US Open, donne: Muguruza out con la Sevastova! Bene Kvitova e Kerber, Wozniacki super

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US Open, donne: Muguruza out con la Sevastova! Bene Kvitova e Kerber, Wozniacki super

Terza giornata a New York, parte bassa secondo turno: Garbine Muguruza irriconoscibile, eliminata in due set dalla lettone Sevastova. La Kvitova soffre per un set contro la Buyukakcay, Caroline Wozniacki torna grande ed elimina la Kuznetsova. Madison Keys travolge la connazionale Day

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A. Sevastova b. [3] G. Muguruza 7-5 6-4 (da New York, Chiara Gheza)

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In una pigra serata estiva, su un campo centrale che si riempie lentamente ecco la prima grande sorpresa nel tabellone femminile: la campionessa del Roland Garros in carica Garbine Muguruza, nonché numero 3 del seeding, eliminata nettamente dalla lettone, residente a Vienna, Anastasija Sevastova, numero 48 . Anastasija è sicuramente reduce da una buona stagione nella quale ha conquistato ben due finali (Bucarest e Mallorca), pur essendo uscita da Wimbledon al primo turno per mano della nostra Francesca Schiavone.

Ma andiamo con ordine.

Su New York sta finalmente scendendo una piacevole brezza dopo una giornata caratterizzata da caldo e umidità.  La partita comincia senza sussulti con game che seguono il servizio e qualche errore gratuito di troppo da parte della Muguruza. L’equilibrio si rompe nel quinto gioco quando Garbine riesce a prendere in mano le redini degli scambi e a strappare il servizio alla Sevastova, trasformando la prima palla break dell’incontro. Il brusio di un pubblico distratto fa da inusuale sottofondo al gioco. Nel corso dell’ottavo game Garbine sembra rilassarsi e ne approfitta la Sevastova per piazzare, al terzo tentativo, un break. La spagnola recupera immediatamente lucidità e con un incredibile dritto in risposta realizza il contro break. La scintilla è però scoccata e il match si è finalmente acceso grazie ai potenti colpi di Garbine e agli straordinari recuperi della sua avversaria. Anastasija infatti non ha intenzione di mollare e lottando su ogni palla manda fuori ritmo la spagnola che incappa così in diversi errori. La Muguruza sembra incredula mentre perde il servizio che le avrebbe regalato il parziale. La Sevastova, al contrario riesce a tenere la battuta, e grazie a una Garbine sempre più fallosa, trasforma poi il primo set point sul servizio dell’avversaria. 7 – 5 in favore della Sevastova in 57 minuti di gioco.

Il centrale va via via riempiendosi mentre Anastasija non sembra per niente intimorita e continua a rispondere con decisione ai pesanti colpi della Muguruza. Garbine, dal canto suo, non riesce a trovare una tattica di gioco, attonita davanti alle implacabili ribattute dell’avversaria. In apertura di secondo set commette un errore via l’altro perdendo il servizio per la quarta volta di fila. La Sevastova vola così sul 3 a 0, ma non si accontenta. Senza mostrare nessuna pietà per una Muguruza sempre più avvilita conquista il sesto gioco consecutivo, grazie a un rovescio di Garbine che si spegne mestamente in rete. La spagnola sembra non avere le forze per reagire, ma l’importanza del risultato che sta per conquistare paralizza il braccio di Anastasija che cede per due volte il servizio e concede alla Muguruza l’ultima occasione di rientrare nel match. Sul 5 – 3 la Sevastova ha il secondo tentativo di servire per il match, ma il terrore attanaglia la giocatrice lettone, che sbaglia colpi di dritto spedendoli fuori dal campo in tutte le direzioni possibili. Garbine vede uno spiraglio ma non riesce ad approfittarne: perde per l’ennesima volta la battuta regalando game, set e match a una raggiante Sevastova.

Anastasija nel terzo turno dovrà affrontare l’ucraina Kateryna Bondarenko. Per la Muguruza invece c’è molto su cui riflettere visti i pessimi risultati che sono seguiti al trionfo di Parigi.

[2] A. Kerber b. M. Lucic-Baroni 6-2 7-6(7) (Raffaello Esposito)

Angelique Kerber affrontava sul Louis Armstrong la croata Mirjana Lucic-Baroni, una che ha vissuto già almeno tre vite. Storia nota, enfant prodige nel 1999, fugge dal padre negli States. Poi il crollo, le promesse non mantenute, l’abbandono del tennis nel 2003. Infine il rientro, il matrimonio e la vittoria a Quebec City 2014, 16 anni dopo la prima affermazione. A fine luglio, nel più recente dei tre precedenti tutti favorevoli alla mancina tedesca, è stata battaglia fino al terzo. Angelique, che ha mancato a Cincinnati l’occasione per spodestare Serena, ha tutto sommato un buon tabellone fino alle semifinali. Arbitra l’emiliana Cecilia Alberti. Il primo set scorre via veloce perché Mirjana regala moltissimo con tutti i fondamentali nei primi due giochi e perde il terzo dopo una lotta infinita. La sua unica speranza è spingere ma non c’è regolarità alcuna nel suo gioco e alcuni errori sono di metri. Per certo il vento sfavorisce una colpitrice come lei. Kerber accetta con grazia tutti i doni, perde il primo game nel torneo sul 4-1 e chiude 6-2 il primo parziale con un ace. Ventiquattro errori non forzati per Lucic, troppo brava Angie in difesa per la croata che vince i punti più spettacolari ma deve farli tre volte. La storia del match potrebbe cambiare quando Mirjana ritrova d’incanto il tempo perduto e il suo miglior tennis recuperando da 1-4 a 5-4 nel secondo. La tedesca è frastornata quando serve nel decimo game, concede set point sul 30-40 ma viene graziata. Arriva al sei pari col fiatone, Lucic gioca alla grande e va altre due volte a un punto dal set ma sul più bello viene tradita dal rovescio. Kerber resiste e chiude 9-7 al primo match point. Al terzo turno se la vedrà con Shelby Rogers o Catherine Bellis, mai incontrate prima.

[24] B. Bencic b. A. Petkovic 6-3 6-2 (Gabriele Ferrara)

Belinda Bencic supera in due set Andrea Petkovic, qualificandosi così per il terzo turno degli US Open, dove affronterà la vincente dell’incontro che vedrà impegnate Konta e Pironkova.
L’unico precedente tra le due giocatrici aveva visto la vittoria in due set dell’elvetica, impostasi lo scorso Febbraio in occasione della sfida di Fed Cup tra Svizzera e Germania.
La partita comincia con entrambe le giocatrici piuttosto fallose, anche se Bencic con i propri fondamentali riesce a tenere una velocità di crociera superiore a quella della tedesca, con Andrea che per cercare di chiudere il punto deve tentare una complicata accelerazione in lungolinea oppure sperare in un errore da parte della rivale. La svizzera si porta così in vantaggio per 5 a 3, Il servizio della teutonica non fa male alla testa di serie numero 24, che in risposta fa quello che vuole e, con il quarto break del parziale, incamera il primo set con lo score di 6-3.
All’inizio del secondo set il tema tattico del match non cambia, ma adesso Bencic concede qualcosa con il rovescio, mentre con il dritto sembra particolarmente ispirata. Petkovic fatica tantissimo quando è costretta a giocarsi i punti con la seconda di servizio, ma in qualche modo riesce a rimanere attaccata alla rivale ad inizio set. Ciò nonostante, nel sesto game, dopo un dritto in cross che finisce in rete – peraltro seguito da un prolungato urlo di disperazione – perde nuovamente il servizio, consentendo dunque alla svizzera di allungare sul 4-2. La numero 26 WTA continua a martellare la rivale con il dritto verso il suo rovescio, aggiudicandosi la partita senza particolari patemi con il punteggio di 6-3 6-2 in un’ora e quindici minuti di gioco.

[14] P. Kvitova b. C. Buyukakcay 7-6(2) 6-3 (Federico Carducci)

Petra Kvitova raggiunge il terzo turno dello US Open superando in due set la turca Cagla Buyukakcay. La ceca, alla nona apparizione sui campi di Flushing Meadows, continua nella sua difesa dei quarti di finale dello scorso anno, miglior risultato a New York, quando fu sconfitta dalla futura campionessa Flavia Pennetta. Finisce invece la favola di Cagla Buyukakcay, prima giocatrice turca nel main draw dello Slam newyorkese, che dopo sei sconfitte consecutive nel primo turno delle qualificazioni aveva superato al primo turno la padrona di casa Irina Falconi, mettendo la ciliegina sulla torta ad un 2016 sin qui pieno di soddisfazioni.

Nel primo set è la due volte campionessa di Wimbledon a determinare, nel bene e nel male, l’andamento della partita. Il match si apre, infatti, con la ceca che perde subito il servizio, principalmente a causa dei suoi errori. La Buyukakcay, a sua volta, non approfitta del regalo ed anzi cede a sua volta il proprio primo turno di battuta. I due giochi consecutivi sembrano mostrare che il primo, disastroso game, sia stato solo un ritardato ingresso in campo della testa di serie numero 14 che si porta rapidamente sul 3-1. In realtà entrambe le giocatrici faticano molto al servizio, perdendolo nuovamente entrambe. Come detto è la Kvitova a fare e disfare, in una continua alternanza di colpi vincenti ed errori. Nel settimo game, finalmente, la numero 16 del mondo riesce, per la seconda volta, a mantenere il turno di servizio portandosi in vantaggio per 5-2. Nonostante un livello di gioco non altissimo il match sembra trovare una padrona assoluta, ma improvvisamente gli errori prendono il sopravvento sui colpi vincenti consentendo alla 26enne di Adana di risalire fino al 5 pari. La Kvitova reagisce al black-out riuscendo a difendere, per la terza volta su sei occasioni, la battuta e riportandosi in vantaggio per 6-5, ma la turca trascina il parziale al tie-break. Nel gioco decisivo la Buyukakcay si porta avanti per 2-0, prima di subire un parziale di sette punti consecutivi che consegnano la prima partita alla tennista ceca. I numeri del primo set evidenziano bene come la Kvitova, in versione Penelope, abbia fatto e disfatto a suo piacimento la tela della partita: sono infatti 18 gli errori gratuiti per lei a fronte di 15 vincenti, mentre la sua avversaria chiude con 9 errori e due soli vincenti. Il secondo set regala meno sconvolgimenti repentini: le due giocatrici, infatti, arrivano senza break fino al 3-3, quando la Kvitova riesce a strappare il servizio alla sua avversaria, dando inizio ad un parziale di tre giochi consecutivi che le permette di portare a casa l’incontro dopo un’ora e 35 minuti.

A rendere meno combattuta la seconda partita è stato, senza dubbio, l’evidente miglioramento del rendimento della Kvitova e l’innalzamento del livello di gioco: i numeri dicono infatti che, alla fine, sono 31 gli errori e 30 i vincenti in confronto alla Buyukakcay che chiude con un emblematico 18 – 4. Prossima avversaria della ceca sarà Elina Svitolina che ha battuto Lauren Davis in 3 set.

C. Wozniacki b. [9] S. Kuznetsova  6-4 6-4 (Riccardo Zuliani)

Se per quanto riguardava i precedenti l’equilibrio era perfetto (6-6), la stagione in corso parlava di una   Wozniacki  troppo spesso in lotta contro i propri problemi fisici diversamente da un’avversaria che, sebbene non tornata ai livelli di 10 anni fa, comunque le sue buone prestazioni le aveva offerte (di cui una- l’unica giocata contro la danese in stagione- aveva dato modo a Wozniacki di definire “uno schifo” il proprio momento tennistico ). Eppure, avversa ai capricci del fato e desiderosa di ripartire da un risultato importante, la danese numero 74 al mondo ha dato vita ad una prestazione oltremodo positiva, fatta tanto di sudore quanto di intelligenza e colpi vincenti (24 winners contro soli 17 errori non forzati).

Il primo set offre nei suoi sviluppi un piccolo saggio di una delle peculiarità di questa disciplina: pur non cambiando la tattica di gioco adottata da due giocatrici nel corso di uno stesso parziale, il risultato può subire mutamenti anche considerevoli. E infatti, pur Kuznetsova portandosi in vantaggio per 4-0 (e palla per il 5-0) a suon di scudisciate profonde ed angolate, questa stessa modalità di gioco non le permette di scardinare fino in fondo le difese di una Wozniacki solida e caparbia dal primo all’ultimo punto del set. Infatti, ad un passo dal baratro, la danese non fa una grinza ed imperterrita riesce a ribaltare totalmente il punteggio, chiudendo 6-4. I postumi del vantaggio svanito in abbinata alla fiducia arrembante della danese, portano progressivamente Kuznetsova ad uscire dal match, permettendo a Wozniacki di accumulare un vantaggio considerevole. L’ultimo tentativo di rientrare in partita da parte della russa si infrange sul 30-30 4-5, quando a campo aperto scaglia un dritto al volo in rete. Il punto successivo è uno scambio serratissimo che si conclude con un dritto lungolinea vincente della danese. 6-4 6-4 lo score finale che consente alla N.74 del mondo di accedere al terzo turno, dove se la vedrà con Niculescu o Bogdan.

[8] M. Keys b. [WC] K. Day 6-1 6-1 (Diego Serra)

Vince facile nel derby a stelle e strisce Madison Keys contro Kayla Day, sedicenne nata a Santa Barbara numero 374 della WTA, tra le due nessun precedente. Primo set e break immediato per Keys nel secondo game, mentre nel quarto Day perde ancora il servizio a zero, inceppandosi completamente alla battuta. Troppo fragile il su tennis per opporsi oggi a Madison. Già nel sesto game abbiamo quindi 2 set point, che però stavolta è brava Day a rintuzzare con la battuta. Niente da fare nel game successivo dove Keys chiude il set, con il servizio a disposizione. Il secondo set inizia subito con un break nel primo game, tanto per spezzare le speranze della povera Day. Nel terzo set c’è poi una spettacolare battaglia con la sedicenne Kayla che si difende bene da tre palle break, ma capitola alla quarta, con Keys senza pietà che entra nel campo, giocando bene. Non si gioca nei suoi turni di servizio, e quindi nel settimo game si chiude con il servizio Keys che mette il sigillo alla gara, tutta esperienza per la giovane di Santa Barbara. Ora per Madison apparsa oggi in discreta forma e molto efficace al servizio ci sarà Osaka.

[12] D. Cibulkova b. E. Rodina 6-7(5) 6-2 6-2 (Chiara Nardi)

Dominika Cibulkova, testa di serie n. 12, supera in rimonta per la seconda volta in altrettanti incontri nel circuito maggiore Evgeniya Rodina, numero 98 del mondo. Il match è pieno di scambi prolungati ed entrambe alternano buoni spunti ad errori. Ogni tanto la Cibulkova tenta di interrompere lo scambio con la smorzata, ma non sempre riesce nel suo intento. Il primo set è ricco di break. Entrambe hanno difficoltà a tenere il servizio e la prima a tentare un allungo è la slovacca al quarto game, ma si fa immediatamente controbrekkare dalla Rodina, che però non riesce ad agganciarla. Sul 5-2 per la slovacca il set sembra chiuso, ma non sfrutta il vantaggio e un set point sul 5-4. La russa strappa ancora il servizio alla sua più quotata avversaria e nel game successivo non concretizza un set point facendosi riprendere dalla Cibulkova. Nel tie break la russa si guadagna due set point grazie ad una deviazione del nastro favorevole; la Cibulkova annulla il primo con una bella risposta, ma manda fuori un dritto incrociato sul successivo e consegna a sorpresa il parziale nelle mani della russa.

Nel secondo set l’ex top ten diminuisce drasticamente il numero degli errori e si porta velocemente sul 4-1. La Rodina recupera uno dei due break e nel game successivo, sul 40-40, la Cibulkova chiede l’intervento della fisioterapista che le applica una fasciatura alla coscia sinistra. Il problema non sembra condizionarla molto, brekka nuovamente l’avversaria e si aggiudica il secondo set per 6-2. Nel parziale decisivo la russa parte forte e sale sul 2-0. A questo punto Dominika si scatena e vince sei game consecutivi mettendo a segno molti vincenti e sbagliando pochissimo, aggiudicandosi il match grazie ad una risposta sbagliata della Rodina. Al terzo turno la slovacca troverà l’ucraina Tsurenko.

 

Risultati:

[14] P. Kvitova b. C. Buyukakcay 7-6(2) 6-3
C. Wozniacki b. [9] S. Kuznetsova 6-4 6-4
A. Sevastova b. [3] G. Muguruza 7-5 6-4
[7] R. Vinci b. C. McHale 6-1 6-3
[2] A. Kerber b. M. Lucic-Baroni 6-2 7-6(7)
[Q] C. Bellis b. S. Rogers 2-6 6-2 6-2
[8] M. Keys b. [WC] K. Day 6-1 6-1
[24] B. Bencic b. A. Petkovic 6-3 6-2
[12] D. Cibulkova b. E. Rodina 6-7(5) 6-2 6-2
M. Niculescu b. [Q] A. Bogdan 6-0 6-1
[22] E. Svitolina b. [WC] L. Davis 6-1 4-6 6-3
N. Osaka b. [Q] Y.Y. Duan 6-4 7-6(3)
[13] J. Konta b. T. Pironkova 6-2 5-7 6-2
K. Bondarenko b. S. Zheng 5-7 7-6(5) 7-5
C. Witthoeft b.Y. Putintseva 6-1 6-7(1) 6-1
L. Tsurenko b. [Q] Y. Wang 7-5 6-3

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