WTA Roma: buon esordio per Serena. Bouchard, Stosur e Kuznetsova ok

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WTA Roma: buon esordio per Serena. Bouchard, Stosur e Kuznetsova ok

Serena Williams accede agli ottavi di finale del WTA Premier 5 di Roma superando in due set Anna-Lena Friedsam. Continua il momento negativo di Jelena Jankovic, sconfitta in tre set all’esordio a Roma da Eugenie Bouchard. Svetlana Kuznetsova supera in due set tirati Caroline Garcia, Samanth Stosur elimina Riske salvando matchpoint. Vince Carla Suarez Navarro

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[1] S. Williams b. A. L. Friedsam 6-4 6-3 (Raffaello Esposito)

Serena Williams affronta sul Centrale Anna Lena  Friedsam, ventiduenne tedesca dal gioco completo che occupa oggi la cinquantesima posizione in classifica dopo aver terminato il 2015 al n° 99. La delusione Slam della scorsa stagione ci ha restituito una campionessa più umana e rilassata, capace di sorridere di fronte alla sconfitta e di guardare finalmente oltre il tennis dopo vent’anni di strabiliante carriera. L’unico nobile precedente di un anno fa sulla terra di Parigi, perso solo al terzo, lasciava ben sperare la giovane tedesca ma la primavera romana non le è stata dolce. Escludendo il 2006 e il 2011 segnati da infortuni, è la prima volta che Serena arriva a maggio senza un titolo ma lei sembra ignara di questo dato e gioca calma e concentrata fin dall’inizio. Forse il look aggressivo scelto per il match è un segnale, sta di fatto che i malanni di inizio stagione sembrano dimenticati e il suo gioco funziona bene.

La numero uno parte in risposta e va subito 0-30 ma senza esito. L’assalto riesce al terzo gioco, grazie ad un gran passante in corsa che prelude al break, sottolineato da un sonoro “Come on”. Friedsam serve molto bene ma fatica sulla palla pesante avversaria e in ribattuta è nulla, anche perché l’altra chiude il punto in due colpi. Serena nel nono gioco scatena il rovescio e manca un set point che la tedesca annulla con bravura riuscendo poi a tenere. Ma nulla può poco dopo. 6-4 Williams, più netto di quel che sembra. Anna Lena non si arrende facilmente, manca un break point in avvio, perde malamente la battuta con un doppio fallo nel terzo gioco ma reagisce e la strappa all’avversaria  subito dopo. L’onta scuote Serena, che aggiunge qualche quintale di peso e qualità agli scambi e assesta un parziale di quattro giochi a uno che sigilla il match.

E. Bouchard b. J. Jankovic 6-4 2-6 6-3 (Davide Carrino)

Nella parte bassa del tabellone si sfidano l’ex numero 1 e due volte campionessa (2007, 2008) degli Internazionali Jelena Jankovic e l’ex top 10 Eugenie Bouchard. Nei tre incontri precedenti – tutti tra il 2013 ed il 2014 – la canadese ha avuto la meglio due volte, una su terra e l’altra su duro. In apertura le due fanno fatica a tenere il proprio servizio, e dopo una serie di break la Jankovic si porta avanti 3-2. Nella pressione da fondo, la serba sembra avere un miglior controllo del campo, ma la Bouchard resta salda con i piedi nel campo e passa in vantaggio 4-3 riuscendo a tenere il servizio nel settimo gioco. Il set resta molto equilibrato con le giocatrici che cercano di trovare gli appoggi giusti in una giornata piuttosto ventosa. Sul 5-4 Bouchard e 30 pari, la svolta a sorpresa: due doppi falli di fila per la Jankovic e la canadese si aggiudica il primo set per 6-4.

Alla pausa entrambe le giocatrici chiamano i loro allenatori, con la Jankovic decisa a limitare i rischi in battuta, cercando di giocare una prima lavorata. Come nel primo set, il secondo inizia con una serie di break, ma la serba diventa più aggressiva, trova qualche vincente in più e si porta sul 4-1. L’allenatore della canadese le chiede di cercare di più la palla con i piedi, ma intanto la Jankovic ha alzato i ritmi e chiude il secondo set 6-2.

Nel terzo set la Bouchard ritrova precisione e potenza nei fondamentali, riuscendo in apertura a tenere per la prima volta il servizio due volte consecutive, portandosi sul 3-0. Nonostante il ritorno sul 2-3 della serba, la giovane canadese riprende a macinare gioco e a dominare gli scambi. Sul 5-3 si trova a servire per il match e chiude la partita dopo due ore di gioco. Porta a casa così una partita giocata a fasi altalenanti, ma dove l’aggressività della canadese ha pagato nonostante le condizioni a tratti difficili, a causa del vento. Nei sedicesimi di finale trova adesso la testa di serie numero 2, la tedesca Angelique Kerber, beneficiaria di un bye al primo turno. La Jankovic, invece, conferma il momento negativo, incassando la quarta sconfitta consecutiva.

[8] C. Suarez Navarro b. T. Pereira 6-1 7-5 (Domenica Giugliano)

Sul campo numero 17, la Suarez Navarro affronta la brasiliana Teliana Pereira, numero 90 della classifica mondiale. Un unico precedente tra le due, datato 2007 a Granada e che vide la vittoria a sorpresa della brasiliana. anche netta per 6-4 6-0. Il match è a senso unico nel primo set. La Suarez prende subito il largo. Il suo rovescio e il suo ritmo sono insostenibili per la Pereira che offre sempre palla break nei propri turni di servizio e si arrende in poco meno di mezz’ora per 6-1.

Il secondo parziale parte nella stessa maniera, con la Suarez aggressiva in risposta e sempre in pieno controllo del gioco. Il break arriva subito. Il tennis solido della spagnola non permette alla brasiliana di rientrare in partita e nel giro di soli 15 minuti il punteggio è già sul 3-0. Nel quarto game arriva la reazione della brasiliana che strappa il servizio all’avversaria, approfittando anche di qualche distrazione di troppo della Navarro. Adesso c’è più partita, la Pereira recupera anche il secondo break e si arriva in totale parità sul 5-5. Nell’undicesimo gioco, il più lungo del match, la Pereira ha tre occasioni per portarsi sul 6-5 ma la Suarez le annulla e alla prima occasione ottiene un nuovo break che la porta a servire per il match. La spagnola non trema e chiude 7-5 dopo 1 ora e 27 minuti di gioco. Per lei al prossimo turno, Timea Bacsinszky.

S. Stosur b. [Q] A. Riske 4-6 7-6(5) 6-1 (Andrea Lavagnini)

Samantha Stosur approda al secondo turno dopo una battaglia contro Alison Riske, durata due ore e 25 minuti, in cui ha anche dovuto salvare un match point. L’australiana, finalista dell’edizione del 2011, arriva qui a Roma con un grande bagaglio di fiducia grazie alla finale raggiunta a Praga e alla semifinale persa con la Halep la settimana passata a Madrid, nonostante la separazione dal suo storico allenatore David Taylor  e un inizio di stagione non promettente. Andamento opposto per la statunitense che dopo la finale a Shenzhen a inizio stagione non ha più fatto registrare risultati di rilievo. Ottimi però i due match vinti in qualificazione qui, prima con la Lucic-Baroni e poi con Elena Vesnina.

Partenza sprint della Stosur che in meno di 10 minuti si porta sul 3-0, lasciando appena due punti alla sua avversaria. La Riske però non si scompone: limita gli errori e comincia far muovere la ex numero 4 del mondo che piano piano accumula sempre più gratuiti. Dopo aver rimontato lo svantaggio la statunitense conquista il break al nono gioco e chiude il parziale 6-4.

Nel secondo è la Riske a partire meglio con un break di vantaggio: l’americana dimostra di non soffrire la pesantezza dei colpi della più quotata australiana che continua con la sua tendenza fallosa. Al momento di chiudere si vede tutta la differenza di esperienza tra le due. Con un match point a favore la Riske si disunisce, mentre la vincitrice degli US Open 2011 ritrova i suoi colpi e fa valere la sua superiorità riportandosi in parità e conquistando il tie-break 7 punti a 5. Il terzo set è una formalità. Perso il primo gioco, la nativa di Brisbane ne infila sei consecutivi. La Riske arriva troppo stanca alla volata finale e paga gli sforzi dei primi due set concedendo troppo alla sua avversaria.

[9] S. Kuznetsova b. C. Garcia 7-5 6-4 (Benedetto Napoli)

Il pubblico del Pietrangeli che ha avuto la fortuna di assistere al match tra Svetlana Kuznetsova, no. 19 WTA, e Caroline Garcia, no. 53 WTA, sicuramente non è rimasto deluso dal match ad alta intensità tra queste due tenniste. Una vittoria per parte nei due precedenti: la francese si impose abbastanza agevolmente agli Australian Open del 2015; la russa vinse al tiebreak del terzo al combined di Miami disputato quest’anno. La potenza e l’esperienza della tennista di San Pietroburgo contro la maggior attitudine a questa superficie della transalpina. Gli ingredienti per un gran match ci sono tutti e le aspettative sono state pienamente soddisfatte.

Fase di studio durante i primi due turni di servizio. È la Kuznetsova a scuotere per prima il match piazzando il primo break durante il terzo gioco, ma il favore gli verrà restituito tre giochi dopo quando alla seconda palla per il break un rovescio lungolinea della francese ristabilisce la parità. L’incontro si infiamma e il pubblico sembra gradire. Sul 5-5 la Garcia serve per aggiudicarsi almeno il tiebreak, ma il servizio torna a vacillare: dapprima concede immediatamente tre break point alla russa, dopo non riesce a chiudere un game lunghissimo e la Kuznetsova alla quarta palla per il break non fallisce e chiude a zero il successivo turno di servizio. Russa avanti dopo più di un’ora di partita giocata ad altissima intensità.

I primi quattro giochi del secondo set fanno registrare un solo punto in risposta, ma è solo un flebile fuoco di paglia: difatti nel quinto game arriva il break della russa, contro brekkata immediatamente dalla francese. I vincenti si sprecano, il caldo sfianca le giocatrici in campo e il Pietrangeli sembra essere diventato il Colosseo. Le due continuano a darsi battaglia, ma in situazioni del genere esce sempre fuori l’esperienza di anni ed anni di battaglie e così la due volte vincitrice Slam riesce a strappare il servizio durante il nono gioco e a portarsi a casa il match confermando senza alcun remore il successivo turno alla battuta.

Risultati secondo turno:

[1] S. Williams b. A.L. Friedsam 6-4 6-3
[8] C. Suarez Navarro b. T. Pereira 6-1 7-5

Risultati primo turno:

E. Bouchard b. J. Jankovic 6-4 2-6 6-3
D. Gavrilova b. S. Lisicki 6-1 7-6(3)
[9] S. Kuznetsova b. C. Garcia 7-5 6-4
S. Stosur b. [Q] A. Riske 4-6 7-6(5) 6-1
J. Ostapenko b. K. Mladenovic 6-3 6-1
J. Konta b. [Q] J. Larsson 6-1 6-2
[WC] C. Giovine b. [Q] C. Mchale 6-1 2-6 6-2
[11] T. Bacsinszky b. Y. Wickmayer 6-2 6-2
T. Babos b. [Q] K. Bertens 6-1 6-4
L. Tsurenko b. [Q] J. Goerges 1-6 7-6(5 )6-3
[Q] M. Duque-Marino b. M. Niculescu 6-4 6-1

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