dichiarando il suo amore per Serena? In ogni caso pendiamo dalle sue labbra…

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