WTA Birmingham: la finale è Pliskova-Kerber, battute in 2 set Mladenovic e Lisicki

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WTA Birmingham: la finale è Pliskova-Kerber, battute in 2 set Mladenovic e Lisicki

Karolina prosegue il suo momento magico, doma Mladenovic in due set più volte interrotti dalla pioggia e conquista la finale dell’Aegon Classic. Angelique è troppo solida per una Lisicki fallosa e mai incisiva alla battuta

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[6] K. Pliskova b.K. Mladenovic 6-2 7-6(6)  (Raffaello Esposito)

Alle 12 ora locale iniziano le semifinali all’Edgbaston Priory Club, sul campo centrale dedicato alla grande tennista inglese Ann Haydon-Jones. Nativa dei pressi di Birmingham, trionfò a Wimbledon 1969 sconfiggendo Billie-Jean King in finale e anche i Beatles interruppero la registrazione dell’album “Abbey Road”per seguire l’incontro alla radio. Oggi si fronteggiano la ceca Pliskova, 12 wta e testa di serie n°6, protagonista finora di una grande annata e la francese Mladenovic, giunta in semi stendendo Genie Bouchard e soprattutto Simona Halep, sconfitta 6-0 7-6 dopo aver perso il primo. Karolina ha sofferto solo all’inizio facendosi sorprendere dalla britannica Konta ma poi non ha più perso un set, eliminando nel turno precedente la terza testa di serie Suarez-Navarro con un secco 6-2 6-2. Entrambe sono giovani e in crescita notevole, forse la ceca abbaglia di più col suo tennis piatto da tutto o niente ma Kristina non ha certo minor velocità di palla, è una combattente e sa giocare sotto pressione, come abbiamo imparato in Fed Cup. Unico precedente in favore della francese a Mosca 2014. Serve Mladenovic ed è subito break. Quattro errori, fra cui il doppio fallo che le costa il game, costringono Kristina ad inseguire fin da subito anche perché l’altra serve come una furia dall’inizio del torneo e scappa subito sul 2-0. I punti scorrono veloci, entrambe battono forte e hanno nell’uno-due la tattica preferita. Nel corso del quarto game inizia a piovere e poco dopo il gioco viene sospeso sul punteggio di 3-1 Pliskova servizio Mladenovic.

Alla ripresa è ancora Karolina a partire meglio, tiene in difesa senza sbagliare aiutandosi con lo slice e picchia appena può. La ceca vola 0-40 e un missile piatto di dritto lungo linea le consegna un secondo break che lei è brava  e concentrata a confermare subito dopo tenendo la battuta ai vantaggi per il 5-1. Un game di battuta a zero porta al 6-2 che chiude il set. Il gioco di Pliskova è per il momento troppo potente e regolare per consentire alla Mladenovic altro che una onorevole difesa, ma Kristina è una che sa sopravvivere alle tempeste, chiedete alla Halep.  Il secondo set inizia con il coach della francese che le suggerisce di servire al  corpo dell’avversaria per non consentirle di sbracciare. Mladenovic batte ancora per prima e stavolta difende con successo il suo acquazzone interrompe il gioco per la seconda volta. Si ricomincia, Kristina brekka, va 2-0, si fa riprendere sul 2-2 e il match è di nuovo interrotto per qualche minuto con le giocatrici sotto gli ombrelli. Sole e pioggia contemporaneamente, questa è l’Inghilterra.

All’ennesima ripresa le contendenti conservano i loro turni di battuta, con la ceca che appare un po’ fuori ritmo e si aggrappa alla prima palla e la francese che mostra gli occhi di chi non vuol mollare. Le giocatrici fanno pochissimi punti in risposta e a colpi di aces, servizi vincenti e qualche grossolano errore si giunge sul cinque pari. Qui la ceca libera il braccio in una risposta d’incontro fulminante, va 0-30 ma Mladenovic ricuce col servizio e conserva il vantaggio. Un game pressoché gemello porta il set al tie break. La francese conquista un vantaggio nel settimo punto con un gran rovescio ad uscire e si porta sul 6-3, ad un passo dalla conquista del parziale. Qui Karolina mostra tempra da vera campionessa, difende i suoi due punti di battuta colpendo a tutto braccio e sul 5-6 è Mladenovic a graziarla con un rovescio lungo di due metri. Pliskova è ormai un treno in corsa: si allunga in tutti i suoi 186 cm per impattare una risposta di dritto lungo linea che le dà il match point, chiude con un ace e prosegue la sua rincorsa al secondo titolo stagionale dopo Praga.

[4] A. Kerber b.[8] S. Lisicki 6-3 6-3  (Raffaello Esposito)

Nella seconda semifinale scontro fratricida in casa Germania fra le teste di serie 4 e 8 del torneo Kerber e Lisicki che stanno giocando una stagione 2015 opposta. Angelique ha già trionfato sulla terra verde di Charleston e quella rossa di Stoccarda mentre Sabine, fra un cambio di allenatore e l’altro, annovera come migliori risultati la semifinale di Indian Wells e i quarti di Miami. I precedenti dicono 5-0 Kerber, compresi due incontri sull’erba a S’hertogenbosch 2008 e a Wimbledon 2012. Lisicki ha però raggiunto la finale proprio sul Centre Court nel 2013 a spese di Serena e il suo tennis, soprattutto il servizio, ben si adatta agli schemi da prato. Piove ma non tanto da interrompere, Sabine apre le ostilità alla battuta ma già nel terzo game deve salvare due palle break prima di andare sul 2-1. Il copione vede Kerber murodigomma coprire alla grande il campo mentre l’avversaria non ottiene molto dal suo servizio e fatica ad imporsi di potenza. In questo scenario il break è nell’aria e la mancina Kerber nel quinto gioco trova un gran passante per lo 0-30, approfitta di qualche errore di troppo di Sabine, le strappa la battuta e tiene la propria con facilità per staccarsi sul 4-2. Lisicki continua a non incidere, è confusa, sbaglia qualche smorzata di troppo e nel settimo game deve combattere una battaglia ai vantaggi per non essere brekkata ancora. Al cambio campo chiede consiglio al coach Kas ma gli effetti sono trasparenti perché subito dopo Sabine perde due games consecutivi e quindi il set col punteggio di 6-3.

La n° 8 del seeding non è centrata a sufficienza per scardinare la regolarità robusta e la mobilità di Kerber che spesso non deve fare altro che tenere la palla in gioco per aggiudicarsi il punto. Il secondo parziale vede le giocatrici conservare i propri turni di battuta senza concedere occasioni fino al sesto game nel quale una risposta robusta, un dritto in rete e un rovescio fuori in manovra dell’avversaria danno ad Angelique due palle break che somigliano a match point. Lisicki annulla la prima con servizio e smash ma cede sulla seconda steccando clamorosamente. Kerber ringrazia, tiene il suo servizio e scappa sul 5-2. Un secondo per tirare il fiato e il match è finito. Domani Pliskova avrà pane per i suoi denti e dovrà superarsi per succedere ad Ana Ivanovic, regina qui l’anno scorso.

(in aggiornamento)

Risultati:

[6] K. Pliskova b. K. Mladenovic 6-2 7-6(6)
[4] A. Kerber b. [8] S. Lisicki 6-3 6-3

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