Coppa Davis, verso Italia-Cile: precedenti favorevoli ma avversari temibili. La vittoria è d’obbligo

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Coppa Davis, verso Italia-Cile: precedenti favorevoli ma avversari temibili. La vittoria è d’obbligo

Oggi pomeriggio dalle ore 15 gli azzurri avranno solo un risultato per sperare ancora nella qualificazione alle Finals. Vediamo alcune possibili combinazioni che ci garantirebbero il passaggio del turno

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Filippo Volandri – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

È il giorno di Italia-Cile all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. La partita della verità per l’Italia in questa Coppa Davis 2023 che non è di certo iniziata con il piede giusto, per usare un eufemismo. La sconfitta per 0-3 subita solo un paio di giorni fa contro il Canada combinata con il doppio successo proprio di quest’ultima nazionale (ieri un 3-0 pesante anche contro la Svezia) nel girone sono fattori che pongono gli azzurri capitanati da Filippo Volandri in una situazione scomoda, da spalle al muro.

Sì, perché solo con un successo contro il Cile – tie al via dalle ore 15 odierne – il nostro team terrebbe ancora accesa la speranza di potersi qualificare alle Finals di novembre, mentre un’altra débâcle ci farebbe tornare a casa con la coda tra le gambe, e chissà con quante – se ancora non ce ne fossero abbastanza – polemiche.

Già, il Cile. Non una squadra qualunque per i nostri colori, nonché quella contro cui vincemmo l’unica “insalatiera” della nostra storia nel 1976, quando “i 4 moschettieri”, Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, guidati da Nicola Pietrangeli, si imposero per 4-1 in casa loro, all’Estadio Nacional di Santiago.

E, oltre a quella straordinaria finale, i precedenti contro i cileni pendono decisamente dalla nostra parte. L’attuale bilancio recita infatti 6-0 per l’Italia, ma attenzione a questo Cile, che nella preview di qualche giorno fa presentavamo come mina vagante. A cominciare dal leader carismatico, Nicolás Massú, passando per Nicolás Jarry e Cristian Garin, vale a dire i due singolaristi solidi e temibili. Il primo è attualmente a ridosso della top -20 mondiale – n° 22 ATP – e vincitore di due titoli quest’anno, e il secondo che, pur trovandosi ora fuori dai primi 100, top -20 lo è stato, tanto da essersi issato fino alla posizione n. 17 nel settembre del 2017.

Due rivali, insomma, che non partono mai battuti – a prescindere da chi schiererà Volandri – e contro i quali serviranno comunque prestazioni ben diverse da quelle mostrate mercoledì per tenere viva la speranza di arrivare al doppio almeno in parità. E lì, in caso, si vedrà. Perché la coppia sudamericana composta da Alejandro Tabilo e da Marcelo Tomás Barrios Vera è certamente meno conosciuta rispetto ai singolaristi, ma ha comunque già giocato partite di Davis e ha trionfato in quella dello scorso martedì contro gli svedesi. Prestare la massima attenzione a tutti i match è dunque imperativo categorico.

Per quanto riguarda le scelte di Volandri, appare probabile che il capitano possa schierare Matteo Arnaldi come numero 2 e Lorenzo Sonego come numero 1, con Lorenzo Musetti che si siederebbe in panchina. In tal caso, le due sfide di singolare sarebbero Arnaldi-Garin e Sonego-Jarry. Ma le formazioni saranno rese ufficiali solo a partire dalle 14, un’ora prima dell’inizio dei match.

L’Italia si qualifica alle Finals se… (alcune ipotesi)

È forse ancora prematuro fare un discorso sulle combinazioni con le quali l’Italia approderebbe alle Finali di Malaga in programma dal 21 al 26 novembre, essendosi giocata, lato nostro, ancora una sola partita, ma proviamo comunque a fare un ragionamento su alcune delle possibilità che ci darebbero la qualificazione.

Ricordiamo intanto che, in caso di arrivo, non impossibile, di due squadre a pari punti, avrebbe la meglio quella con lo scontro diretto a favore. Nell’ipotesi, anche questa non così remota, di tre squadre a parimerito – e ciò succederebbe se l’Italia battesse sia il Cile che la Svezia e i sudamericani sconfiggessero il Canada – allora il discorso si farebbe più complicato perché entrerebbe in gioco la classifica avulsa e dunque varrebbero, in quest’ordine:

  • il maggior numero di match vinti;
  • il maggior numero di set vinti;
  • il maggior numero di games ottenuti (e perché accada questo servirebbe già una serie clamorosa di coincidenze);
  • in caso di parità in tutte le casistiche sopra elencate, conterebbe il ranking per Nazioni alla vigilia delle Finals (per ora questa lontanissima ipotesi lasciamola da parte).

Intanto, lo abbiamo capito, battere i cileni è d’obbligo – altrimenti questi ultimi e il Canada sarebbero aritmeticamente qualificati con un turno d’anticipo – e poi sarebbe necessario anche vincere contro la Svezia.

Allo stesso modo, fondamentale sarebbe non perdere neanche una partita oggi e intascarsi un 3-0 che significherebbe parità assoluta con la squadra capitanata da Massú. A quel punto, dovremmo sperare che il Canada batta il Cile, portandosi così a 3 vittorie in altrettanti confronti nel girone, cosa che ci permetterebbe di qualificarci per secondi (Canada 3 vittorie, Italia 2, Cile 1, Svezia 0).

Questa sarebbe per l’Italia attualmente l’opportunità più semplice per avanzare, mentre per analizzare, in caso, le varie possibilità di classifica avulsa, conviene attendere la fine del match con il Cile, sperando che ci porti a una vittoria.

Italia-Cile: dove vedere la partita in diretta TV

Italia-Cile sarà visibile a partire dalle ore 15 su Sky Sport e in streaming su Now, ma anche in chiaro su RAI 2 fino alle 19.45, con il collegamento che si sposterebbe su RAI Sport (canale 58) nel caso in cui il tie si spingesse oltre quell’ora.

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