Roland Garros, Djokovic vince e scherza: "Sono il n. 22, ho fatto il mio!"

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Roland Garros, Djokovic vince e scherza: “Sono il n. 22, ho fatto il mio!”

PARIGI – Vittoria in tre set ai danni di Munar: Nole non fa ancora paura, però sembra aver voglia di sorridere. Goffin soffre solo un set, la Francia va a sprazzi

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[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 18 – En plein italiano
Cinque set di paura per Zverev, Dimitrov e Nishikori

da Parigi, i nostri inviati Ilvio Vidovich e Antonio Garofalo

NOLE VINCE, MA NON FA (ANCORA) PAURA – “Deve scendere in campo concentrato, senza preoccupazioni, rimanere focalizzato sul suo gioco e giocare con coraggio, perché è una sfida impossibile”. Jaime Munar ha ascoltato alla lettera le parole di ieri in conferenza stampa del suo mentore Rafa Nadal (il 21enne spagnolo si allena nell’Accademia del n. 1 del mondo e gli capita spesso di fargli da sparring partner) ed ha lottato su ogni palla contro un Novak Djokovic che continua ad alternare sprazzi (pochi, a dire il vero) del Robonole che fu ad improvvisi passaggi a vuoto, costringendolo a stare in campo per quasi due ore e mezza prima di arrendersi dopo tre set combattuti. Ed è proprio il fatto che i black-out del serbo avvengano da un momento all’altro, senza una apparente correlazione con l’andamento del match, che preoccupa chi apprezza il giocatore serbo e spera di rivederlo presto ai livelli di un tempo (“Ho giocato bene nei momenti importanti del match, ma devo essere onesto, non sono contento di come ho giocato oggi” dirà dopo il match).

Come quando è andato a servire sul 5-3 nel primo set e si è messo d’improvviso a sbagliare (con tanto di doppio fallo sullo 0-30), subendo il break e obbligandosi ad alzare il livello per portare a casa senza rischiare (7-1) il tie-break successivo. Oppure ancora quando ha subito il controbreak sul 2 pari del secondo, dopo aver spedito un dritto abbastanza banale fuori di metri e aver commesso un altro doppio fallo (saranno cinque in totale, a fronte di soli tre ace – “Se andate vedere, ho tre movimenti del servizio diversi dagli Australian Open ad oggi. Forse è vero come dice Vajda che ora riesco a servire più veloce, ma devo essere fluido nel movimento, e non mi riesce sempre“). Questi cali improvvisi danno fiducia a chi sta dall’altra parte della rete, che si rendono conto una volta di più di non avere davanti il campione che solo due anni fa pareva invincibile ed invece intravedono la possibilità di fare qualcosa di più di una bella figura.

Come è accaduto oggi a Munar, che ha iniziato difendendosi molto bene da fondo, da onesto discendente della dinastia terraiola iberica, ma col passare del tempo ha osato anche spingere un po’ di più. Fortunatamente per Nole i colpi del n. 155 del mondo non erano tali da metterlo veramente in difficoltà. Del resto è questo probabilmente il motivo per cui “Jimbo” , come viene soprannominato, non ha fatto il salto dopo essere stato una grande promessa del tennis iberico qualche anno fa (nel 2014 fu finalista qui a Parigi nel torneo junior). Così sono bastati due game di risposta ben giocati, alla fine del secondo parziale e nel “classico” settimo game del terzo, per portare a casa il match. In tutto questo, da segnalare un crescente fastidio del 31enne belgradese (chiare alcune imprecazioni in serbo dopo degli errori non forzati) nel corso del match perché le cose si erano complicate più del previsto, ma anche la sua capacità di sdrammatizzare con un paio di siparietti dei suoi che hanno divertito il pubblico del Lenglen, con cui il feeling era evidente. Anche dopo in sala stampa: “Ho fatto il mio, ero testa di serie n. 20, sono arrivato al terzo turno. Tutto quello che arriva è di più” ha scherzato, rispondendo alla domanda su come si sente ad avere una testa di serie così bassa.

Come già notato nel match di primo turno contro Dutra Silva, questo può sicuramente essere letto come un segnale di ritrovata serenità mentale. Però per battere il più forte di quelli che si allenano all’Accademia di Manacor, cioè il proprietario, ci vuole molto di più. Il prossimo test, intanto, sarà ancora più probante, Roberto Bautista Agut (“Giocatore solido, da tempo è stabilmente tra i primi 15-20 del mondo. Molto forte mentalmente. Sarà un match tosto“). Il che può essere letto dai sostenitori di Djokovic come un buon auspicio, dato che lo incontrò da queste parti anche nel corso della vittoriosa cavalcata del 2016 (in quell’occasione fu un match degli ottavi e Nole vinse in quattro set).

THIEM-TSITSI SPETTACOLO A METÀ – Era uno dei match più attesi di giornata, ancorché gli organizzatori avessero deciso di confinarlo nel campo numero 18 e non ha tradito le attese. Thiem e Tsitsipas se le sono date di santa ragione per tre set prima che l’oscurità calasse sul Roland Garros e costringesse i due a darsi appuntamento domani per la prosecuzione del match interrotto con l’austriaco in vantaggio per due set a uno. Vera e propria battaglia da terra rossa con sbracciate paurose da una parte e dall’altra, drop shots e scambi prolungati con i due contendenti spesso lontani dalla riga di fondo. Molto bene Tsitsipas che ha saputo reagire ad un primo set nel quale il peso di palla ed il ritmo di Thiem hanno fatto la differenza. Ma nel terzo set nei punti importanti l’austriaco ha fatto valere la sua maggiore esperienza a questi livelli. La notte potrà portare consigli e ristoro al giovane greco. E questo rinvio probabilmente non dispiace al nostro Matteo Berrettini che affronterà venerdì il vincitore con un giorno di riposo in più.

SPRAZZI DI FRANCIA – Nella giornata odierna si sono dovuti completare anche alcuni incontri di primo turno che erano stati sospesi per oscurità martedì sera: sul Philippe Chatrier Tomas Berdych non è riuscito a completare la rimonta contro il francese Chardy dopo che, rientrato in campo sotto di due set, si era issato fino al quinto per poi cedere al francese 6-2 nella partita decisiva. Vittorie anche per gli altri due francesi che erano stati fermati dal buio martedì: Herbert ha battuto in quattro set il lucky loser canadese Polanski mentre Bennetteau ha superato in rimonta l’argentino Mayer in quattro set. Tra i match di secondo turno, sconfitta per la testa di serie numero 12 Sam Querrey (che la settimana prossima convolerà a giuste nozze con la sua fidanzata Abby Dixon) che è stato estromesso dal sempre pericoloso veterano Gilles Simon in quattro set. Nessun problema invece per gli altri giocatori del seeding impegnati, anche se la testa di serie n. 26 Dzumhur ha dovuto faticare cinque set per avere la meglio del moldavo Albot. Un solo set di sofferenza per David Goffin, utile ad ammirare le esecuzioni leggere ma apprezzabili del giovane virgulto di casa Corentin Moutet. In chiusura di programma si è aggiudicato agevolmente il suo match anche Gael Monfils, che ha estromesso Klizan. Manca all’appello solo Pouille.

Risultati:

[10] P. Carreno Busta b. F. Delbonis 7-6(0) 7-6(2) 3-6 6-4
M. Cecchinato b. [LL] M. Trungelliti 6-1 7-6(1) 6-1
J. Chardy b. [17] T. Berdych 7-6(5) 7-6(8) 1-6 5-7 6-2
P.H. Herbert b. [LL] P. Polansky 6-3 4-6 6-2 6-2
J. Benneteau b. L. Mayer 2-6 7-6(4) 6-2 6-3
[26] D. Dzumhur b. R. Albot 6-3 6-3 5-7 1-6 7-5
[2] A. Zverev vsb. D. Lajovic 2-6 7-5 4-6 6-1 6-2
[30] F. Verdasco b. [Q] G. Andreozzi 6-3 6-2 6-2
[4] G. Dimitrov b. J. Donaldson 6-7(2) 6-4 4-6 6-4 10-8
[20] N. Djokovic b [Q] J. Munar 7-6(1) 6-4 6-4
[19] K. Nishikori b. B. Paire 6-3 2-6 4-6 6-2 6-3
[13] R. Bautista Agut b. [Q] S. Giraldo 6-4 7-5 6-3
[8] D. Goffin b. [WC] C. Moutet 7-5 6-0 6-1
G. Simon b. [12] S. Querrey 1-6 7-6(3) 6-4 6-1
[32] G. Monfils b. [Q] M. Klizan 6-2 6-4 6-4
M. Berrettini b. [Q] E. Gulbis 6-2 3-6 6-4 6-3
K. Khachanov b. G. Garcia-Lopez 6-2 7-6(7) 6-7(0) 6-3
[15] L. Pouille vs C. Norrie 6-2 6-4 5-7 sospesa
[7] D. Thiem vs S. Tsitsipas 6-2 2-6 6-4 sospesa

Il tabellone completo

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