Focus
Impressioni direttamente dalla Caja Magica, parte quarta
Il mercoledì del Mutua Madrid Open. Il guasto all’illuminazione, lo spettacolo di Kyrgios-Wawrinka, i warning di Fabio Fognini e la riscossa delle giocatrici rumene. Il racconto del nostro inviato a Madrid

dal nostro inviato a Madrid
Partiamo dalla fine. Un guasto all’illuminazione dello stadio intitolato ad Arantxa Sanchez-Vicario ha messo nel panico l’organizzazione e rischiato un incidente diplomatico tra ATP e WTA. Sul campo suddetto, agli ordini dell’immancabile Lahyani, Gael Monfils e Pablo Cuevas erano 3-2 nel terzo set quando alcuni fari sono entrati in sciopero e costretto il giudice di sedia svedese ad interrompere il match. Qualche minuto di consultazione e la decisione di far proseguire la sfida sul Grand Stand, proprio mentre Madison Keys e Patricia Tig stavano iniziando il riscaldamento del loro incontro. Incredula, la statunitense non ne vuole sapere di lasciare il campo e fa vedere a Lahyani la ricevuta dell’ora regolarmente prenotata e pagata, dalle 21:30 alle 22:30. Intanto Gael se la ride sotto la barbetta (alla fine si divertirà assai meno…) e Mohamed, da gran signore, elargisce di tasca sua una banconota da 50 euro (esattamente il doppio di quanto avevano pagato per giocare) alle ragazze per il contrattempo e fa entrare i suoi giocatori. In tutto questo marasma, ci si era dimenticati di Del Potro-Sock, match programmato anch’esso nello stadio dello sciopero, poi dirottati frettolosamente in un campo esterno con inizio alle 22:45. Il perdente potrà andare in hotel a riposare mentre chi vincerà dormirà nella tenda allestita appena fuori il cancello del campo 6 in modo tale che domani sarà già sul posto per affrontare Joao Sousa nel match di apertura della giornata.
Pubblico record nel Grand Stand per Wawrinka-Kyrgios. Terminato il match, quasi tutti gli spettatori si sono riversati sul Sanchez giusto in tempo per vedere Fognini fermarsi a due punti dalla vittoria contro Nishikori. Sfumata l’occasione, Fabio ha perso la calma, si è prima beccato un warning di cui francamente non ho capito il motivo e subito dopo ne ha preso un secondo (giusto) per aver sparato una pallina quasi fuori dallo stadio che ha trasformato lo 0-30 in 0-40 e quindi tre match-point per l’avversario.
Calore in tutti i sensi sul campo 4. Di fronte la rumena Sorana Cirstea, a cui Tiriac in persona ha concesso una wild-card (ex numero 21 del mondo, adesso è 127) e dato una ghiotta opportunità per rientrare nel tennis che conta, e la qualificata tedesca Laura Siegemund. Quest’ultima è balzata agli onori della cronaca due settimane fa a Stoccarda dove pure aveva dovuto qualificarsi e, dopo aver vinto sette partite, si è arresa solo in finale alla connazionale Kerber. Laura è un misto tra Kim Clijsters (a cui assomiglia tanto nel viso e nel taglio di capelli) e Bethanie Mattek-Sands (della quale replica fedelmente i calzettoni stile Pippi Calzelunghe) e a 28 anni sta vivendo una seconda giovinezza. Partita di pressione e di errori, con il pubblico che si è accumulato strada facendo e ha assistito col fiato sospeso al tie-break del secondo set. Il particolare curioso è che, mentre da un lato la tedesca sudava e faceva sudare i raccattapalle chiedendo in continuazione il telo per asciugarsi, dall’altra Sorana, impeccabile nel suo abitino New Balance, sembrava appena uscita dallo spogliatoio.
Halep, Begu, Cirstea e Tig. Stando agli attendibili colleghi di Bucarest, quattro rumene nelle ultime otto in un torneo di tennis era successo l’ultima volta ai campionati regionali del Distretto di Galati del 1976. Poi, 40 lunghi anni di attesa e finalmente il Mutua Madrid Open 2016 a colmare la lacuna. Non per nulla siamo alla Caja Magica.
Impressioni direttamente dalla Caja Magica
ATP
ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card
Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.
Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.
Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.
ATP
ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere
La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.
Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.
Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.
Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.
ATP
ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo
Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.
Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).
Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.
Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003, che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.
Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti | Nato nel | Classifica ATP |
1 | Alcaraz | Spagna | 8175 | 2003 | 2 |
2 | Rune | Danimarca | 3055 | 2003 | 4 |
3 | Shelton | USA | 1455 | 2002 | 20 |
4 | Musetti | Italia | 1345 | 2002 | 18 |
5 | Fils | Francia | 953 | 2004 | 44 |
6 | Van Assche | Francia | 597 | 2004 | 69 |
7 | Stricker | Svizzera | 576 | 2002 | 90 |
8 | Michelsen | USA | 518 | 2004 | 110 |
9 | Medjedovic | Serbia | 485 | 2003 | 120 |
10 | Cazaux | Francia | 474 | 2002 | 125 |
11 | Cobolli | Italia | 453 | 2002 | 122 |
12 | Atmane | Francia | 376 | 2002 | 147 |