ATP Miami: Del Potro si guadagna Federer, Fritz mette ko Bolelli

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ATP Miami: Del Potro si guadagna Federer, Fritz mette ko Bolelli

A Miami Juan Martin Del Potro grazie a un bagel e un tie-break si guadagna l’accesso al secondo turno, dove ad attenderlo c’è Roger Federer. Taylor Fritz conquista la prima vittoria della carriera in un Masters 1000 battendo in due set Simone Bolelli. Va al tedesco Alexander Zverev lo scontro tra giovanissimi contro la wildcard statunitense Michael Mmoh, che nel secondo parziale era in vantaggio di due break. Fernando Verdasco si aggiudica in due set la sfida tra mancini con Gilles Muller

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[PR] J.M. Del Potro b. G. Pella 6-0 7-6(4) (Benedetto Napoli)

A spuntarla nel derby tutto albiceleste tra Juan Martin Del Potro, no. 366 ATP, e Guido Pella, no. 39 ATP, è proprio l’ex numero 4 del mondo che ha dovuto faticare solo nel secondo set per avere ragione del connazionale, dato dallo stesso Palito in grande spolveroIl primo set restituisce agli appassionati un Del Potro in versione deluxe. Il dritto di Del Potro scaglia saette contro il povero Pella alle quali quest’ultimo non riesce a porvi rimedio. Arriva così il primo break e durante il successivo turno di battuta il campione di Flushing Meadows lascia solo le briciole al connazionale che si fa strappare nuovamente il servizio durante un game disastroso (due non forzati e due doppi falli). Del Potro prosegue spedito nella marcia alla conquista del primo atto e al terzo set point infligge un bagel a Pella. Dritto, servizio e sapiente uso dello slice sono stati i fattori decisivi nel corso del primo set, ma un Pella decisamente falloso è sembrato troppo rinunciatario nell’opporsi al possibile compagno di Davis.

Nel secondo parziale l’incontro diventa decisamente più combattuto. Il numero 39 del ranking ATP inizia finalmente a esprimere il proprio tennis e nei primi nove game i break point diventano un miraggio. Il dritto di Del Potro è una garanzia alla quale il gigante di Tandil continua a fare affidamento nei momenti più complicati, ma il tennista di Bahia Blanca risponde colpo su colpo con recuperi mozzafiato ed efficaci discese a rete. Nel decimo game per Palito arriva il primo match point che viene prontamente annullato da un Pella in piena trance agonistica. I successivi due turni di battuta non regalano emozioni e si vola dritti dritti al tie-break. Un sanguinoso doppio fallo regala il mini break a Del Potro che però non viene assistito dalla buona sorte quando il nastro fa cadere la pallina nella sua metà campo. Palito non ci sta e grazie a uno slice esterno e a un perentorio dritto lungolinea costringe all’errore Pella e si porta il match a casa. Nel prossimo turno sfida ai limiti dell’impossibile contro Roger Federer (nei precedenti quindici vittorie a cinque per l’elvetico), ma questo Del Potro dal rientro a Delray Beach a oggi continua a migliorare di giorno in giorno.

[Q] T. Fritz b. S. Bolelli 6-4 6-2 (Raffaello Esposito)

La sorte non è stata amica di Simone riservandogli Taylor Fritz nel primo turno di Miami. Il diciottenne di Rancho Santa Fé è passato dalle qualificazioni ma solo due posizioni ATP (81 contro 79) lo separano dal bolognese, contro il quale non esistono precedenti. La sua crescita in questo 2016 è stata impetuosa, sebbene rallentata dalla sconfitta con l’altro baby Tiafoe ad Indian Wells. E le sue motivazioni altissime potranno fare la differenza contro Bolelli, che possiede certo più tennis nel suo braccio destro ma ha vinto un solo singolare quest’anno. Son lontani per lui i tempi del best rank di 34 raggiunto a febbraio 2009 o della vittoria su Wawrinka a Wimbledon 2011, oggi il bolognese si è consolidato come valente doppista, raggiungendo le finali di Londra con Fognini grazie all’affermazione a Melbourne 2015 e vincendo con Seppi il torneo di Dubai pochi giorni or sono.

Alle 18.49 ora locale i giocatori entrano sul Grandstand, arbitra Lahyani, al sorteggio Bolelli sceglie testa, vince e decide di servire per primo. Purtroppo in questo caso “Audaces fortuna NON iuvat”, Simone ha una fasciatura appena sopra il ginocchio sinistro, mette poche prime e si impelaga in un lungo game ai vantaggi. È molto falloso, soprattutto con il dritto e proprio due errori da quel lato lo condannano alla terza occasione concessa. Il primo set è già deciso perché il giovane statunitense è ben centrato alla battuta, sbaglia poco e palleggia lungo e pesante. Il nostro è incostante, si salva con coraggio dallo 0-40 del quinto game e da qui gioca meglio, infastidisce il ritmo di Fritz con lunghi back di rovescio ma lo svantaggio iniziale decide il set. Nel game finale Taylor è costretto per la prima volta ai vantaggi ma due aces lo aiutano a togliersi d’impaccio. 6-4 in poco meno di 45 minuti.

Il secondo set è un peccato. Simone ora colpisce bene, il back lungo diagonale apre crepe nel palleggio avversario e lui si trova due volte in vantaggio 15-30 sul servizio di Fritz ma non concretizza e ne paga caro il fio. Nel quinto game un falco contrario e un doppio fallo lo mandano sotto 15-40, un dritto lungo completa la frittata. Simone molla anche di testa e un secondo break veloce dà al parziale di chiusura un aspetto oltremodo severo. Lo statunitense sigilla il 6-2 finale con un game a zero, a coronamento di una prova solida e continua. Affronterà al secondo turno la tds n° 8 David Ferrer.

A. Zverev b. [WC] M. Mmoh 7-6(3) 7-6(4) (Emmanuel Marian)

Sascha Zverev esordisce a Miami da numero 52 del mondo, best ranking ottenuto grazie alle brillanti prestazioni fornite a Indian Wells dove ha sfiorato i quarti fallendo un match point contro Rafa Nadal. Suo avversario nel match di primo turno è Michael Mmoh, diciottenne wild card statunitense che inizia la settimana da numero 370 ATP. Mmoh parte contratto, concede due precoci palle break commettendo tre doppi falli, ma lo stesso servizio, croce e delizia, gli permette di salvarsi. Il match procede senza particolari sussulti fino all’ottavo game, quando Mmoh, che fino a quel momento non aveva ottenuto nemmeno un punto in risposta, approfitta di uno Zverev fallosissimo specialmente con il dritto per procurarsi due palle break, ma la giovane stella tedesca si salva al termine di otto minuti colmi di errori. Sascha sembra poter prendere il sopravvento in qualsiasi scambio, ma la sua odierna ritrosia a mettere i piedi in campo sommata alla straordinaria mole di gratuiti permette all’avversario di rimanere in partita. Si va al tie break e finalmente Zverev fa pesare la propria esperienza, enormemente maggiore di quella dell’avversario nonostante i soli nove mesi di differenza tra i due. Mmoh sbaglia un comodo dritto a campo aperto e subito dopo commette un sanguinoso doppio fallo; Zverev ringrazia e porta a casa il primo parziale al terzo set point nonostante una condotta tattica parecchio deficitaria.

Ci si aspetta a questo punto che il favorito, smaltita la pressione dopo aver vinto un primo set giocato molto male, si avventi sulla delusione di un avversario esordiente a questi livelli, invece Zverev continua a commettere errori incomprensibili e va sotto addirittura di due break all’inizio del secondo set. Ma quando ormai tutti si preparano a veder rinviata ogni decisione al terzo parziale, Sascha ritrova un briciolo di equilibrio con il dritto mentre il braccio di Mmoh inizia a farsi tremebondo: il tedesco impatta sul 4 pari con uno strepitoso passante di rovescio e sorpassa dopo un game lottatissimo chiuso da due ace. Michael resiste e allunga fino al secondo tie break dell’incontro, ma anche questa volta deve soccombere: Zverev chiude al primo match point dopo un’ora e 54 minuti di tennis decisamente mediocre. Al secondo turno, per vincere contro Steve Johnson, servirà ben altro.

