Il ministro dello sport francese: “L’inizio del Roland Garros potrebbe slittare di qualche giorno”

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Il ministro dello sport francese: “L’inizio del Roland Garros potrebbe slittare di qualche giorno”

Il ministro Roxana Maracineanu abbassa le preoccupazioni sullo svolgimento dell’edizione 2021 del Roland Garros. Tante ipotesi sul campo, tranne la cancellazione e la disputa a porte (completamente) aperte

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Stefanos Tsitsipas - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Sembra trovare una via di definizione la querelle legata all’inizio dell’edizione 2021 del Roland Garros. Come già raccontato nei giorni scorsi, la situazione è al vaglio del ministro dello sport francese, Roxana Maracineanu, che in accordo con le autorità coinvolte e la Federazione francese di tennis, sta cercando di dirimere una matassa complessa per via della pandemia e in particolare per il nuovo lockdown, deciso dal governo francese, che dovrebbe rimanere in vigore sino alla fine di aprile.

È lo stesso ministro a darne contezza, come apprendiamo dalle dichiarazioni diffuse da AFP (agenzia di stampa francese): “Stiamo discutendo con gli organizzatori del Roland-Garros, per vedere se è necessario posticipare l’inizio di qualche giorno, in modo che coincida con la possibile data di ripresa di tutte le manifestazioni sportive e dei grandi eventi. Sebbene lo sport di alto livello sia preservato, cerchiamo, anche nella pratica sportiva agonistica, di limitare le possibilità di assembramento, e quindi di propagazione del virus“.

Lo stesso Gilles Moretton, presidente della federazione francese, in più occasioni negli ultimi giorni di marzo, ha ribadito più volte che “gli scenari sul tavolo sono diversi e tutti plausibili. Quelli che escluderei sono i due estremi, ovvero la cancellazione del torneo e la presenza del 100% di pubblico”. Al momento, insomma, la cancellazione è una ipotesi (molto remota) da prendere in considerazione solo ‘se finiamo in lockdown totale per un paio di mesi‘ precisa Moretton.

Ricordiamo che lo scorso anno il torneo ebbe luogo con quattro mesi di ritardo rispetto al suo consueto slot, quello delle due settimane a cavallo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, e l’ingresso del pubblico fu limitato a soli 1000 spettatori al giorno. È ovvio che un’ulteriore misura restrittiva non gioverebbe allo stato di salute del torneo (leggasi casse), ma è altrettanto scontato che ad oggi anche la semplice intenzione di disputare il torneo, dal momento che la sua cancellazione non sembra ipotesi plausibile, è da accogliere con favore. Sarà probabilmente un Roland Garros con alcune limitazioni, ma rimane in calendario e non dovrebbe allontanarsi troppo dalle date prestabilite.

Articolo a cura di Carlo Galati

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