Oltre un migliaio di messaggi di solidarietà al direttore Scanagatta per la revoca dell’accredito

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Oltre un migliaio di messaggi di solidarietà al direttore Scanagatta per la revoca dell’accredito

Oltre un migliaio i messaggi di solidarietà, fra post, email, lettere e telefonate, giunti in questi giorni a Ubaldo Scanagatta dopo l’incredibile revoca del suo accredito firmato dal direttore della comunicazione FIT Piero Valesio

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L'unica 'postazione di lavoro' che mi è stata concessa durante la finale tra Djokovic e Nadal
 

Cari lettori di Ubitennis,
sono e siamo stati letteralmente inondati di messaggi di solidarietà, da tutt’Italia e perfino dall’estero visto che la notizia del ritiro del mio accredito da parte dell’ufficio direzione comunicazione della FIT ha fatto – grazie ai social di gran parte dei colleghi italiani e stranieri – il giro del mondo.

Vi chiediamo qui una grossa cortesia, rivolta anche a coloro che pur volendo solidarizzare con Ubitennis (sì, più con Ubitennis che con il direttore… perché la FIT avrebbe preteso che Ubaldo Scanagatta scrivesse soltanto per la Nazione ma non più per Ubitennis!) non avessero avuto il tempo di farlo, o a chi pur avendolo già fatto avesse preferito usare i social, i messaggi privati, le telefonate al direttore o alla redazione di Ubitennis. Per aiutare la nostra piccola organizzazione vi pregheremmo di raccogliere i messaggi nel modo per noi più organico possibile, cioè commentando questo articolo oppure inviando una mail a direttaubitennis@gmail.com. Sarà come raccogliere delle firme, e come già detto siamo già abbondantemente oltre il migliaio. Segno che la coscienza civica degli italiani, appassionati di tennis ma non solo, non accetta di subire certi soprusi, frutto – come ha scritto Barbara Scaramucci su Articolo 21 -dell’arroganza del potere.

Inutile ricordare ancora l’incresciosa e per me ancora incredibile vicenda, salvo che in piccola parte con gli articoli pubblicati da Ubitennis (trovate il primo articolo sulla vicenda QUI), da altri organi di stampa (la raccolta è ancora purtroppo incompleta, mancano giornali, agenzie, diversi siti sia del mondo del tennis sia extra) e con l’aggiornamento sulle intenzioni delle associazioni di categoria di andare in fondo a questa storia. Con l’aiuto di alcuni preziosi collaboratori abbiamo anche fatto tradurre per la home page di Ubitennis.net (e se qualcuno ci aiuterà a tradurre in spagnolo lo faremo anche per la terza home page di Ubitennis, cioè Ubitennis.es) qualcosa di quanto è stato scritto a proposito di quell’orribile weekend che mai mi sarei aspettato di dover vivere.

Sapete bene che quanto ho scritto è stato una conseguenza delle critiche inoltrate da ‘assoluti carneadi’ con racchetta quali Federer, Djokovic, Thiem, Goffin, del Potro, Fognini, Cecchinato e da un bel po’ di altri professionisti abituati a ben altro genere di trattamento, da spettatori traditi dal cinismo di una direzione torneo che prima ha fatto di tutto e di più con una programmazione scellerata per evitare di rimborsare i biglietti del mercoledì cancellato interamente dalla pioggia, poi per ammassarli tutti nel sol giorno di giovedì infischiandosene se i campi cui avrebbero avuto diritto erano irraggiungibili e comunque comprimendo una intera giornata di tennis (dalle 10 alle 13 per lasciare il passo ai “pomeridiani” del giovedì) in 3 ore e… guai se scappava la pipì, perché chi “va via perde il posto all’osteria…Pietrangeli” e poi a frequentare quelle toilette indecenti che solo a guardarle veniva il ribrezzo.

Non temo di dire che il vero motivo per cui mi è stato pretestuosamente ritirato l’accredito è stata la denuncia di queste situazioni purtroppo innegabili, incontrovertibili, per le quali esistono centinaia di testimonianze. Lo hanno capito tutti e lo capirà anche il giudice chiamato eventualmente a dirimere una vertenza sulle quali tutte le associazioni di categoria non hanno dubbi, sebbene gli avvocati della FIT proveranno a sostenere il contrario appoggiandosi alla regoletta – assurda e irrispettata ovunque, e per primi dagli stessi collaboratori della FIT – della mia presunta violazione che conseguirebbe all’aver scritto per due testate, La Nazione e Ubitennis, che fanno parte dello stesso network da 10 anni con articoli che si scambiano da un media all’altro (e anzi di più, perché ci sono anche Il Resto del Carlino e Il Giorno, mentre sulla form on line che l’accreditando deve compilare c’è spazio per una sola testata).

È una regoletta che oltre a non aver alcun senso comune, è del tutto anacronistica. Non dubito che l’USSI farà di tutto per farla scomparire, perché altrimenti non potrebbe più lavorare una grandissima parte dei giornalisti. E lasciamo pure perdere il fatto che negli Stati Uniti, per la legge antitrust, verrebbe incriminato chiunque tentasse di imporla. Ma anche altrove non la si accetterebbe mai. Anche perché consente a un’organizzazione chiaramente disorganizzata come la FIT di poter chiudere un occhio con chi vuole e di non chiuderlo con chi non vuole. Discriminando in modo inaccettabile situazioni identiche a seconda delle simpatie della dirigenza: tutte cose già dette e ridette. Grazie ancora se avrete piacere di riscrivere quello che avete già scritto, o volevate scrivere, qui sotto e a direttaubitennis@gmail.com.

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