Tra gli appuntamenti che sono saltati nel 2020, anche quello con la terra verde WTA di Charleston. Lì dove gli organizzatori, però, hanno comunque tenuto in vita l’attività tirando su nel mese di giugno – in pieno stop per la pandemia – l’evento esibizione a squadre Credit One Bank Invitational, servito comunque per testare la location sugli standard di sicurezza necessari per rientrare a pieno titolo nel circuito nel 2021. Le partecipanti dell’esibizione di maggio – Azarenka, Stephens, Kenin, Anisimova, Bouchard, tra le altre – sono state comunque inserite in una bolla tra hotel e campi da gioco che potrebbe tornare utile come modello da sviluppare per tornare a organizzare il torneo nel nuovo anno. Campionessa in carica è Madison Keys, che nel 2019 ha battuto in finale Caroline Wozniacki

FIDUCIA – Da parte di Bob Moran, direttore del torneo, c’è persino ottimismo sulla possibilità che il Volvo Car Open – anche grazie alla solidità economica degli sponsor, a partire dal marchio automobilistico – possa affrontare il 2021 anche meglio rispetto ad altri appuntamenti di un calendario che si presenta incerto. Nel complesso del Daniel Island Tennis Centre sono in corso i lavori di ristrutturazione del campo centrale, che dovrebbe essere completato in autunno per poi essere pronto nella nuova versione nel 2022. Quando il torneo – che si è giocato anche in altre sedi, ma dal 2001 è a Charleston – festeggerà i complessivi 50 anni di vita.

Per l’edizione 2021 verrà quindi allestita una struttura temporanea sul campo 2, attrezzato per contenere fino a tremila spettatori al giorno (difficile immaginare, oggi, un afflusso del pubblico a pieno regime). Per mantenere alto il livello qualitativo delle partecipanti, Moran confida nella conferma da parte della WTA di quanto stabilito per la precedente edizione, prima che venisse cancellata: la possibilità di iscriversi fino a 15 giorni dall’inizio. Il Premier, con le nuove categorie, diventerà WTA 500. “Sarebbe un aiuto importante – ha spiegato – considerando che ad aprile ci troveremmo immediatamente dopo la fine di Indian Wells (il cui destino pare però incerto, ndr) e Miami. Tenere aperto il cut off fino a due settimane prima darebbe la chance di iscriversi anche a giocatrici che non dovessero far bene nei due appuntamenti precedenti“. Agenda da aggiornare, con buona probabilità.