Gianpiero Arbino, coach di Sonego: "Lorenzo sta crescendo, ha grandi potenzialità"

Interviste

Gianpiero Arbino, coach di Sonego: “Lorenzo sta crescendo, ha grandi potenzialità”

Intervista in esclusiva con Gianpiero Arbino, storico allenatore di Lorenzo Sonego, protagonista ieri ed oggi al circolo Hugo Simmen di Barletta, dove si sta svolgendo un challenger da 50mila dollari che mette in palio anche punti pesanti per la classifica ATP

Pubblicato

il

 

da Barletta, Alessandro Zijno

Gianpiero Arbino ha 61 anni ed è direttore tecnico del Green Park Rivoli. Il coach ha portato Lorenzo Sonego dal nulla al numero 350 del ranking ATP con l’obiettivo non dichiarato di entrare nei 100 (tra qualche stagione, ovvio).

Coach, come nasce questo successo?
Guarda, da Junior Lorenzo era mingherlino, a molti sembrava non potesse diventare un professionista, nessuno ci credeva. Però pur facendo pochissima attività internazionale (quasi niente, ndr) le partite che poteva vincere, le vinceva. Era un “freddo”. Già da ragazzino aveva una coordinazione eccezionale e naturale: un giorno in un torneo U16 recuperò una palla corta incredibile e fece una controsmorzata muovendo perfettamente tutte le parti del corpo, lì capii che lavorandoci si potevano fare grosse cose con lui.

Che mi dice della vittoria di ieri al tie break del terzo contro De Loore? (oggi si è ripetuto, ndr)
Lorenzo sta crescendo e deve fare esperienza a questi livelli, perché pur giocando alla pari con molti avversari più avanti in classifica di lui, aveva perso qualche partita che poteva e doveva vincere e temevo questo potesse diventare un tarlo. Con Rajeev Ram aveva perso ad Ortisei 6-4 al terzo sfiorando una vittoria di prestigio, con Copil a Shenzhen poche settimane fa ancora sconfitta al terzo set 5-7. Per questo la vittoria di ieri (e a questo punto a maggior ragione quella di oggi, contro Garin al tie break del terzo set, ndr) assume un sapore particolarmente gradevole.

Su cosa state lavorando sul piano tecnico?
Due principalmente: il rovescio che era il suo punto debole e che usava solo per scambiare, ora sta diventando un colpo più pesante con cui anche contrattaccare o rovesciare l’inerzia dello scambio. E poi la risposta al servizio: oggi è un colpo determinate anche perché toglie sicurezza al servizio avversario.

Sul piano mentale Lorenzo che ragazzo è?
È uno su cui puoi lavorare. Ovviamente c’è molta strada da fare, qualche parolina di troppo può scappargli, ma è un ragazzo “sano”. Quello mentale è un aspetto migliorabile ed è una componente fondamentale per il tennis di oggi ma purtroppo vale solo per alcuni “elementi”, quelli che recepiscono. Su altri non si può lavorare.

Programmazione di Lorenzo?
Dopo Barletta andiamo a Torino, poi altri 50mila. Se riusciamo ad entrare proviamo anche l’ATP 250 di Nizza. Lorenzo deve acquisire sicurezza e continuità a questo livello, cercando di cogliere qualche vittoria in questo processo di crescita a medio termine. Vittorie utili per i punti ma anche per prendere fiducia nei propri mezzi.

Cosa manca ancora a Sonego per salire di livello?
Come ti dicevo prima stiamo curando tutti i dettagli: non solo il discorso tecnico (risposta al servizio e rovescio, ndr) ma anche quello atletico, visto che nell’ultimo anno ha messo su qualche chilo grazie ad un nutrizionista di Vicenza, e poi lavoriamo anche su forza e resistenza. Oggi stare al top atleticamente è condizione necessaria per competere.

Gianpiero, che consiglio daresti tu per migliorare il tennis italiano?
Girerei per i campi cercando di individuare quei prospetti giovani di cui magari non si parla, vuoi perché non sono ancora sviluppati fisicamente, vuoi per altri motivi, ma che hanno margini di miglioramento notevoli e li aiuterei come federazione. Non è facile, ci vuole un occhio esperto: devi capire chi ha i numeri per crescere anche se magari al momento non vince molte partite.

Abbiamo incontrato una persona davvero in gamba. Al di là del tecnico sulla cui preparazione parla un curriculum di tutto rispetto, ci piace sottolineare l’enorme disponibilità e cortesia del coach Gianpiero “Gipo” Arbino, con cui abbiamo avuto anche il piacere di seguire insieme alcuni match qui a Barletta. Siamo sicuri che il coach riuscirà a trasmettere a Lorenzo Sonego quella forte determinazione a raggiungere il massimo dalle proprie possibilità, che poi è quello che ogni sportivo dovrebbe desiderare.

Salutandolo non possiamo che augurargli di vedere finalmente una sua “creatura” come Sonego arrivare nel club dei 100 migliori giocatori del mondo, dopo esserci andato vicino con giocatori come Giraudo, e con tenniste come Chieppa e Disderi.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement