WTA Madrid: Bacsinszky vince la battaglia, Suarez no problem. Pazzesca Cibulkova

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WTA Madrid: Bacsinszky vince la battaglia, Suarez no problem. Pazzesca Cibulkova

Vittoria di forza per Timea Bacsinszky: la svizzera resiste al tentativo di rimonta di Ekaterina Makarova, superandola con il punteggio di 6-4 5-7 6-4. Al prossimo turno avrà Halep, che ha battuto nettamente la Knapp. Suarez Navarro facile contro Lisicki,. Miracolo Cibulkova, vince da 0-6 0-3

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D. Cibulkova b. C. Garcia 0-6 6-3 6-4 (Diego Serra)

Vince Dominika Cibulkova in tre set contro la francese Caroline Garcia, numero 49 WTA, in quello che è stato il primo incontro tra le due tenniste.  La slovacca vince nonostante un primo set disastroso, in cui non è mai riuscita a tenere il servizio. Break per Garcia nel secondo, quarto e sesto decisivo game, con Cibulkova debole anche in risposta al servizio, tanto da non ottenere nemmeno una palla break.

Secondo set che inizia subito con un break nel secondo game della francese, e nel quarto game abbiamo finalmente il primo servizio difeso dalla Cibulkova. Poi all’improvviso il crollo delle certezze di Caroline Garcia. Cibulkova inizia a giocare bene nei game di servizio dell’avversaria e a tenere la propria battuta con grande facilità. Tre break di fila le consegnano il set. Terzo set estremamente equilibrato, disinvoltura alla battuta per entrambe, tanto che non concedono nemmeno una palla break all’avversaria. Si dovrebbe andare forse a un sacrosanto tiebreak, ma nel decimo game Garcia sbaglia un dritto clamoroso, e regala la prima palla break del set: palla decisiva perché Cibulkova ne approfitta e chiude il set e il match per 6-4. Slovacca che ora attende Pavlyuchenkova e che nel secondo e terzo set è salita di livello al servizio e in ribattuta.

 

[8] C. Suarez Navarro b. S. Lisicki 6-3 6-2  (Domenico Giugliano)

La testa di serie numero 8 del torneo di Madrid, Carla Suarez Navarro, liquida in due facili set la tedesca Sabine Lisicki. Match più facile del previsto per la Suarez. I precedenti che vedevano la spagnola condurre per 2-0 , l’ultimo a Sydney lo scorso anno, erano stati tutti lottati e vinti entrambi al terzo set. La Suarez parte fortissimo, strappando il servizio alla tedesca nel secondo gioco e soffrendo poco nei propri turni di battuta. Il parziale, seppur molto lungo, ben 55 minuti, scorre via tranquillo per la spagnola che chiude al nono game per 6-3. Nel secondo set, la Lisicki prova ad essere più propositiva, ma si espone ai troppi errori gratuiti ed è trafitta spesso dal fantastico rovescio della spagnola. Nel terzo game c’è l’allungo decisivo. La Suarez strappa il servizio alla sua avversaria, si invola sul 4-1 e sul 5-2 chiude il match in un ora e 23 minuti di buon tennis, nonostante un lieve affaticamento muscolare patito tra il primo ed il secondo set. Continua il momento nero della Lisicki, incapace di superare il secondo turno quest anno in tutti i tornei più importanti disputati.  Per la Suarez, invece,  al terzo turno ci sarà la Stosur, che ha usufruito del forfait della Safarova.

[10] T. Bacsinszky b. E. Makarova 6-4 5-7 6-4  (Bruno Apicella)

Non si ferma Timea Bacsinzky che dopo la conquista del torneo di Rabat accede al terzo turno del Premier Mandatory di Madrid sconfiggendo, dopo una battaglia di due ore e venti minuti, l’ex top ten russa Ekaterina Makarova. Timea ha avuto bisogno del terzo set per chiudere il match e, ora, nel terzo turno affronterà la romena Simona Halep.

È Makarova a partire forte: dopo aver tenuto il servizio inizia a spingere su ogni palla e si guadagna subito le occasioni per il break. La russa, però, non concretizza le occasioni giuste anche perché dopo le incertezze iniziali la tennista svizzera, nei momenti decisivi, alza il livello del suo gioco. Sul 4-4 è proprio Makarova ad offrire la prima palla break e alla prima occasione Bacsinszky passa subito in vantaggio; quando la svizzera serve per il set non trema e chiude il primo parziale per 6-4. Pesano le 5 palle break non sfruttate da Makarova.

Nel secondo set è ancora una volta la russa a spingere e ad aprirsi gli angoli del campo sfruttando il suo dritto mancino. Makarova sale 3-0 ma si fa subito raggiungere dall’elvetica che dopo aver rimesso il match in parità strappa ancora una volta il servizio alla russa. Bacsinszky serve per il 5-3 ma ha un passaggio a vuoto che viene subito sfruttato dalla russa che sale 5-4. La svizzera serve per allungare: non stecca e tiene a 15 la battuta con Makarova che si garantisce il tie break. Quando Timea serve per il 6 pari gioca troppo in difesa e la russa che ha tre set point consecutivi chiude al secondo per 7-5. Nel terzo set le due giocatrici tengono i turni di battuta fino al 2-2, quando Bacsinszky gioca meglio i punti importanti ottiene molto dalla palla corta che Makarova non riesce a leggere. Bacsinszky strappa il doppio break e sul 5-2 serve per chiudere l’incontro. Qui, però, Makarova gioca a braccio sciolto recupera il break e tiene il servizio. Bacsinszky può servire una seconda volta per il match: non trema e chiude per 6-4. Con questa vittoria Bacsinszky torna virtualmente in top ten ed estromette la russa Maria Sharapova che da lunedì non sarà più nelle prime dieci giocatrici al mondo: questo non accadeva dal 21 marzo 2011 quando mancò per diverse settimana prima di far rientro il 4 aprile.

S. Stosur b. [11] L. Safarova W/O (Bruno Morobianco)

Niente immediata rivincita sul campo, per Samantha Stosur che accede al turno successivo del WTA Premier di Madrid, che perde un’altra attesa protagonista, per il ritiro della Safarova a causa di una grave intossicazione alimentare Le due tenniste si erano incrociate proprio sabato scorso, in finale all’International di Praga con la vittoria della ceca in rimonta.  Agli ottavi l’australiana Stosur affronterà Carla Suarez Navarro, testa di serie numero 8 del torneo.

Risultati:

[6] S. Halep b. K. Knapp 6-1 6-1
[8] C. Suárez Navarro b. S. Lisicki 6-3 6-2
D. Cibulkova b. C. Garcia 0-6 6-3 6-4
S. Stosur b. [11] L. Safarova W/O
[10] T. Bacsinszky b. E. Makarova 6-4 5-7 6-4
[Q] L. Siegemund b. [Q] M. Lucic-Baroni 6-2 3-6 6-3
A. Pavlyuchenkova b. C. Giorgi W/O
[WC] S. Cirstea b. D. Kovinic 6-3 7-5

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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova

Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.

[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1

Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.

 

L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa  a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.

Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.

GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).

L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)

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WTA Tokyo: Sakkari mette fine alla carriera di Doi. Ritroverà Garcia nei quarti. Avanti anche Kasatkina e Pavlyuchenkova

La greca batte nettamente la giapponese Misaki Doi, al suo ultimo torneo della carriera. Affronterà nuovamente la francese, vista in buona forma. Benino le due russe

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Maria Sakkari - WTA Washington 2023 (foto Twitter @mubadalacitidc)

Una giornata, anche se non grazie esplicitamente alle partite giornate, a suo modo indimenticabile, quella appena conclusasi Toray Pan Pacific Open Tennis di Tokyo. Il WTA500, che gode di un parterre di primo livello, ha infatti visto l’estremo saluto alla carriera per Misaki Doi, ex n.30 al mondo e vincitrice di un titolo WTA nel 2015. Un’onesta carriera, con qualche picco, che si è chiusa sbattendo contro il muro greco di Maria Sakkari, che sulla scia del primo 1000 della carriera continua a vincere, trovando il nono quarto di finale del suo 2023 (impressionante record di 7-1, con la sola sconfitta arrivata a San Diego contro Emma Navarro). Affronterà nuovamente Caroline Garcia, che ha avuto vita abbastanza facile contro Anhelina Kalinina. A completare il tabellone dei quarti ci pensano Anastasia Pavlyuchenkova e Daria Kasatakina.

