Shapovalov, Coric e le occasioni perse: "Peccato, è lo Slam di tutti"

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Shapovalov, Coric e le occasioni perse: “Peccato, è lo Slam di tutti”

Il canadese, battuto al quinto da Carreno Busta nei quarti dello US Open: “Tutti qui hanno una grande possibilità, questo rende le partite più nervose”. Il croato rimontato da Zverev: “Non ero io a giocare male, è cresciuto lui”

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Denis Shapovalov - US Open 2020 (photo by Simon Bruty/USTA)
 

It’s anyboby’s Slam“. È lo Slam di tutti. Quello della grande occasione, che Denis Shapovalov non ha sfruttato, finendo impantanato al quinto set nella resistenza di Carreno Busta. “Tutti qui hanno una grande possibilità, è molto eccitante per il tennis ma questo rende le partite più nervose – spiega il canadese – ho visto Coric contro Zverev e anche lì è successo lo stesso”. Nel quarto set, dominato 6-0, la sfida sembrava essersi indirizzata nelle sue mani: “Sembrava morto – non ci gira intorno, con il sorriso – invece si è mosso molto meglio nel quinto set, io ho provato a spingere ma ero un po’ stanco. Credo di essere stato sfortunato nei tie break persi nel secondo e nel terzo set, ma lui quando ha avuto una chance se l’è presa, per questo gli va dato merito. Ho bisogno di maturare un po’ di più in queste situazioni, era il mio primo quarto di finale Slam, ma sono contento della tenuta fisica“.

Borna Coric – US Open 2020 (via Twitter, @usopen)

DELUSIONE – A un certo punto, almeno in avvio del suo match, anche Borna Coric sembrava aver preso la strada della semifinale. Soprattutto quando l’inerzia gli sembrava favorevole, avanti di un set e un break con Alexander Zverev in preda a uno dei suoi momenti di vuoto. Poi il vento è cambiato. In una partita non entusiasmante, vinta alla fine da chi ha giocato complessivamente meno peggio. Cioè il tedesco. “Mi sentivo molto vicino alla conquista del secondo set – racconta Coric -, ma non mi è andata bene. Questo è il tennis, contro Tsitsipas ho resistito a sei match point, stavolta le mie possibilità non le ho sfruttate. La sensazione è stata comunque che Sascha abbia alzato il suo livello nel terzo e quarto set. Non ero io che stavo giocando male, ma lui che era cresciuto“.

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