ATP Barcellona: Nadal è l'uomo del 9, anche Nishikori si arrende alle legge di Rafa

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ATP Barcellona: Nadal è l’uomo del 9, anche Nishikori si arrende alle legge di Rafa

Rafael Nadal conquista il nono titolo anche nel torneo ATP 500 di Barcellona. Superato in due set Kei Nishikori che non riesce a trovare il terzo successo consecutivo nella capitale catalana

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dal nostro inviato a Barcellona, Gabriele Ferrara

[1] R. Nadal b. [2] K. Nishikori 6-4 7-5

Nadal-Nishikori

Rafa Nadal è alla caccia del nono titolo a Barcellona, risultato che gli consentirebbe di eguagliare il record – che già gli appartiene – per quanto riguarda il maggior numero di titoli vinti in un torneo nell’Era Open (lo spagnolo ha già trionfato nove volte al Roland Garros e a Montecarlo) . Tra le altre cose, l’iberico oggi può raggiungere Guillermo Vilas a quota 49 titoli Atp sul rosso (sarebbe il 69esimo trofeo in totale su 101 finali giocate). Nishikori, dal canto suo, vanta undici titoli nel circuito maggiore, di cui cinque “500” – due in terra catalana, dove ha una striscia aperta di 14 vittorie consecutive, avendo vinto qui nel 2014 e nel 2015Gli head to head vedono il mancino di Manacor in vantaggio 8 a 1, avendo vinto l’ultima sfida ad Indian Wells e le uniche due sfide sul mattone tritato, rispettivamente negli ottavi di finale del Roland Garros 2013 e la sfortunata – per il giapponese – finale di Madrid dell’anno successivo.

Entrambi i giocatori sono arrivati fin qui senza perdere un set, nonostante Rafa abbia rischiato molto nel secondo parziale con Fognini, in cui l’italiano è stato 5-4 e 30-15 sul proprio servizio (in quello che, peraltro, è stato finora il set più bello del torneo). Per quanto riguarda il nipponico, invece, qualche problema solamente con Chardy e Dolgopolov rispettivamente nella seconda e nella prima frazione di gioco, in cui ha ceduto 5 giochi in entrambi i casi. Dopo molte giornate nuvolose e piovose, oggi a Barcellona c’è un sole splendente, con la temperatura che si aggira intorno ai 16-17°C con circa il 60% di umidità: le condizioni perfette per giocare una partita di tennis, peraltro molto attesa sia in Spagna che in generale nell’ambito del panorama tennistico internazionale. Sugli spalti l’atmosfera è meravigliosa, con il pubblico carico per la corrida e, allo stesso tempo, felice di godersi una partita di alto livello. Le note di “Beat it” di Michael Jackson sembrano riecheggiare in tutto il “Reial Club de Tenis de Barcelona”, suonando come un grido di battaglia per sospingere Rafa verso la conquista del trofeo.

Si parte con Nadal che cerca di allontanare dal campo l’avversario giocando drive carichi verso il centro del campo, così da far perdere campo al tennista di Shimane e facendo sì che non possa appoggiarsi sui suoi colpi – come invece è bravissimo a fare sul cemento – prendendo poi il centro del campo ed accelerando con il dritto inside out o con il rovescio in diagonale. Nishikori, invece, cerca di condurre il gioco con il proprio dritto cercando il rovescio di Rafa, per poi chiudere dall’altra parte con il lungolinea. Nel terzo game l’iberico sbaglia un dritto e due rovesci piuttosto evitabili, ma si salva con il servizio e con un gran dritto inside out. Nel gioco seguente arriva il break: Rafa si procura due chance di break con due buone accelerazioni di rovescio, approfittando poi di due gratuiti con il dritto del rivale, che però si riprende subito il break trovando un’ottima soluzione in back nei pressi della rete e due notevoli accelerazioni con il dritto, 3-2. Il nipponico adesso risponde alla grande ed appare estremamente in fiducia e sul 3 pari si procura tre break point consecutivi proprio con due risposte fulminanti che colgono Nadal impreparato. Tuttavia, il numero 6 del mondo commette tre errori con il rovescio e, dopo un buon servizio ed un ottimo dritto inside in del mancino di Manacor, quest’ultimo va avanti 4-3. Nel decimo gioco Rafa approfitta di due errori con il dritto dell’avversario, che poi sbaglia anche con il rovescio in diagonale: set point Nadal. Qui lo spagnolo è fortunato, anzi fortunatissimo: infatti il suo passante di rovescio diventa vincente grazie all’aiuto del nastro, che mette completamente fuori causa il nipponico.

Nella seconda frazione di gioco Nishikori parte forte e toglie la battuta all’avversario nel primo game con un bel drop shot, un gran dritto lungolinea ed una chiusura con il dritto inside out. Ciò nonostante, Kei nel secondo gioco è disastroso proprio con il medesimo fondamentale e, dopo aver sbagliato in lunghezza l’inside-in, subisce l’aggancio dello spagnolo, che poi mette il turbo e scappa sul 4-1, trovando un altro break nel quarto game grazie ai gratuiti del nipponico e ad un’accelerazione con il dritto ed una buona chiusura a rete, salvando poi una palla break sul 3-1 con lo schema servizio slice&dritto inside-out. Il campione del Sol Levante, però, non ci sta e nel settimo gioco trova in successione un bel dritto inside-out, una splendida risposta che finisce tra i piedi del rivale, un passante in allungo con il dritto in diagonale ed un altro drop shot di dritto che lascia fermo Nadal. Il fenomeno di Manacor però si procura un primo match point sul 5-4 grazie ad un vincente di dritto e a due errori dell’avversario. Qui il giapponese è bravo ad accelerare col rovescio lungolinea e a chiudere nuovamente con la smorzata di dritto, trovando poi un buon servizio ed un dritto inside-in che gli valgono il 5 pari. Sul 6-5 per lo spagnolo, però, Kei è di nuovo nei guai. Sul 15 pari, infatti, si gioca il punto più bello della partita: Nishikori attacca con il dritto, ma Rafa recupera bene la stop volley del rivale ed alza il pallonetto, il giapponese si inventa un’ottima veronica, ma lo spagnolo chiude con la volée di dritto: 15-30 e stadio in delirio. L’allievo di Michael Chang e Dante Bottini sbaglia l’ennesimo dritto in arretramento ed è match point Nadal, che stavolta chiude grazie al dritto inside out di Nishikori che finisce in rete: game, set and match Nadal 6-4 7-5 in due ore e quattro minuti di gioco. Come anticipato, 69esimo titolo in carriera per il maiorchino, 49esimo sul rosso, eguagliato dunque Vilas. Per Rafa in Catalogna un impressionante record di 48 vittorie e 3 sconfitte. Prestazione altalenante da parte di entrambi, nonostante abbiano raggiunto picchi di gioco davvero notevoli. Probabilmente non si è visto il Nadal di Montecarlo, ma anche questa vittoria potrà dargli molta fiducia, per un campione che – nonostante i 30 anni e una continuità di rendimento che non è più quella dei tempi migliori – sta cercando in tutti i modi di tornare competitivo ai massimi livelli, candidandosi come vera alternativa a Djokovic, almeno per quanto riguarda Madrid, Roma e Parigi. Delude, invece, Nishikori, che ha sì giocato a tratti un tennis meraviglioso, ma che nei momenti importanti si è puntualmente sciolto – come spesso gli capita da almeno un anno e mezzo – cercando eccessivamente il dritto e perdendo lucidità nelle fasi calde dell’incontro.

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