Con la giornata di ieri in cui Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale la squadra che ha trionfato in Davis lo scorso novembre, nel frattempo arricchitasi di un campione Slam, potremmo dichiarare conclusa la “sbornia” del tennis italiano seguita proprio al successo di Sinner in Australia. È tempo di tornare a lavorare, come sa bene lo stesso Jannik che per certi versi non vedeva l’ora di tornare alla sua normalità. Intanto, il circuito continua il suo moto incessante e ci propone immediatamente una partita importante per i nostri colori. Deve essere davvero l’epoca d’oro del movimento maschile azzurro se, il giorno dopo in cui sette nostri giocatori ricevevano il plauso del Presidente della Repubblica, ce n’è un ottavo che scenderà in campo in un quarto di finale ATP: Flavio Cobolli.

Dopo aver battuto i francesi Monfils e Lestienne nella francese Montpellier (ATP 250), Flavio dovrà vedersela con Borna Coric, attualmente numero 37 del mondo e quarta testa di serie del tabellone. Sarà l’ultimo quarto di finale ad andare in scena sul campo dedicato a Patrice Dominguez (ex giocatore tra i primi 40 in classifica nel 1973 morto nel 2015 a causa di un tumore). Il programma odierno dell’Open Sud de France inizia alle 14.30 con un match che fino a pochi giorni fa non si sarebbe potuto definire derby: si affrontano infatti Bublik e il neo-kazako Shevchenko. A seguire la sfida francofona tra Aliassime e Mayot, mentre la sessione serale sarà aperta alle 19 da Rune e Mmoh. Cobolli e Coric dovranno quindi probabilmente aspettare almeno fino alle 20.30/21.  

L’anno scorso la stagione quasi perfetta di Sinner aveva iniziato a dare i primi frutti proprio a Montpellier, dove aveva conquistato il torneo battendo Cressy in finale. Senza voler fare paragoni insostenibili, l’augurio è che la cittadina dell’Occitania possa rappresentare un promettente crocevia anche per il classe 2002 fiorentino. A dire la verità, la stagione di Flavio ha preso una bella piega già in Australia, dove ha prima superato le qualificazioni dell’Happy Slam e poi ottenuto le prime due vittorie in un Major (memorabile l’affermazione al primo turno sulla 18esima testa di serie Jarry in cinque set). Ora l’azzurro cerca continuità di rendimento per proseguire a scalare la classifica. I risultati di Melborune lo hanno portato dalla 100esima posizione alla casella numero 76 che, nella peggiore delle ipotesi, diventerà 71 lunedì prossimo.

In caso di vittoria su Coric, invece, si entrerebbe nella top 70. Non sarà però compito facile. Borna, che aveva deciso con grande anticipo di rinunciare all’impegno dei qualifiers di Davis in cui la Croazia affronta il Belgio, ha agevolmente sconfitto Pedro Martinez (6-4 6-0) all’esordio nel torneo ma, soprattutto, è reduce dalla finale disputata nel Challenger belga di Ottignies. Il croato ha sfruttato le occasioni offerte dal circuito minore per ritrovare risultati e quindi fiducia dopo diversi mesi complicati. Il suo 2023 era infatti finito già dopo lo US Open per una serie di problemi fisici che ne avevano impedito il rientro prima per il girone di Davis a Spalato e poi a Bercy. L’avvio di 2024, poi, non è stato particolarmente fortunato: una vittoria e una sconfitta in United Cup e poi il complicatissimo primo turno con Tiafoe a Melbourne (sconfitta in quattro set), a causa di una classifica che per pochissime posizioni non gli ha dato la possibilità di rientrare tra le 32 teste di serie.

Cobolli si troverà quindi di fronte un Coric in crescita ma comunque non ancora al top. Troppo netta, infatti, la sconfitta in finale di domenica scorsa con Leandro Riedi (n. 175) per pensare che a Borna sia bastato un Challenger per ritrovare la miglior condizione. Non sarà però nemmeno lo stesso Coric che Flavio affrontò due volte nel giro di meno di due mesi nel 2022: quando si incontrarono nel Challenger di Roma di fine aprile, Borna era infatti da poco tornato in campo dopo lo stop di un anno causato dall’operazione alla spalla. Flavio ne approfittò e vinse in tre set, mentre a giugno il croato si prese la rivincita a Parma in un torneo che poi conquistò e dedicò al suo ex allenatore Kristijan Schneider, scomparso a soli 41 anni poche settimane prime. Quella vittoria segnò una svolta per Coric che ad agosto si ritrovò campione del Masters 1000 di Cincinnati dopo essere stato numero 255 del mondo appena due mesi prima.

D’altra parte non sarà nemmeno lo stesso Cobolli di due anni fa. In quel periodo Flavio si muoveva a cavallo della 150esima posizione nel ranking senza trovare la continuità necessaria per fare un salto in classifica. Quello scatto è poi arrivato diversi mesi dopo, ma l’importante è che sia arrivato: galeotto fu il 250 di Monaco di Baviera dove l’azzurro superò le qualificazioni e poi si spinse fino ai quarti. Fu la sua prima volta così avanti in un torneo del circuito maggiore e oggi è il giorno della seconda. Nel mezzo tanti buoni risultati: cinque semifinali, una finale e una vittoria a livello Challenger, il primo main draw Slam al Roland Garros, la vittoria su Cilic a Umago e infine le prestazioni positivi alle Next Gen Finals di Jeddah. Così il fiorentino è riuscito ad assaporare la top 100 già sul finire di 2023.

QUOTE – Adesso, invece, ci è pienamente dentro e può affrontare un top 50 come Coric con l’ambizione e la consapevolezza di poter vincere. Non a caso le quote non sono così sbilanciate. Borna è considerato favorito ma nessuno tra i principali bookmakers scende sotto l’1.52 (Sisal la più bassa) fino al 1.60 di SNAI, mentre per Flavio la quota media è di 2.37, sia per Goldbet che Eurobet.

Italiani in campo oggi 2 febbraio

ATP 250 Montpellier – quarti di finale

F. Cobolli – [4] B. Coric ore 20.45 circa (in tv su Sky Sport 251 e in streaming su NOW)