I migliori colpi in WTA: volée e schiaffo di dritto
Ottava puntata della serie dedicata alle giocatrici migliori nel singolo colpo. Da Strycova a Mladenovic, da Townsend a Muchova: chi possiede i colpi al volo di dritto più efficaci del circuito?
Ottava puntata della serie dedicata alle giocatrici migliori nel singolo colpo. Da Strycova a Mladenovic, da Townsend a Muchova: chi possiede i colpi al volo di dritto più efficaci del circuito?
10. Julia Goerges
Con il dritto Julia Goerges è solida e incisiva: non solo nei colpi al rimbalzo ma anche in quelli di volo. In sostanza quando Goerges può colpire dalla parte destra si sente molto sicura, e non fa eccezione nelle discese a rete. Schiaffo al volo, volée profonda o volée smorzata: in diverse occasioni il movimento sulla verticale è il suo modo per raccogliere quanto costruito da fondo grazie alla potenza.
Se da una giocatrice della sua statura (1,80) ci si aspettano qualità in copertura sulle palle alte e sugli allunghi in orizzontale, meno scontate sono quelle sulle palle basse, che comunque Julia sa gestire con discreta sicurezza.
Riguardo alla transizione: fisicamente Goerges non è la più adatta per effettuare accelerazioni repentine, ma riesce a compensare grazie alla attenta interpretazione tattica delle situazioni di gioco.
9. Barbora Strycova
Barbora Strycova appartiene alla coppia attualmente numero 1 del ranking (Hsieh/Strycova), e in singolare mette a frutto la tipica reattività da doppista sugli scambi ravvicinati. Ma ci sono altre ragioni, più importanti, che spiegano la sua presenza in questa classifica.
Innanzitutto lo sviluppo completo della transizione: significa che dopo aver eseguito la prima volée non manca mai di fare un ulteriore passo avanti per guadagnare una posizione più efficace sul colpo successivo. Poi le qualità sulla volée bassa: la struttura fisica compatta e non altissima (1,64) la aiuta a coordinarsi e colpire con destrezza le palle vicine a terra.
D’altra parte qualcosa deve concedere sugli allunghi laterali, anche se Strycova alla ricerca di recuperi in extremis non ha paura di tuffarsi, anche a costo di rotolare a terra (è sicuramente la giocatrice che più spesso finisce a terra durante i match). Ultima nota: Barbora non è male nemmeno nello schiaffo, e questo la rende a mio giudizio sufficientemente completa per entrare in questa classifica. E poi, lo ricordo, stiamo pur sempre parlando della semifinalista di Wimbledon 2019.
8. Alison Van Uytvanck
Non so se abbia senso parlare di una scuola belga nel gioco di volo, fatto sta che se pensiamo alle tenniste che hanno sfondato a livelli medio-alti in questo secolo troviamo ottime giocatrici a rete: Henin, Cljisters, Flipkens, Mertens, e ora Alison Van Uytvanck. A conti fatti, forse solo Yanina Wickmayer è meno convincente in questo genere di colpi.
Van Uytvanck possiede in generale un ottimo controllo del dritto (incluso cioè il colpo al rimbalzo), e lo conferma anche nelle volée. Questa sicurezza in tutti i tipi di esecuzioni traspare nel modo con cui attacca la palla: sempre decisa e proiettata in avanti. Un atteggiamento (mentale e tecnico) indispensabile per avere successo sia nella transizione che nelle esecuzioni nei pressi della rete. Aggiungiamo una discreta qualità nella swinging-volley e si capisce la sua presenza in questa classifica.
7. Kiki Mladenovic
Dopo Strycova, ecco un’altra delle migliori doppiste del circuito, anche se con caratteristiche fisiche molto differenti. Inevitabilmente, dall’alto del suo metro e 84, Kiki Mladenovic non può essere agile quanto Strycova, in compenso le leve lunghe la aiutano nella copertura della rete. Ma sarebbe sbagliato considerarla poco capace nei colpi che richiedono rapida coordinazione: Kiki è abile anche nei duelli ravvicinati.
In sintesi credo che di Mladenovic si possa dire questo: è forse una delle poche giocatrici contemporanee che probabilmente si sente più a suo agio a rete che a fondo campo. E quanto più riesce a muoversi sulla verticale, tanto più possono aumentare le sue chance di vittoria. Forse però le manca qualcosa nella fase di transizione, con qualche incertezza sui tempi in alcune fasi dei match, ed è la ragione per cui non è più in alto in questa classifica.
6. Petra Kvitova
Fossi l’allenatore di una giocatrice che deve fronteggiare Petra Kvitova a rete, consiglierei questo: “Quando Petra viene avanti, cerca di farla colpire di rovescio, perché a volte si incarta, incerta se utilizzare lo schiaffo bimane o la volée a una mano. Mentre, a meno che tu non sia proprio obbligata, lascia perdere il dritto, più solido e deciso”.
Quando colpisce di dritto a rete, infatti, Kvitova si trova sorprendentemente a suo agio anche sulla volée bassa, che di primo acchito non sembra un colpo facile per una tennista ben sopra il metro e 80. Invece malgrado le gambe lunghe, Petra è capace di scendere bassa, mantenendo la coordinazione e “tirando su” palle difficili. E poi dimostra una naturale sensibilità per la stop volley, qualità che la rende più varia e meno prevedibile.
Kvitova non sarà mai un fenomeno nello scatto breve, però è capace di trovare i tempi giusti per una discreta transizione, spesso aiutata dal fatto che i suoi colpi potenti obbligano le avversarie a perdere campo. Tanto che se questa classifica avesse tenuto conto solo della volée classica, sarebbe stata più avanti; ma paga il rendimento un po’ altalenante nello schiaffo al volo.