Serena manca ancora una volta l’appuntamento con la storia: “Ma ho dato tutto”. Poi annuncia: “Andrò a Parigi”

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Serena manca ancora una volta l’appuntamento con la storia: “Ma ho dato tutto”. Poi annuncia: “Andrò a Parigi”

Allo US Open Williams si ferma in semifinale, sconfitta in rimonta da Azarenka: “Vika è quel tipo di persona per la quale fai sempre il tifo”. L’infortunio l’ha condizionata? “No, sto bene”

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Serena Williams - US Open 2020 (via Twitter, @usopen)
 

Il 24° Slam è sfuggito ancora una volta a Serena Williams. Un sogno che si sta trasformando sempre più in un incubo (qui il video-commento del direttore). “Ovviamente sono delusa”, ha ammesso Serena in conferenza stampa. “Ma allo stesso tempo oggi so di aver fatto tutto quello che potevo. In altri momenti mi sono sentita vicina all’obiettivo, e ho avuto la sensazione che avrei potuto fare meglio. Oggi sento di aver dato tanto”.

A fermare la sua rincorsa, questa volta, è stata Victoria Azarenka. Nei 22 precedenti, Serena aveva vinto 18 volte (comprese le due finali dello US Open del 2012 e 2013) e Vika non l’aveva mai battuta nei tornei dello Slam. E dopo un primo set letteralmente dominato (6-1), il match sembrava davvero essere nelle mani di Serena, a un solo parziale di distanza dalla rivincita della finale del 2018 contro Naomi Osaka. Poi tutto è cambiato… “Io ho iniziato molto forte”, racconta Williams. “Lei ha continuato a lottare e poi ha iniziato a giocare sempre meglio. Forse a un certo punto ho tolto il piede dall’acceleratore. Ma lei ha giocato davvero molto bene, ha alzato il suo livello. Io ho iniziato a commettere troppi errori e non ho vinto molti punti con la mia seconda. Ho servito bene, ma non ho dominato come avrei dovuto. Nel secondo set ho commesso alcuni errori in risposta in momenti chiave. Avrei dovuto fare meglio”.

All’inizio del terzo set Serena ha richiesto un medical timeout per un problema alla caviglia: “Si tratta del tendine di Achille. Comunque niente di grave. Mi sembra tutto a posto, ne ho risentito solo in quel punto”. Williams non accampa scuse:Non ha condizionato il mio gioco, questo non ha niente a che fare con la sconfitta. Sto bene”.

Serena passa poi a parlare della sua avversaria, quella Vika Azarenka capace di tornare a giocare una finale Slam dopo sette anni dall’ultima volta (US Open 2013) e dopo tante difficoltà, sul campo e fuori dal campo. “Vika ha avuto tanti bassi nella sua carriera, dopo aver avuto molti alti all’inizio. Non so come abbia fatto a rimanere sempre positiva… ma è una bella lezione per tutti noi. Nonostante tutto, devi continuare ad andare avanti. Spero che possa continuare a vivere il suo sogno. Per quanto riguarda il suo tennis attuale, si sta muovendo bene e giocando bene. Conosce molto bene il mio modo di giocare, abbiamo sempre fatto delle belle battaglie. Quando mi affronta, innalza il suo gioco su livelli mai visti. Spero che possa andare avanti così. È quel tipo di persona per la quale fai sempre il tifo, tranne quando la affronti ovviamente”.

Serena Williams e Vika Azarenka – US Open 2020 (via Twitter, @usopen)

A sfidare Azarenka in finale sarà Osaka, presente ieri in tribuna durante il match tra Serena e Vika. “Naomi è una giocatrice così intensa… è eccitante vederla giocare”, spiega Williams. “Non è un segreto che mi piaccia guardare le sue partite, suppongo che anche a lei piaccia vedere i miei match. Non lo so. Forse stasera stava guardando Vika… sì, penso che stesse guardando Vika”.

Chiosa finale sulla programmazione. Nessuna domanda su Roma, al via la prossima settimana. Ma Serena ha sciolto il dubbio sul Roland Garros: “Andrò sicuramente a Parigi”. La caccia al 24° Slam continua.

 

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