Il parere delle redazione: chi farà il botto nel 2021? Non solo Sinner

Opinioni

Il parere delle redazione: chi farà il botto nel 2021? Non solo Sinner

Abbiamo chiesto a cinque storiche firme di Ubitennis chi sarà protagonista nella stagione che sta per iniziare. Sono venuti fuori tanti nomi: in testa Sinner, Musetti e Alcaraz Garfia. Ma anche qualcuno meno chiacchierato…

Pubblicato

il

Jannik Sinner - Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)
 

Cosa si richiede a fine anno a un (presunto) addetto ai lavori in vista della nuova stagione? Di individuare i talenti che esploderanno nell’anno nuovo, of course! È una parola! Che stagione avremo? O meglio, avremo un’intera stagione? Dove si giocherà? Quando? In che condizioni? Insomma, tutti questi interrogativi per mettere le mani avanti e giustificare i vostri commenti e sorrisini quando tra dodici mesi verrà ripreso questo articolo. Ma, come ormai saprete, siamo temerari e amanti del rischio e, richiamati all’ordine, ci prenderemo le nostre responsabilità.

Vi diciamo dunque che c’è un talentuosissimo ragazzo che abbiamo avuto la fortuna di ammirare dal vivo più di una volta, sul quale ci sentiamo di scommettere qualche centesimo per la sua definitiva esplosione nel prossimo anno. In verità quest’anno ha giocato poco, causa qualche infortunio di troppo, ma con il suo rovescio ad una mano ed il tocco raffinato ha dimostrato di sapersi destreggiare anche sui tetti dei palazzi. Svizzero ma di madre sudafricana, è chiamato alla prova della verità: o dentro o fuori, questo deve essere il suo anno

Come che sia, per capirne qualcosa in più abbiamo chiesto a cinque storiche firme di Ubitennis di farci dei nomi. Ne è venuto fuori questo pezzo ‘a dieci mani’ che vi proponiamo di seguito.


Il parere di Ilvio Vidovich

Il primo nome in campo maschile è ovvio: Jannik Sinner. Come dice coach Piatti, nei prossimi 2-3 anni il 19enne talento di Sesto dovrà ancora soprattutto imparare – e quindi deve poter “sbagliare” per imparare – ed il 2021 potrà rivelarsi complicato contro avversari che ora lo conoscono, ma da uno con un simile potenziale è comunque lecito aspettarsi un ulteriore, importante, step di crescita. La top 25, per intenderci. Tricolore anche il secondo della lista: Lorenzo Musetti. Per il 18enne di Carrara la prossima sarà una stagione in cui fare tanta esperienza, dato che sarà la prima in cui si cimenterà con una certa regolarità a livello di circuito maggiore. Ma non è certo un’utopia pensare di ritrovarlo top 100 in pianta stabile a fine 2021.

Il terzo nominativo è la grande promessa iberica: Carlos Alcaraz Garfia. Il 17enne allievo di Ferrero, ATP Newcomer of the Year, ha ancora dei limiti al servizio, ma sulla sua superficie preferita, la terra rossa, dopo aver vinto tre Challenger nel 2020 potrebbe già far bene anche a livello ATP 250. Come fece nel 2019, con la semifinale a Estoril, il connazionale Alejandro Davidovich Fokina, ultimo della lista. Attenzione al classe 1999 di Malaga, last but non least: arrivato alle soglie della top 50 e competitivo su tutte le superfici, pare pronto a fare un altro salto di qualità, magari con la vittoria in un torneo ATP e annessa top 30.

In campo femminile la nomination vuol essere soprattutto un augurio per una tennista giovane, ma non giovanissima: Ana Konjuh. Ma se consideriamo che la neo 23enne (è nata il 27 dicembre 1997) croata è tornata a giocare a settembre, vincendo l’ITF di Zagabria, dopo un calvario di tre anni (e tre operazioni al gomito), la deroga appare più che giustificabile. L’augurio è quello di ritrovarla protagonista nel tennis che conta, lei che era salita al n. 20 WTA proprio prima dell’infortunio. Sarebbe una bella storia da raccontare per i  ”Dintorni di Djokovic” del prossimo Natale.

Ana Konjuh

Il parere di Ruggero Canevazzi

Prima di leggere il pronostico che segue, va sempre tenuto presente che il tennis è (diventato) uno sport per vecchi, dove i Nadal e i Becker diciassettenni sono oltre la via dell’estinzione e dove i Wawrinka e, in misura minore ma comunque significativa, i Caruso e i Fabbiano raggiungono i loro apici ben oltre i venticinque anni. Insomma, avete capito, chi scrive non ha nemmeno trovato una scusa più originale per mettere le mani avanti in caso di un roboante fiasco…     

Jannik Sinner: oltremodo scontato, ma più ne parliamo più lui vince. Perché fermarsi ora? Aver giocato alla pari con Nadal al Roland Garros per quasi due set non lascia spazio ad altri dubbi.

Lorenzo Musetti: avete capito, non siamo scaramantici. Secondo tennista e secondo italiano. Anche se i punti interrogativi rimangono e sono paradossalmente gli stessi che ci fanno sperare per il suo successo. Musetti ha un tennis completo e brillante. Troppo bello per essere vincente? No!

Denis Shapovalov: finalmente una grande prova di maturità per Denis, che agli US Open ha davvero disputato una grande Major. L’ingresso in Top Ten a fine Settembre suggerisce che il 2021 sarà davvero il suo anno

Miomir Kecmanovic: noi di Ubitennis, mai stanchi di autocelebrarci, lo avevamo scoperto da junior nei dintorni di Djokovic e poi “rilanciato” (?!) al Roland Garros junior 2017. Il passaggio al tennis dei grandi è stato molto peggio di una doccia gelata, eppure ci sentiamo di perseverare. Tra una sofferenza e l’altra, questo fortunato ragazzo del ‘99 ha toccato il n. 39 ATP e non si fermerà.

Hugo Gaston: diverso da Musetti ma anche lui particolarmente talentuoso, quindi se dobbiamo portare sfortuna a Lorenzo perché non farlo anche con lui, che è pure francese? Scherzi a parte, il suo Roland Garros parla chiaro.

Hugo Gaston – Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)

Anett Kontaveit: se già è difficile in campo maschile avventurarsi sulle sorprese 2021, figurarsi tra le fanciulle. Più che un pronostico, una – temeraria – speranza. Ve la ricordate l’estone nel 2017?


Il parere di Antonio Garofalo

La prossima dovrà essere la stagione della consacrazione di Felix Auger-Aliassime, altro nato l’8 agosto, ma una ventina di anni dopo quello di cui sopra, che è sì 21 del mondo (e già 17) ma ha una necessità impellente da sbrigare: togliersi dalla spalla quell’antipatica e fastidiosa scimmietta chiamata “finale”. Sei sconfitte su sei all’atto conclusivo non sono proprio una statistica da vincente e predestinato, termini forse abusati con il giovane canadese, ma restiamo convinti che una volta rotto il ghiaccio, le vittorie arriveranno come le ciliegie. Certo, resta il sospetto che dietro il tennis aggressivo di Felix si celi qualche insicurezza mentale di troppo, ma noi scommettiamo sul definitivo stappo della bottiglia del talento del Quebec.

Non si può poi non menzionare l’ascesa repentina dello spagnolo Carlos Alcaraz Garfia, diciassette anni appena e già tra i primi 140 del ranking, più giovane in assoluto trai primi 500 giocatori del mondo. Sorvolato il livello futures, Carlos si è accaparrato tre challenger nel finale di stagione, mostrando una “garra” e una solidità clamorose per un teenager. L’allievo di Juan Carlos Ferrero non ha certo un tennis champagne, né colpi che incantano lo spettatore, ma se ricordiamo che alla sua età né Djokovic né Nadal avevano vinto già tre challenger, immaginarlo nei primi 100 il prossimo anno è il minimo, così come è facile profetizzare qualche colpaccio sull’amata terra rossa.  Per vederlo competitivo altrove dovrà lavorare sul servizio, evidente punto dolente a momento. Ma diremmo che il tempo non gli manca…

Bando alle ciance, passando alle faccende tricolori. Jannik Sinner deve puntare deciso alla top-10. I nostri esperti di ranking e matematica sapranno spiegarvi quale imprese dovrà compiere il nostro per raggiungere il traguardo ma nulla sarà precluso al rosso altoatesino. Ci ha esaltato a Parigi, ha conquistato il primo trofeo e dopo due settimane a spazzolare il campo con Rafa Nadal (e poi Stanimal ed El Peque) chi potrà fermare la cavalcata di Jannik? Sinceramente, avesse avuto un altro carattere avremmo potuto temere che i fari puntati su di lui come il nuovo Messia dello sport italiano (abbiamo già sentito paragoni con Tomba, Valentino e Pellegrini per dire) potessero distrarlo. Ma Jannik è costruito per uccidere, sportivamente parlando, e il mirino è già puntato sul 2021.

Ma noi siamo degli inguaribili romantici e quindi non ci accontentiamo di quello che sarà il dominatore del futuro. No, noi vogliamo la sfida fratricida il Coppi-Bartali, il Rossi-Biaggi, il Di Centa-Belmondo: e allora il 2021 vedrà eccellere anche il tennis poetico di Lorenzo Musetti da contrapporre al killer instinct di Jannik. Lorenzo ha già disegnato percorsi di sogni negli scampoli di 2020 e se saprà rimanere concentrato e solido nel nuovo anno lo troveremo nei tornei più importanti a fronteggiarsi con i migliori. Lo diciamo sottovoce ma c’è qualcosa nel suo tennis leggiadro e dal timing perfetto che evoca quel signore di cui abbiamo parlato all’inizio del nostro sproloquio. Sì, siamo dei sognatori.

Elisabetta Cocciaretto – Palermo 2020 (via Twitter, @LadiesOpenPA)

E allora, per concludere l’opera invece di parlarvi del boom di Coco Gauff, del ritorno di Bianca Andreescu o della conferma della regina di parigi Swiatek, vi diciamo che nel 2021 ammireremo i grandi progressi di Elisabetta Cocciaretto. Dopo il primo tabellone Slam conquistato a Melbourne, la prima vittoria su una top-30 a Palermo e la prima finale WTA a Praga il prossimo, schiena permettendo, sarà l’anno dello sbarco in top100 e di una nuova fiammella azzurra di speranza nel circuito femminile.


Il parere di Ferruccio Roberti

Escluderei dalle previsioni Auger-Aliassime (da diciotto mesi attorno alla top 20) e Sinner (in una virtuale Race del 2020 sarebbe stato al 20° posto): non perché non creda che i due continueranno a migliorare, ma in quanto entrambi già realtà del circuito. Il pensiero va allora ai successivi migliori due – per risultati raggiunti – under 20 di questa stagione: il “nostro” Lorenzo Musetti (61° per punti conquistati da gennaio in poi, grazie agli ottavi a Roma, alla semi all’ATP 250 di Santa Margherita di Pula e alla vittoria del Challenger di Forlì) e Carlos Alcaraz, di quattordici mesi più giovane del toscano (è nato a maggio del 2003) e già 68° nella Race del 2020 (in virtù di tre titoli e una finale Challenger e della vittoria su Ramos al primo turno di Rio, con la quale ha infranto una serie di longevi record di precocità). Entrambi saranno ancora per poco fuori dalla top 100.

Carlos Alcaraz – Challenger Alicante 2020 (via Twitter, @ATPchallenger)

Una classifica che nei prossimi mesi raggiungerà anche Sebastian Korda, figlio del grande Petr (ex numero 2 ATP e vincitore degli Australian Open 1998): dopo la vittoria su Simon a Cincinnati e gli ottavi al Roland Garros, a novembre ha confermato i progressi vincendo un Challenger. Il circuito avrebbe bisogno di un tennista della tipologia di Hugo Gaston: il classe 2000 di Tolosa dopo aver fatto spellare le mani ai parigini (vittoria su Wawrinka, sconfitta al quinto contro Thiem) è tornato nel limbo ma il prossimo anno sarà per lui quello della verità: ci conto. Tra gli ancora giovanissimi ma “fuori categoria” è quasi generale per Shapovalov il pronostico che il 2021 lo vedrà stabilmente tra i primi 10 e allora nomino Ugo Humbert un tennista meno esplosivo, ma comunque talentuoso: non mi meraviglierei se concludesse la prossima stagione a ridosso della top ten.


Il parere di Stefano Tarantino

Andiamo subito al sodo e iniziamo dalle signorine.

DAYANA YASTREMSKA – La giovane tennista ucraina, 20 anni, è gia stata sulla soglia della TOP20 all’inizio di quest’anno ma poi si è persa per la strada. Ha già vinto 3 titoli (1 nel 2018, 2 nel 2019), ma le manca l’acuto che la porti alla ribalta, soprattutto negli Slam. Che sia il 2021 l’anno buono?

LEYLA FERNANDEZ – Campionessa juniores nel 2019 al Roland Garros, nel 2020 ha iniziato con frequenza a giocare nel circuito maggiore cogliendo subito la prima finale nel torneo di Acapulco, oltretutto partendo dalle qualificazioni. Giocatrice versatile (si difende bene sia sulla terra che sul veloce), ha nella combattività la sua arma in più. Il 2021 potrebbe rappresentare il suo trampolino di lancio verso posizioni di ranking di primo livello. Ha chiuso la stagione appena passata al suo best ranking, nr.88

MARTA KOSTYUK – Altra giovane ucraina, 18 anni. Al momento nr. 99 della classifica, nonostante la giovane età, già da un paio di anni sui palcoscenici principali. Agli ultimi Us Open ha raggiunto il 3° turno, sconfitta dalla Osaka. Ha ampi margini di miglioramento, potrebbe rappresentare la classica mina vagante nei tabelloni del prossimo anno

KAJA JUVAN – La 20enne slovena nel 2020 ha colto i primi risultati di prestigio ed ha fatto vedere cose molto interessanti. A Parigi ha battuto Angelique Kerber, ad Acapulco Venus Williams. Vero che si tratta di giocatrici lontane dal loro momento migliore, ma sicuramente la Juvan non ha mostrato alcun timore reverenziale. Il 2021 ci dirà probabilmente di che pasta è fatta.

Passiamo ora agli uomini.

UGO HUMBERT – Il francese emergente che si propone di colmare il vuoto lasciato dai vari Simon, Tsonga, Monfils e Gasquet. Due titoli nel 2020, naturale predisposizione ai campi veloci e anche all’erba. Nr.30 ad appena 20 anni, se gioca bene gli Slam (al momento solo un 4° turno a Wimbledon nel 2019) non gli sono preclusi ulteriori avanzamenti nel ranking. Da seguire

Ugo Humbert – Anversa 2020 (via Twitter, @EuroTennisOpen)

ALEJANDRO DAVIDOVICH FOKINA – La garra e la combattività sono quelle “nadaliane”, ottima propensione ai campi veloci, sulla terra al momento non ancora sugli standing iberici. Quest’anno ha navigato a media andatura, iniziandosi a mettere in luce a fine anno. Attualmente nr. 52, c’è da capire se può ambire ad avanzare in maniera decisa nel ranking.

CORENTIN MOUTET – Aveva iniziato il 2020 con il botto, finale a Doha partendo dalle qualificazioni. Poi non ha mantenuto le promesse iniziali. Mano molto educata, ha le carte in regola per venire fuori ed emergere dal gruppo. Vedremo se nel 2021 saprà fare il definitivo salto di qualità. Attualmente nr. 77 ATP

EMIL RUUSVUORI – Tennista finlandese di cui si dice un gran bene da tempo. Ha iniziato a mettersi in luce quest’anno, soprattutto sul veloce. 21 anni, nr. 86 del ranking, semifinalista a Nur-Sultan (la vecchia Astana) nella parte finale della stagione partendo dalle qualificazioni. Tenace e combattivo, non sarà un avversario tenero nei tabelloni del prossimo anno.

LORENZO MUSETTI – Diciamoci la verità, ci stiamo abituando troppo bene e dopo l’esplosione di Jannik Sinner (dal quale ci aspettiamo ancora grandi cose) non ci par vero di aver trovato subito un altro giovane tennista italiano che si inizia a far largo nel circuito. 18 anni, attualmente nr.128 Atp, campione juniores agli Australian Open 2019 e finalista agli Us Open juniores 2018. Terzo turno a Roma battendo tra gli altri Wawrinka e Nishikori, semifinalista in Sardegna nel 2020. Il 2021 sarà l’anno delle verifiche e delle conferme, se saprà stare calmo e non pretendere troppo da sé stesso i risultati non tarderanno ad arrivare.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement