Naomi Osaka è la sportiva più pagata dell'anno secondo Forbes

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Naomi Osaka è la sportiva più pagata dell’anno secondo Forbes

La tennista giapponese guida una classifica dominata da tennista, con ben 7 tenniste tra le prime 10 atleti. Secondo posto per Serena Williams, quarto per Raducanu

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Naomi Osaka - US Open 2021 (via Twitter, @usopen)
 

Non è stata la miglior stagione della carriera per Naomi Osaka. La tennista giapponese ha giocato poco nel corso la stagione, anche a causa di qualche problema fisico, chiudendo l’anno alla posizione numero 42 del ranking WTA. Pochi risultati di rilievo con l’unica eccezione del WTA 1000 di Miami che ha visto la venticinquenne giapponese spingersi sino alla finale, persa contro Iga Swiatek.

Se la stagione sul campo non ha sorriso ad Osaka, lo stesso non si può dire per quanto avvenuto lontano dai campi da tennis. Per il terzo anno consecutivo, infatti, la tennista giapponese ha conquistato la vetta della classifica stilata da Forbes per quanto concerne le atlete più pagata del 2022.

Una classifica che evidenzia come il tennis sia una delle discipline che, per quanto concerne il mondo sportivo femminile, garantisca i migliori guadagni sia in termini prettamente economici sia in termini di visibilità. Dodici atlete tra le 25 più pagate, infatti, sono tenniste e le percentuali aumentano se si considera la top ten. Ben sette tenniste fanno parte dell’elenco delle dieci sportive più pagate. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalla sciatrice cinese Eileen Gu, che si posiziona al numero 3, dalla ginnasta statunitense Simone Biles (al numero 8) e dalla golfista australiana Minjee Lee, che chiude la top ten.

 

Classifica di Forbes che evidenzia aspetti positivi per il panorama sportivo femminile. La notizia principale è rappresentata dal fatto che le entrate del 2022 superano quanto incassato nell’anno precedente. A questo si aggiunge la notizia che  ben otto atlete hanno guadagnato più di 10 milioni di dollari nel corso della stagione, il doppio rispetto a quanto accaduto nel 2021. Inoltre, è la prima volta che più di sette atlete superano la soglia dei 10 milioni guadagnati in un’unica stagione da quando la classifica è stata introdotta nel 2008. 

Come detto a guidare la classifica vi è Naomi Osaka. La tennista giapponese nel corso del 2022 ha portato a casa ben 51,1 milioni di dollari. Se le prestazioni sul campo sono state ostacolate dai problemi fisici, gli accordi commerciali hanno ben ricompensato la tennista nipponica. Le entrate relative a quanto fatto sui campi da tennis, infatti, si attestano ad una cifra di poco superiore al milioni di dollari. Quelle fuori dal campo ammontano, invece, a 50 milioni di dollari. Osaka ha pure perso una significativa sponsorizzazione quando FTX ha dichiarato bancarotta a novembre, solo otto mesi dopo l’annuncio del loro accordo. Nonostante ciò, le sue entrate da accordi di sponsorizzazioni sono tra le più rilevanti del panorama sportivo maschile e femminile.

Solo sei sportivi inclusi nella lista degli atleti più pagati nel 2022 secondo Forbes hanno guadagnato più di lei fuori dal campo. La tennista giapponese ha differenziato bene le sue entrate. Oltre alle sponsorizzazioni, Naomi è impegnata come imprenditrice. Ha cofondato una linea di prodotti per la cura della pelle, una agenzia di management e, a partire da questo mese, ha investito in una squadra di pickleball.

Alle sue spalle in seconda posizione si trova Serena Williams. La tennista statunitense nei suoi anni dentro e fuori il circuito ha costruito un impero che l’ha portata ad essere considerata una delle “self-made women” più ricche degli Stati Uniti. Se dopo l’annuncio del suo ritiro, sono arrivati dei segnali di un possibile dietro front, la quarantunenne statunitense ha comunque ben capitalizzato la sua stagione fuori dal campo. 41,3 milioni di dollari è l’importo dei guadagni stimati per il 2022, quasi tutti ottenuti fuori dal campo. Oltre alle sponsorizzazioni, Serena è anche una imprenditrice avendo fondato una società di venture capital che ha investimenti in più di 70 startup.

Osaka e Serena Williams sono le uniche due donne incluse nella lista dei cinquanta sportivi più pagati del 2022 stilata da Forbes.

Al numero 4 della classifica vi è la vincitrice dello US Open 2021 Emma Raducanu. La tennista britannica ha capitalizzato l’exploit di Flushing Meadows facendo incetta di sponsorizzazioni che le hanno fruttato 18 milioni di dollari sui 18,7 complessivi stimati come guadagni del 2022. Tra le società che hanno associato il loro nome al volto della tennista britannica vi sono  British Airways, Dior, Evian, HSBC, Porsche, Tiffany, Vodafone e Nike. Un appeal che non è stato scalfito dal crollo nel ranking WTA di Raducanu.

Si posiziona al quinto posto la numero 1 al mondo Iga Swiatek. La polacca è colei che ha guadagnato più sul campo che fuori. Infatti, Swiatek ha conquistato 14,9 milioni di dollari nel 2022, 9,9 dei quali ottenuti grazie a quanto fatto sui campi da gioco e 5 da sponsorizzazioni. Aspetto relativo agli endorsement che la tennista polacca spera di poter incrementare dopo aver firmato un contratto nel mese di settembre con l’agenzia IMG.

Le altre tre tenniste che completano la top ten sono atlete a stelle e strisce. Posizione numero 6 per Venus Williams, con guadagni stimati in 12,1 milioni di dollari. Al numero 7 troviamo la diciottenne Coco Gauff, con 11,1 milioni di dollari e alla posizione numero 9 troviamo la ventottenne Jessica Pegula, con 7,6 milioni di dollari, un inezia se paragonato al patrimonio di famiglia, essendo Jessica la figlia del miliardario patron dei Buffalo Bills Terrence Pegula.

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Iga Swiatek e Ben Shelton entrano in On, società di cui è azionista Roger Federer

L’azienda svizzera di scarpe e abbigliamento sportivi si espande nel mondo del tennis siglando un accordo commerciale con Swiatek e Shelton

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Iga Swiatek (photo credit: On)

Un bel colpo quello messo a segno dalla On, azienda svizzera specializzata in calzature e abbigliamento per lo sport, in particolare per la corsa ma non solo, soprattutto dall’arrivo di Roger Federer in qualità di “co-imprenditore”. La numero 1 del mondo Iga Swiatek e l’astro nascente Ben Shelton indosseranno infatti abbigliamento e scarpe del marchio, già presente nel tennis con la linea THE ROGER Pro.

“Iga e Ben rappresentano la prossima generazione di talenti di classe mondiale. Entrambi dimostrano lo spirito competitivo di On e incarnano i campioni attuali e futuri dello sport” ha commentato Federer.

“Sono elettrizzata nell’annunciare di essere la prima tennista della On. Sono felice che la squadra di On creda in me come atleta e come persona” ha twittato Swiatek.

 

Con un occhio a un futuro più lontano, l’azienda ha anche messo sotto contratto il sedicenne brasiliano João Fonseca, n. 9 del ranking junior.

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Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”

Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

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Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP
Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.

Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.

Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.

 

Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.

Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/

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Challenger

Challenger Phoenix: vince Borges e vola al 22° posto della Race

Nuno Borges, colui che mai perde al primo turno di un torneo ATP, batte in rimonta Shevchenko, l’autore dell’eliminazione di Berrettini e Monfils

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Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)
Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)

[Alt] N. Borges b. [Q] A. Shevchenko 4-6 6-2 6-1

Si ferma in finale la corsa di Alexander Shevchenko, il ventiduenne di Rostov sul Don proveniente dalle qualificazioni che ha battuto tra gli altri Gael Monfils e Matteo Berrettini. Arrivato a un set dal traguardo, Shevchenko si è arreso alla rimonta del portoghese Nuno Borges che, dopo Monterrey, ha alzato il secondo trofeo Challenger consecutivo su due disputati quest’anno. Poco più di un’ora e mezza di match in cui Shevchenko è stato il giocatore più aggressivo, mentre Borges – che risponde abbastanza vicino alla riga e poi si allontana, tipo Nadal o Medvedev al contrario – ha fatto valere le proprie doti difensive. E proprio vincendo un punto (quasi) perso due o tre volte sul 3-2 30-30 del secondo set Nuno ha preso lo slancio per un parzialone da 10 giochi a 1.

I 175 punti in palio all’Arizona Tennis Classic (Challenger dalla partecipazione di altissimo livello in cui sono arrivati in finale un qualificato e un alternate) gli valgono il best ranking al n. 68, il 22° posto della Race e l’aggiunta del nome al dizionario del nostro programma di videoscrittura.

Classe 1997 (quindi teoricamente un Orginal Next Gen, anche se all’epoca della prima edizione del Masterino era fuori dai primi 500 della classifica), con quattro anni di tennis alla Mississippi State University, Borges è un esempio di come ci si possa costruire un’ottima classifica con i tornei Challenger. Tuttavia, nonostante l’esperienza nel circuito maggiore sia al momento limitata a 20 match, Nuno vanta una statistica interessante: non ha mai perso al primo turno di un torneo ATP. Un altro modo di dirlo è che non ha mai superato il secondo ostacolo nelle sue sei partecipazioni ma, in ogni caso, il prossimo passo non potrà che essere un quarto di finale (almeno) in un “250”.

“Sono così felice e orgoglioso che non so se riuscirò a dormire stanotte” ha commentato Borges dopo il successo. “Ero nelle qualificazioni quando mi sono iscirtto, ma sono entrato in tabellone all’ultimo momento, peraltro con basse aspettative, visto il primo turno tosto che mi aspettava”. E invece ha battuto in due set Diego Schwartzman e non si è più fermato.

Per quanto riguarda il ventiduenne Shevchenko, allievo della scuderia di Gunter Bresnik, si ferma a un solo passo dalla top 100, ma ha già dell’ottimo materiale da raccontare ai nipotini, come quella volta che batté due top 10, senza bisogno di entrare nei dettagli. Insomma, a dispetto del nome benaugurante, a Phoenix né Monfils né Berrettini sono risorti dalle proprie ceneri. Ceneri si fa per dire, naturalmente. Dopotutto, Lamonf è appena rientrato nel circuito e, dopotutto, Matteo è andato in Arizona per giocare qualche match e qualche match ha giocato; se poi, invece di perdere dal presunto ex pallone d’oro, fosse arrivato in fondo, sarebbe stato criticato per aver messo a rischio la propria integrità fisica giocando cinque incontri in quattro giorni. Ammettiamolo, Spike Lee dava un consiglio impossibile con il suo “Fa’ la cosa giusta”.

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