ATP e ITF iper-morbidi sul caso Peng Shuai. I giocatori: "Comunicato debole". Sandgren: "Spazzatura!"

Flash

ATP e ITF iper-morbidi sul caso Peng Shuai. I giocatori: “Comunicato debole”. Sandgren: “Spazzatura!”

Opelka sfotte Gaudenzi: “Powerful!”. Tennisti e opinione pubblica critici con ATP e ITF su vicenda Peng Shuai. Il CIO si schiera contro la WTA “Ci sono tanti modi per verificare se sta bene”

Pubblicato

il

Reilly Opelka – Indian Wells 2021 (foto via Twitter @FILAtennis)
 

Il duro comunicato della WTA sul caso Peng Shuai ha scosso il mondo del tennis e non solo, con il circuito femminile che non farà più tappa in Cina ed a Hong Kong fino a quando non avrà notizie, vere e non mediate dal governo cinese, di Peng Shuai. La tennista cinese aveva accusato di violenza sessuale l’ex vice premier cinese, e figura influentissima nei quadri del Partito Comunista Cinese, Zhang Gaoli, con un lungo post sul popolare social network cinese Weibo. L’account di Peng è stato poi sospeso dal governo cinese e la tennista non ha più avuto apparizioni pubbliche dal 3 novembre 2021, il giorno della denuncia su Weibo. Tutti i tentativi di contatto diretto portati avanti da WTA si sono rivelati fallimentari, costringendo Steve Simon all’azione diplomatica più forte in mano alla WTA, la sospensione dei tornei cinesi.

L’eco del caso ha imposto una pronta risposta dall’ATP e dall’ITF, gli altri due organi principali del tennis mondiale, una risposta che però non si è rivelata al livello di quella forte di Steve Simon, CEO della WTA. Per l’ATP è arrivato il comunicato del CEO Andrea Gaudenzi, che esordisce così: “La situazione di Shuai Peng non fa che crescere la preoccupazione dentro e fuori il nostro sport. Fino ad adesso ci sono state poche risposte alle nostre preoccupazioni. Sollecitiamo ancora una volta una linea diretta di comunicazione tra la WTA e la giocatrice per chiarire meglio la situazione“. Parole riecheggiate anche nel comunicato dell’ITF, diretta da David Haggerty: “La nostra prima preoccupazione è la salute di Shuai Peng. Le accuse fatte da Peng devono essere affrontate. Continueremo a supportare tutti gli sforzi fatti in quella direzione, sia pubblicamente che privatamente.“.

I comunicati dei due organi mondiali tennistici hanno però due grossi problemi che li distinguono in maniera netta dal comunicato WTA. Oltre a non considerare la sospensione dei tornei cinesi, i due comunicati non nominano mai direttamente la Cina e il governo cinese, mantenendosi sempre in maniera vaga. Desta stupore anche la chiusura del comunicato dell’ATP: “ci consulteremo con i nostri membri e monitoreremo tutti gli sviluppi di questa situazione“, che ha causato le critiche di alcuni tennisti di alto profilo come Reilly Opelka. L’americano prima ha citato il tweet dell’ATP con l’ironica didascalia “POWERFUL”, e ha poi ridicolizzato il comunicato “sono stato particolarmente commosso dalla parte che dice monitoreremo tutti gli sviluppi di questa situazione“. Un altro tennista americano, Noah Rubin, ha commentato il comunicato definendolo “Debole“. Ancora più duro il commento di Tennys Sandgren, che cita il tweet del comunicato con l’hashtag #firegaudenzi e parla della leadership ATP come spazzatura totale.

Una bella gatta da pelare quindi per Andrea Gaudenzi, già criticato negli scorsi mesi per la poca chiarezza e vicinanza ai giocatori durante la pandemia e che ora si trova ad inseguire la WTA sulla questione Peng, tra le proteste dei giocatori che vorrebbero una reazione più forte. C’è anche un problema sia politico che economico dal lato dell’ATP. Se la WTA è (ed a questo punto era) legata economicamente alla Cina per le Finals di Shenzhen e per i tanti accordi stretti negli anni passati, anche l’ATP è legata a doppio filo economico con il paese di Xi Jingping. Come riportato dal giornalista svizzero Simon Häring il 10% della media holding dell’ATP è in mano alla Shanghai Juss Event Management. La Shanghai Juss è parte della società statale cinese Shanghai Jiushi, organizzatrice del Master 1000 di Shanghai, del Gran Premio di Cina di Formula 1 e dell’Hangzou Invitational per cui Roger Federer è sotto contratto (anche lui accusato di una risposta piuttosto morbida al caso Peng).

Difficile quindi aspettarsi una risposta forte da parte dell’ATP, a meno di mostrare il coraggio già mostrato da parte della WTA. In una situazione simile ma per motivi diversi quella del Comitato Olimpico Internazionale, che per ora ha fatto da cassa di risonanza al governo cinese e andando contro il recente comunicato della WTA. Il CIO ha affermato di star facendo “quiet diplomacy” e di aver visto in videochiamata Peng per una seconda volta il primo dicembre, criticando anche la WTA dato che a detta del CIO “ci sono modi diversi per assicurarsi che stia bene e sicura. Anche la vicinanza del CIO al governo cinese è per motivi economici, ancora più pesanti di quelli ATP. Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 sono alle porte ed è interesse del CIO evitare boicottaggi, come sta considerando la Gran Bretagna, e danni economici per un evento cruciale per le casse del CEO Thomas Bach e soci. Sarà difficile quindi vedere una reazione forte da parte degli altri attori di questa storia, a meno di una fortissima reazione dei giocatori che costringa l’ATP a cambiare passo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement