Fermarsi per covid non è certo un infortunio, ma si tratta pur sempre di un problema fisico che impedisce all’atleta di gareggiare. E questo tipo di stop mancava al campionario di Matteo Berrettini, tennista che oltre che ampliare il suo ventaglio di soluzioni quando è in campo (sempre meglio il rovescio in back, le discese a rete ecc), arricchisce anche la lista dei motivi che lo costringono al forfait. Questa mattina infatti giocatore romano ha annunciato il suo ritiro dal torneo di Wimbledon – in cui ricopriva il ruolo di uno dei grandi favoriti – a causa della positività al COVID-19, come fatto poco prima dal suo collega Marin Cilic.
Intanto in una nota rilasciata dal torneo di legge che “sono in corso di revisione i protocolli Covid-19 di Wimbledon dopo che Matteo Berrettini è stato costretto a ritirarsi da Wimbledon la mattina del suo match di primo turno dopo essere risultato positivo al Covid-19. Dopo la recente epidemia, l’All England Club rivedrà le misure attuali martedì. “Come evento importante, abbiamo e continuiamo a lavorare in collaborazione con l’Agenzia per la sicurezza sanitaria pubblica del Regno Unito e la nostra autorità locale”, ha affermato martedì un portavoce dell’All England Club”. Inoltre se Djokovic teme di una sua possibile positività avendo diviso il campo con il croato Cilic, lo stesso potrebbe fare Nadal visto che si è allenato assieme a Matteo sul Campo Centrale nei giorni precedenti all’inizio del torneo.
In occasione del ritiro di Musetti per infortunio al Queen’s, avevamo raccolto tutte le sfortune del tennis azzurro capitate nel 2022… ebbene quella di oggi sembra toccare l’apice, anche considerando che il n.11 Berrettini veniva da un problema alla mano destra alla quale aveva subìto persino un’operazione.
Cerchiamo ora di ricapitolare i problemi principali che hanno segnato la carriera di Berrettini:
- febbraio 2016, infortunio al ginocchio (piatto tibiale sinistro). Sei mesi stop
- 18 luglio 2019, distorsione alla caviglia destra. Un mese stop
- 13 febbraio 2021, infortunio agli addominali. Due mesi stop
- 18 luglio 2021, risentimento muscolare. Out Olimpiadi
- 14 novembre 2021, infortunio agli addominali. Ritiro contro Zverev, off season
- 23 febbraio 2022, infortunio agli addominali. Ritiro contro Paul
- 25 marzo 2022, infortunio alla mano destra. Out Miami
- 28 giugno 2022, positività COVID-19. Out Wimbledon
La prima rilevante battuta d’arresto risale al 2016 quando Matteo iniziò a frequentare con insistenza il circuito Challenger, ma l’esperienza francese di Cherbourg terminò con un grave infortunio al piatto tibiale sinistro: da fine febbraio tornò ad assaggiare il campo solamente a settembre nei più confortanti tornei Futures. Tra l’altro al rientro fu anche costretto a saltare la finale raggiunta a Reggio Emilia contro Travaglia (primo walk over di Berrettini), per un altro problema alla spalla. In occasione dell’infortunio al ginocchio – ad oggi il più grave della sua carriera – Matteo affermò: “Grazie a quell’esperienza sono cresciuto moltissimo dal punto di vista umano e ho potuto anche allungare la mia carriera”. La speranza è che lo stesso valga per gli infortuni che seguirono.
A tal proposito successivamente ci fu la brutta distorsione alla caviglia destra rimediata in allenamento dopo la stagione sull’erba 2019, che impedì l’allora n. 20 del mondo di difendere il titolo conquistato a Gstaad. In quel caso la lunga pausa fu quasi benefica perché tornò in campo per l’estate nord-americana, e sul cemento di Flushing Meadows piazzò l’acuto che gli diede risalto internazionale raggiungendo la semifinale con Nadal.
Il secondo stop, come un fulmine a ciel sereno, arrivò durante gli Australian Open del 2021 quando Matteo era pronto ad affrontare Tsitsipas agli ottavi di finale. Nel match precedente contro Khachanov tuttavia, durante l’esecuzione di un dritto qualcosa è andato storto e già allora apparvero i primi dolori. Tutto si è concluso con un infortunio agli addominali che lo ha tenuto lontano dai campi per due mesi, e il rientro a Montecarlo non fu affatto felice. L’anno 2021 iniziato in quel modo, nonostante le vette raggiunge sull’erba, finì con lo stesso andazzo: sempre un problema agli addominali lo costrinse a ritirarsi dal già citato match contro Zverev, così significativo davanti al pubblico italiano da non trattenere le lacrime.
Nell’estate dello scorso anno inoltre ci fu il ritiro preventivo dai Giochi Olimpici di Tokyo per un guaio muscolare, scelta arrivata a ridosso della competizione e la tempistica non lo rese esente da critiche. Tornando al 2022 infine abbiamo i due stop recenti: uno a match in corso contro Paul ad Acapulco per l’ormai classico problema agli addominali, e poi il problema alla mano destra dal quale era rientrato vincendo consecutivamente sull’erba di Stoccarda e poi su quella del Queen’s.