ATP Ranking: Djokovic da lunedì non sarà più… Fab Four
Djokovic uscirà dai primi 4 settimana prossima dopo oltre 10 anni e se le voci sullo stop di 2-3 mesi saranno confermate, rischia di uscire dalla top-10 entro fine anno
Djokovic uscirà dai primi 4 settimana prossima dopo oltre 10 anni e se le voci sullo stop di 2-3 mesi saranno confermate, rischia di uscire dalla top-10 entro fine anno
Djokovic salta gli US Open al 99%
La settimana appena conclusa offre pochi spunti: Isner vince il suo terzo titolo sull’erba di Newport (11esimo in totale, di cui nessuno in Europa o in Asia), il giovane Rublev rompe il ghiaccio e vince il primo titolo in carriera a Umago (ed entra in top-50 per la prima volta), l’immarcescibile Ferrer vince il 27esimo titolo della carriera sulla terra di Bastad e torna a candidarsi per una testa di serie agli US Open.
Riassumiamo subito i fatti salienti della settimana:
Ci sono buone notizie dagli italiani delle retrovie:
Non ci sono particolari novità nella Race to London, con Isner che guadagna 10 posizioni e risale al 23esimo posto. Invariati i primi 8: Nadal, Federer, Thiem, Wawrinka, Cilic, A.Zverev, Djokovic e Murray, con Dimitrov e Berdych come primi inseguitori.
Nella Race to Milan Rublev sale al numero 3, guadagna 3 posizioni anche Shapovalov, che però è 11esimo e ancora fuori dai primi 7. Ad oggi, i qualificati sarebbero: A.Zverev (che però è qualificato anche per le Finals), Khachanov, Rublev, Coric, Medvedev, Chung e Tiafoe. I primi inseguitori sono Donaldson, Escobedo e Ruud. Il nostro Berrettini risale in 16esima posizione ed è il migliore degli italiani, molto più indietro Quinzi (35), unico altro italiano tra i primi 50.
Svolti tutti i compiti, ci occupiamo di quanto accaduto a Djokovic negli ultimi 14 mesi e di ciò che potrebbe accadere nei prossimi. Soprattutto se Nole dovesse confermare le voci che lo vogliono lontano dai campi per buona parte del restante 2017. Nel caso saltasse anche gli US Open, come queste indiscrezioni sempre più insistenti vorrebbero, si chiuderebbe una striscia di 51 partecipazioni Slam consecutive iniziata con gli Australian Open 2005. Dal torneo australiano, primo Slam della carriera, Nole ha giocato tutti i Major fino a Wimbledon 2017.
Oggi il serbo è numero 4, settimana prossima usciranno i 1000 punti ottenuti in Canada nel 2016 (ultimo grande successo di Djokovic) e scenderà al numero 5. Djokovic settimana prossima uscirà dai primi 4 per la prima volta dopo 10 anni: salì al numero 3, dal numero 5, a fine Wimbledon 2007.
Djokovic ritocca il proprio record di punti ATP con la vittoria al Roland Garros 2016, salendo a 16950 punti, oltre 8000 punti di vantaggio su Murray. Da allora il declino è stato lungo, ma lento, non una caduta improvvisa e verticale. Basti pensare che negli ultimi 14 mesi Djokovic ha comunque vinto un Masters 1000 (Canada 2016), altri 2 titoli (Doha 2017 ed Eastbourne 2017) e disputato altre tre finali importanti (US Open 2016, ATP Finals 2016 e Roma 2017). Per scendere da numero 1 con il record di punti a numero 5 ha impiegato 14 mesi e mezzo, non poche settimane. Ecco i gradini che hanno segnato la discesa, le date corrispondono ai giorni di pubblicazione del ranking (non rendiamo conto nei dettagli degli shift di calendario):
Ed ora vediamo quanto potrebbe ancora scendere Nole:
Chiudiamo con un in bocca al lupo a Nole, che si rimetta al più presto e torni ad essere un Fab-4 a tutti gli effetti.