WTA Madrid: Halep-Badosa pronte a sfidarsi. Subito fuori la campionessa in carica Sabalenka

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WTA Madrid: Halep-Badosa pronte a sfidarsi. Subito fuori la campionessa in carica Sabalenka

Day 1 non senza sorprese: out anche Pliskova e Ostapenko. Avanti facilmente Paula e Simona, si prospetta uno scontro scoppiettante

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Paula Badosa - Madrid 2022 (Twitter - @MutuaMadridOpen)
Paula Badosa - Madrid 2022 (Twitter - @MutuaMadridOpen)
 

La prima giornata di gare nel tabellone femminile del WTA di Madrid ha visto in gara molte big e le sorprese non sono mancate. Già raccontato dell’uscita di scena al primo turno della nostra “trottolina” Jasmine Paolini, ecco cosa è successo nella giornata di giovedì 28 aprile.

Il secondo incontro del giorno al Mutua Madrid Open, sul Manolo Santana – centrale dell’impianto della Caja Magica – ha visto protagonista la 4 volte finalista del torneo, nonché campionessa back-to-back (2016-2017) del “1000” spagnolo, Simona Halep (alla sua undicesima partecipazione sul rosso delle alture di Madrid). La rumena si è sbarazzata agevolmente della cinese Shuai Zhang (n. 40) con il punteggio di 6-3 6-2 in poco più di un’ora di partita. Ad eccezione di un piccolo calo di rendimento ad inizio secondo set, l’attuale n. 21 WTA ha fatto valere la sua maggiore solidità (soli 17 gratuiti contro i 39 dell’avversaria) ed esperienza ad alti livelli. Con questo successo l’ex n. 1 si porta sul 3-2 nel computo degli scontri diretti, avendo vinto precedentemente ad Indian Wells nel 2012 e nei quarti finali sull’erba di Wimbledon tre anni fa. Al prossimo turno per la due volte campionessa Slam, ci sarà Paula Badosa – scesa in campo subito dopo la rumena, annichilendo 6-3 6-0 con tanto di bagel Veronika Kudermetova (n. 25) ed ottenendo la 21esima vittoria stagione – in un big match con i fiocchi che accenderà i cuori e l’adrenalina del pubblico della capitale iberica. Dunque tutti pronti per la grande sfida. Una cosa è certa, la pressione – enfatizzata anche dal fatto di giocare davanti ai suoi connazionali – sarà completamente sulle spalle di Badosa, la quale con il ritiro di Swiatek (arrivato a tabellone già compilato) è la favorita per conquistare il titolo.

S. Halep b. S. Zhang 6-3 6-2 (con la collaborazione di Tommaso Mangiapane)

IL MATCH – Pronti via ed è immediatamente break per Halep, che gioca risposte potenti e profonde e inizia subito a martellare portandosi rapidamente sul 2-0. Sul 40-0 del quarto gioco la tennista romena perde il primo punto con il servizio grazie a un’ottima risposta dell’avversaria, ma riesce comunque a confermare il break. Zhang ci prova ma non riesce quasi mai ad opporre resistenza alla spinta della n. 21 WTA, che la mette molto in difficoltà specialmente negli scambi sulla diagonale di destra. La tennista cinese, che si trova spesso a commettere errori di lunghezza in queste circostanze, perde nuovamente il servizio e Halep si porta sul 4-1.

La due volte campionessa del torneo si trova subito dopo ad affrontare le prime due palle break dell’incontro, ma le annulla entrambe e chiude il gioco con un passante incrociato in allungo degno di una ex n. 1 del mondo. Il livello impresso al match dalla romena è troppo alto, e una sconsolata Zhang sembra quasi incapace di trovare le contromisure nonostante dimostri di provarci. Ma Halep è letale, e a 15 tiene il servizio nell’ottavo gioco chiudendo un ottimo primo set durato 29 minuti.

All’inizio del secondo set la situazione si capovolge totalmente e improvvisamente, con Zhang che allunga sul 2-0 e si porta rapidamente 40-0; complice una maggiore incisività da fondo della cinese e parallelamente una versione di Halep più fallosa. Un doppio fallo seguito da un dritto perso in lunghezza, regalano il break alla n. 40 WTA al secondo tentativo del game. Ma proprio sul più bello, l’ex n. 23 del mondo perde quattro punti consecutivi e restituisce il servizio strappato in precedenza all’avversaria. Così la rumena destatasi dal torpore nel quale era entrata dopo aver dominato la prima frazione – forse un calo fisiologico dovuto all’appagamento per aver vinto il parziale d’apertura – ristabilisce la parità. A questo punto è l’asiatica ad andare in confusione, non riesce più a far male con il rovescio lungolinea e torna a soffrire sulla diagonale destra.

Questo nuovo contesto tattico provoca un parziale da quattro giochi consecutivi per la campionessa back-to-back del “1000” madrileno, con la 33enne di Tientsin che ritorna a commettere molti unforced, sia perdendo la misura del campo, sia incorrendo in gratuiti dettati dalla frustrazione (come una volée a campo aperto mandata lunga di metri). Sul 4-2, Zhang riesce ad interrompere l’emorragia e nel game che segue ha l’opportunità di rientrare. Ma ancora una volta, quando bisogna concretizzare Shuai si scioglie. Sul break point, infatti, sbaglia due dritti di fila (uno a sventaglio ed un inside-in che ricade in corridoio) non facendo pagare un turno di battuta avaro di prime palle ad Halep. E’ l’ultimo scossone del match, perché sul 5-3, servendo per rimanere in partita, la cinese commette tre errori non forzati; permettendo così all’ex n. 1 del ranking di chiudere 6-3 il set finale (durato 40 minuti). A livello statistico decisivo il numero dei gratuiti, con la pesantissima cifra di 39 per Zhang a fronte di soli 17 per Halep; e l’efficacia del servizio: 78% per la rumena contro il 52% dell’avversaria. Mentre per quanto riguarda la voce statistica dei vincenti, perfetta parità (13 per entrambe). Da notare anche la concretizzazione delle palle break (5/5 per Simona, 1/5 per Shuai), determinante per non dare la possibilità alla n. 40 di riequilibrare le sorti della seconda frazione. Alla fine lo scarto in termini di punti vinti, recita un +19 (62 contro 43) per la quattro volte finalista del torneo.

Il tabellone femminile del torneo di Madrid

DI SEGUITO A PAGINA 2 PER LEGGERE LA CRONACA DI BADOSA-KUDERMETOVA

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