F. Verdasco b. G. Muller 7-6(2) 6-3 (Paolo Di Lorito)

Il secondo match di giornata in programma sul centrale vede fronteggiarsi i due mancini Fernando Verdasco e Gilles Muller. Entrambi partono bene nei loro turni di battuta e bisogna aspettare addirittura il quarto game prima di vedere un punto vinto da parte di chi risponde. Tra errori non forzati e servizi vincenti, Muller è l’unico che con qualche discesa a rete cerca di ravvivare un primo set destinato al tiebreak. Tuttavia è proprio una volée in rete del lussemburghese a regalare a Verdasco il primo minibreak; il secondo se lo guadagna con un’ottima risposta vincente di dritto. L’ennesima stecca in risposta di Muller consegna il primo parziale al madrileno.

All’inizio del secondo set Verdasco è altalenante al servizio, in 2 game commette 4 doppi falli e concede altrettante palle break ma riesce comunque a salvarsi (degno di nota un ace di seconda). L’avversario sembra accusare il colpo e al quinto gioco viene inaspettatamente breakkato e da qui in poi non bisogna aspettare molto prima di vedere un match point. Le discese a rete di Muller si fanno sempre più velleitarie, viene passato più volte senza neanche troppo problemi e Verdasco chiude con un altro break. Gli errori gratuiti commessi da entrambi i giocatori sono 61, numero che riassume un match poco emozionante tra due giocatori di metà classifica, vinto da quello che ha mostrato più tenacia. Prossimo avversario Chardy.

Altri incontri (Giovanni Vianello)

Prova di non sufficiente maturità da parte del giovane Andrey Rublev, che perde da Inigo Cervantes in due set. In due parziali combattuti, Rajeev Ram, recente finalista a Delray Beach, con le sue solite attitudini offensive, ha la meglio di Evgeny Donskoy. Kyle Edmund spreca molte occasioni, ma infine prevale in tre frazioni (di cui la terza finita al tie-break) su Vesely. Dusan Lajovic vince facilmente sulla wild-card statunitense Novikov. Lucas Pouille, dopo essere stato sotto di un break nel primo set, vince in due parziali su Gabashvili. In una partita senza storia, il servizio-bomba di Groth mette k.o. Estrella-Burgos 6-3 6-2. Bjorn Fratangelo, balzato agli onori della cronaca per aver tolto un set a Djokovic ad Indian Wells, viene sconfitto in due set da Granollers. Ennesima delusione per i tifosi del discontinuo Gulbis, che perde malamente da Youzhny. Ramos-Vinolas serve per il primo set e poi lo perde 7-5, ma finisce per imporsi al tie-break del terzo su Alejandro Gonzalez. Il qualificato giapponese Nishioka batte in due set il lucky loser americano Donaldson in due set. Pospisil fatica più del previsto contro un tenace Schwartzman, che si arrende solo al tie-break del terzo. In conclusione di giornata, Ivan Dodig, che non ha mancato di dare spettacolo con ottime volee, si è dovuto ritirare sotto 5-0 al terzo contro Juan Monaco, che era stato sotto un set ed un break.

Risultati:

A. Zverev b. [WC] M. Mmoh 7-6(3) 7-6(4)
F. Verdasco b. G. Muller 7-6(2) 6-3
[PR] J.M. Del Potro b. G. Pella 6-0 7-6(4)
K. Edmund b. J. Vesely 6-4 5-7 7-6(6)
V. Pospisil b. D. Schwartzman 2-6 6-3 7-6(4)
[Q] T. Fritz b. S. Bolelli 6-4 6-2
J. Monaco b. I. Dodig 3-6 6-3 5-0 rit.
L. Pouille b. T. Gabashvili 7-5 6-3
S. Groth b. V. Estrella Burgos 6-3 6-2
M. Youzhny b. E. Gulbis 6-4 6-2
R. Ram b. E. Donskoy 7-5 7-6(7)
[Q] Y. Nishioka b. [LL] J. Donaldson 6-3 6-4
D. Lajovic b. [Q] D. Novikov 6-1 7-6(5)
A. Ramos-Vinolas b. [Q] A. Gonzalez 5-7 6-2 7-6(3)
I. Cervantes b. [WC] A. Rublev 6-4 6-2
[Q] M. Granollers b. [Q] B. Fratangelo 6-3 7-5

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