L’ex n.11 al mondo, in netta ripresa (tornerà almeno al n.71 da lunedì prossimo), ha fornito un’ottima prestazione battendo 6-3 4-6 6-0 la giovane ceca Linda Noskova, con l’unico neo di aver servito meno del 50% di prime in campo. Percentuale che dovrà rivedere per giocare al meglio il quarto di finale contro la connazionale Ekaterina Alexandrova, nello spicchio che va ad incrociarsi con quello di Swiatek. Più agevole, per quanto forse meno del previsto, il match di Kasatkina. La n.6 del seeding ha battuto 6-4 6-4 Despina Papamichail, n.220 al mondo, smarrendo per ben 4 volte il servizio e concedendo la cifra assurda di 16 palle break. Prestazione al servizio da dimenticare per Dasha, che nel secondo parziale è stata due volte avanti di due break, e in entrambe ha concesso il rientro alla greca, rischiando anche il peggio. Alla fine la maggior esperienza e la differenza di talento in campo l’hanno aiutata a prevalere, per regalarsi il quarto di finale contro la tds n.2 Jessica Pegula.

[4] M. Sakkari b. [Q] M. Doi 6-3 6-1

 

Il break per la greca è immediato, già nel terzo gioco. Doi prova a lottare nello scambio, ma la differenza di peso e tenuta fisica tra le due è troppo sensibile per pensare di far partita pari con le bordate della greca. Un paio di errori forzati della giapponese la portano in vantaggio, la padrona di casa dovrà rischiare tanto per uscirne a testa alta. La n.331 al mondo riesce a rimanere in scia grazie a una serie di ottimi dritti sia in uscita dal servizio che nello scambio, ben piazzati vicino alle righe e sempre profondi. E, contando una Sakkari a tratti un po’ imprecisa, come spesso le capita, Misaki riesce così a tenere un solo break di distacco e a divertirsi nel giocare. Peccato per lei che a lungo andare la greca inizi a prendere più confidenza e restituire colpi più sostanziosi, e il suo dritto perde un po’ di smalto. Così nel nono game, giocato con una serie di risposte dure e di difficile gestione, coronate da un paio di vincenti sensazionali, la tds n.4 mette a segno il doppio break e porta a casa il primo parziale per 6-3.

Parte malissimo per Doi il secondo parziale, subendo un break immediato, sì grazie alla forza di Sakkari e al suo vigore in risposta, ma anche a causa di un atteggiamento un più remissivo e falloso da parte sua nello scambio. Non a caso sono molteplici gli errori che guidano la greca ad un rapido 3-0 con poca fatica. Nei game della giapponese si lotta, gli scambi sono duri, arriva qualche imprecisione da ambo le parti, mentre in quelli di Maria tutto scorre liscio, come dimostra l’aver perso due soli puntiin quattro giochi al servizio. Un violento dritto vincente (l’ennesimo) al volo di Maria Sakkari, scrive la parola fine alla carriera di Misaki Doi.

Una partita godibile a tratti nel primo set, ma senza storia, soprattutto nel secondo, dove la forza e il talento della greca hanno avuto la meglio. La padrona di casa, abbracciata dagli applausi del proprio pubblico e dalla grande sportività di Sakkari, chiude tra le lacrime un’ottima carriera, nella sua Tokyo. Per la greca ci sarà ora, a neanche una settimana dalla vittoria in semifinale a Guadalajara, il remake con Caroline Garcia ai quarti.

[5] C. Garcia b. A. Kalinina 6-4 6-3

Buona prestazione della francese, non molto spettacolare ma decisamente solida, brava a reggere nello scambio contro una giocatrice dura da fondo come Kalinina, e soprattutto a concedere davvero il minimo indispensabile. A ben vedere tanta differenza l’ha scavata con il servizio la francese, avendo vinto il 79% di punti con la prima (pur non mettendola troppo in campo) e quasi il 60% con la seconda. Non servendo fortissimo, ma scegliendo i giusti piazzamenti per mettere in difficoltà le lunghe leve dell’ucraina. Garcia soffre un po’ nel primo set, dove si fa rimontare dopo esser andata avanti 3-1, per poi ritrovare il break all’ultima chance e chiudere 6-4 per andare in vantaggio, ma alza decisamente l’asticella nel secondo set, in cui fa valere il proprio talento e ranking.

I primi cinque game del secondo sono abbastanza piatti, e solo Caroline ha un’occasione, sprecata, di strappare il servizio. Si procede seguendo la battuta, con scambi da fondo anche lunghi, e pochi rischi, come se entrambe attendessero l’errore dell’avversaria. La prima ad osare un po’ di più, e a trarne anche benefici, è alla fine la n.5 del seeding. In un ottavo game giocato di fine tattica e con una gran dose tecnica, anticipando la risposta e cercando variazioni che muovano l’ucraina, Garcia mette pressione e, sfruttando anche qualche errore dall’altra parte della rete, mette a segno il primo break del parziale. Break che, con gran cinismo e freddezza, saprà rendere decisivo.

Chiude infatti subito dopo, con due ace di fila per arrivare a match point e vincere una gran partita, giocata da campionessa e con tanta maturità ed esperienza, che fotografano il buon periodo che sta vivendo la francese, che per la seconda settimana di fila giocherà i quarti di finale in un torneo. Undicesima volta tra le migliori 8 nel 2023, con record di 3-7 e due finali, entrambe perse, a Lione e Monterrey.

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WTA Ningbo: troppa Fruhvirtova per Bronzetti

La giovanissima tennista ceca in una giornata particolarmente ispirata ferma l’azzurra nei quarti di finale. Appena 3 game per Lucia

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L. Fruhvirtova b. [8] L. Bronzetti 6-0 6-3

Niente da fare per Lucia Bronzetti nei quarti di finale del WTA 250 di Ningbo. L’azzurra, testa di serie numero otto del torneo, viene sconfitta dalla diciottenne ceca Linda Fruhvirtova per 6-0 6-3 in un’ora e diciassette minuti di gioco. Bronzetti, che aveva vinto l’unico precedente disputato nel 2021 al WTA 25K di Jonkoping, non riesce a trovare le giuste contromisure al gioco di un’ispirata e concreta ceca, che vede più da vicino il rientro in top 100 -ora numero 117- e aspetta in semifinale la vincente del match tra Diana Shnaider e Petra Kvitova. Di seguito la cronaca dettaglia del primo quarto di finale conclusosi a Ningbo.

Fruhvirtova in grande spolvero, Bronzetti troppo fallosa

Match che da subito si presenta come una battaglia da fondo campo, dove entrambe le giocatrici cercano di comandare lo scambio e giocare con grande profondità per muovere l’avversaria. Fruhvirtova si dimostra particolarmente a proprio agio in campo e nel proporre questo tipo di soluzioni dominando letteralmente tutto il primo set. A una grande costanza con i colpi a rimbalzo – non si segnalano che 4 errori gratuiti – aggiunge potenza, precisione e un servizio altrettanto difficile da gestire per Bronzetti.

 

L’azzurra prova a resistere alla pressione da fondo della giovane ceca ma spesso perde la misura delle proprie soluzioni. Anche con la battuta, Bronzetti si trova costretta a forzare per non subire le risposte aggressive di Fruhvirtova incappando, però, in 3 doppi falli.  L’azzurra prova a lasciar andare il braccio ormai sotto 4-0, ma nemmeno alcune ottime accelerazioni le consentono di muovere il punteggio nel parziale. Una perfetta e centrata Fruhvirtova chiude per 6-0.

Le prime sbavature di Fruhvirtova non bastano a Bronzetti per rientrare

Nel secondo set, Bronzetti è chiamata a reagire ma Fruhvirtova non sembra intenzionata a lasciare nulla al caso: risponde su ogni palla, dimostrando anche grande intelligenza tattica. La ceca, infatti, non solo spinge da fondo trovando accelerazioni vincenti da ogni angolo del campo, ma riesce anche ad alternare slice e smorzate per spezzare il poco ritmo trovato da Bronzetti. L’azzurra, dopo aver già subito un break nel parziale, muove il punteggio per la prima volta dopo oltre 45 minuti di gioco, grazie a un buon game al servizio e sfruttando un agognato momento di errori dell’avversaria. Sotto 1-3, Bronzetti continua a trovare delle buone soluzioni e si procura 3 occasioni per recuperare il break di svantaggio. Le prime due sfumano, ma sulla terza una contro smorzata che bacia il nastro le regala punto e gioco.

L’operazione riaggancio, però, non si conclude: l’azzurra subisce un altro break a zero. Fruhvirtova è, però, un po’ meno concreta in questa fase del secondo set, commette alcuni errori e concede altre tre chance di contro break. Se sulle prime due la ceca piazza una seconda vincente e un gran dritto lungolinea al termine di un lungo scambio, sulla terza l’azzurra ha qualcosa da recriminare per un errore a metà rete. Fruhvirtova tiene la battuta e poco dopo è chiamata a servire per chiudere la partita sul 5-3. Offre altre due palle del contro break, che l’azzurra, però, non riesce a sfruttare. La partita scivola definitivamente nelle mani delle ceca che chiude 6-3.

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