Rio 2016, donne: Gavrilova lotta ma raccoglie le briciole contro Serena Williams. Kerber avanza col brivido

Olimpiadi

Rio 2016, donne: Gavrilova lotta ma raccoglie le briciole contro Serena Williams. Kerber avanza col brivido

Olimpiadi – Al prossimo turno Serena Williams sfiderà Cornet. Vince anche Angelique Kerber, sempre in 2 set, contro la colombiana Duque-Marino dopo aver annullato un set point nel secondo. Facili successi di Kvitova, Muguruza e Wozniacki. Audio Serena Williams

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[1] S. Williams b. D. Gavrilova 6-4 6-2 (Raffaello Esposito)

Sotto gli occhi di Venus in tribuna, Serena Williams esordisce a Rio 2016 in una giornata disturbata da rinvii d’orario dovuti al forte vento che ha flagellato soprattutto i campi esterni. Ma sul Centrale si gioca e la detentrice dell’alloro olimpico affronta al primo turno Daria Gavrilova, australiana che occupa la quarantaseiesima posizione mondiale, incontrata e battuta una sola volta a Doha 2013. Il primo set è complesso per Serena, che si avvantaggia subito ma si fa raggiungere inaspettatamente. Quando brekka ancora nel sesto gioco e conferma per il 5-2 sembra in pieno controllo ma al momento di chiudere perde il suo game a zero, complice uno scambio da apnea perso nel secondo quindici e un grandissimo passante lungo linea di rovescio dell’avversaria. Serena però sa essere letale in risposta quanto al servizio e le due urla con le quali sottolinea i fendenti che la mandano 0-30 sul turno avversario spengono le speranze dell’australiana, che cede battuta e set per 6-4.

La regina sembra ancora in rodaggio e forse soffre il vento ma quando conta sa sempre mettere insieme la serie giusta. Rotto il ghiaccio Williams governa meglio il secondo set, non concede mai opportunità sui propri turni ad un’avversaria comunque encomiabile per impegno e grinta. Ma nonostante questo Daria nulla può nel quarto gioco, quando la numero uno vola 0-40 con aggressività e lei si suicida con un doppio fallo dopo aver annullato due delle tre opportunità. Gavrilova continua a lottare facendo onore al motto di De Coubertin ma un altro break la condanna al 6-2 finale. Serena affronterà la vincente fra Larsson e Cornet.

[2] A. Kerber b. M. Duque Marino 6-3 7-5  (Chiara Gheza)

Sul campo numero 1 del cemento Olimpico di Rio de Janeiro si incontrano per la seconda volta in carriera la colombiana Mariana Duque Marino e la campionessa in carica degli Australian Open Angelique Kerber. Nell’unico precedente a Bogotá nel 2010 fu proprio quest’ultima ad avere la meglio.

Il match comincia con ben due ore di ritardo a causa di una tempesta di vento che si abbatte sul parco Olimpico. L’attesa e le condizioni atmosferiche non certo ideali sembrano aver innervosito la Kerber che, concedendo alcuni errori gratuiti, smarrisce il servizio in avvio di incontro. La Duque Marino arriva addirittura a giocare tre palle per portarsi sul tre a zero ma a quel punto arriva la reazione di Angelique: la tedesca trova la concentrazione e con essa la profondità dei suoi colpi; in pochi minuti conquista quattro game consecutivi. L’ottavo gioco è infinito, le due atlete in campo danno vita a una battaglia di volée e passanti nella quale la Kerber ha la meglio e va così a servire per il set, conquistandolo al primo match point con un passante di rovescio. Ad inizio di secondo set il match sembra saldamente nelle mani di Angelique, ma Mariana non intende arrendersi e recupera il break smarrito in apertura, lottando su ogni palla e macinando kilometri sulla linea di fondo. La Kerber appare stupita dal rientro in gioco dell’avversaria, non riesce più a essere decisiva con i suoi colpi potenti e subisce così un parziale di cinque game a zero. La tennista colombiana arriva addirittura a giocare un set point sul proprio servizio ma Angelique lo annulla con l’ennesimo passante. Un doppio fallo della Duque Marino consegna poi il contro break alla tedesca. Il pericolo scampato galvanizza la Kerber che con rovesci potenti manda fuori giri Mariana e, strappando alla colombiana il secondo servizio consecutivo (per la prima volta a zero), si appresta a servire per l’incontro. Angelique vede il traguardo e con un dritto in diagonale conquista il secondo turno, dove incontrerà la canadese Eugenie Bouchard.

[3] G. Muguruza b. A. Mitu 6-2 6-2 (Bruno Apicella)

A Garbine Muguruza bastano un’ora e tredici minuti di gioco per passare il primo turno del torneo olimpico di Rio de Janeiro e chiudere con un doppio 6-2 la partita contro la numero 190 del mondo Andreea Mitu. La campionessa di Parigi dell’edizione 2016, che non giocava un match dal secondo turno di Wimbledon (quando fu sconfitta a sorpresa dalla slovacca Jelena Cepelova), avrebbe dovuto esordire con la serba Jelena Jankovic, ma l’ex numero 1 del mondo è stata costretta al ritiro sembrerebbe per un problema alla spalla. E così ha dovuto affrontare la tennista romena che vanta come risultato di rilievo gli ottavi di finale nel 2015 al Roland Garros. Ed è stata proprio Andreea Mitu ad iniziare il match senza nulla da perdere: la romena ha spinto con il servizio e si è aperta il campo trovandosi soluzioni vincenti lungolinea. Muguruza è sembrata contratta e ferma con le gambe con Mitu che è salita 2 a 0. È un doppio fallo della romena nel terzo game a regalare il primo punto del match alla numero 4 del mondo che, da questo momento in poi, inizierà a ritrovare la profondità dei suoi colpi e grazie al suo rovescio lungolinea otterrà le prime soluzioni da fondo. Recuperato lo svantaggio la spagnola ha ritrovato quella sicurezza che le ha permesso di conquistare sei giochi consecutivi e di chiudere il primo set in 44 minuti di gioco.

Nel secondo parziale la numero 4 del mondo ha conquistato subito il break con la romena che ha provato a reagire tenendo i primi turni al servizio. Garbine ha giocato a braccio sciolto facendo sentire la sua pesantezza di palla e prendendosi rischi anche nei turni di risposta. Questo le ha permesso di conquistare anche un secondo break di vantaggio e servire per chiudere l’incontro. Con un doppio 6-2 Muguruza accede al secondo turno dove incontrerà la giapponese Nao Hibino.

[11] P. Kvitova b. T. Babos 6-1 6-2 (Manuel Calcaterra)

Repubblica Ceca e Ungheria schierano le loro giocatrici di punta in questo incontro di primo turno ai Giochi Olimpici di Rio: da una parte Petra Kvitova, quarti di finale raggiunti 4 anni fa a Londra e alla caccia di un risultato positivo in questo 2016 fin qui deludente, che l’ha portata fuori dalle prime 10 del ranking WTA; l’avversaria è Timea Babos, una medaglia di bronzo nel torneo di doppio alle Olimpiadi giovanili di Singapore 2010, ma alla sua prima esperienza nel torneo olimpico che conta. La giocatrice ceca, vincitrice in carriera di 2 Wimbledon, fa sentire tutto il peso dei suoi colpi nel primo set, portato a casa agevolmente in 30’ netti, con il punteggio di 6-1. Timea prova nel secondo set a fare qualcosa di diverso, variando il suo gioco e tentando di uscire da una situazione di botta e risposta da fondo campo, decisamente favorevole alla sua avversaria. Ma la Kvitova di oggi è rapida di gambe e aggressiva su ogni colpo, tanto da ottenere un primo break di vantaggio subito nel game di apertura, per poi dominare il match chiuso alla terza occasione utile, con il punteggio di 6-1 6-2. Al prossimo turno, affronterà Caroline Wozniacki.

C. Wozniacki b. L. Hradecka 6-2 6-2 (Paolo Di Lorito)

Sul campo numero 3 fa il suo esordio nella sua terza Olimpiade la portabandiera della Danimarca Wozniacki contro Lucie Hradecka. L’unico precedente datato 2011 è stato vinto dalla nativa di Odense. Nei primi game tutte e due tengono la battuta agevolmente ma pian piano Caroline inizia a trovare le misure per far male alla ceca e nel quarto game riesce a brekkarla, ma il vantaggio dura poco perché già nel game successivo Hradecka, aumentando la profondità e la potenza dei suoi colpi, entrambi bimani, trova la via del contro-break. Nel sesto game, il più lungo dell’incontro, c’è la svolta: Hradecka è estremamente fallosa al servizio e commette anche degli errori tattici che permettono a Wozniacki, alla sesta palla break, di passare in vantaggio e quest’ultima da questo momento in poi continuerà sulla sua strada fino alla fine del set. Nel secondo parziale invece parte con un passaggio a vuoto e perde la battuta in apertura commettendo addirittura doppio fallo, tuttavia la numero 162 del ranking manca di cattiveria e questo permette alla danese di rientrare nel match. Quest’ultima, innervosita anche da un paio di chiamate mancate dell’arbitro, fa valere tutta la sua superiorità tecnica da fondo campo e, con un allungo di 6 game a 0, accede al secondo turno dove se la vedrà con un’altra ceca, Petra Kvitova.

[13] S. Stosur b. J. Ostapenko 1-6 6-3 6-2 (Manuel Calcaterra)

Dopo la tempesta di vento che ha ritardato il programma del torneo Olimpico di Rio de Janeiro, scendono in campo per una sfida di primo turno molto interessante e di assoluto livello l’australiana e veterana del circuito Sam Stosur e la giovanissima lettone Jelena Ostapenko, classe 1997 e già indicata, in tempi non sospetti, come una tra le ragazze più talentuose e promettenti del circuito WTA. La giocatrice della Lettonia, attuale n. 41 del ranking, ma capace quest’anno di salire, non ancora ventenne, fino alla 34° posizione, contro pronostico e senza subire la pressione di giocare per la prima volta un torneo Olimpico, parte fortissimo e schianta una Stosur incredula e troppo fallosa: Sam, infatti, porta a casa il suo turno di servizio una sola volta su quattro tentativi e perde malamente il primo set per sei giochi a uno in favore della Ostapenko. L’australiana, comunque, è giocatrice esperta, abituata a grandi battaglie, e lo dimostra in un secondo set che conquista trovando finalmente la concentrazione necessaria per far male, soprattutto con il suo colpo più forte, il dritto. La giovane lettone subisce il ritorno di Sam Stosur, altra giocatrice rispetto a quella del primo parziale, e oltre a perdere il set, perde la fiducia nel suo gioco.

Nel terzo e decisivo parziale, infatti, la Ostapenko va subito in difficoltà e sotto nel punteggio, subendo due break consecutivi. Nel quinto gioco, strappando il servizio all’australiana e recuperando uno dei break di svantaggio, Jelena sembra voler rientrare in partita, ma è solo un fuoco di paglia, perché la Stosur ormai gioca in fiducia e al primo match point, senza neanche dover far fatica, raccoglie l’errore dell’avversaria e conquista il match, nonché il secondo turno contro la giapponese Doi.

Risultati:

[1] S. Williams b. D. Gavrilova 6-4 6-2
[3] G. Muguruza b. A. Mitu 6-2 6-2
[2] A. Kerber b. M. Duque-Marino 6-3 7-5
C. Garcia b. T. Pereira 6-1 6-2
[11] P. Kvitova b. T. Babos 6-1 6-2
[13] S. Stosur b. J. Ostapenko 1-6 6-3 6-2
C. Wozniacki b L. Hradecka 6-2 6-2
[10] J. Konta b. S. Vogt 6-3 6-1
[8] S. Kuznetsova b. Q. Wang 6-1 4-6 6-0
N. Hibino b. I.C. Begu 6-4 3-6 6-3
A. Cornet b. J. Larsson 6-1 2-6 6-3
M. Puig b. P. Hercog 6-3 6-2
M. Doi b. Y. Shvedova 6-3 6-4
L. Siegemund b. T. Pironkova 1-6 6-4 6-2
E. Makarova b. C. Buyukakcay 3-6 60 7-6(6)

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