Anastasia Potapova: l'ex junior prodigio che trova l'amore prima del suo miglior tennis. Ora sfida Paolini

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Anastasia Potapova: l’ex junior prodigio che trova l’amore prima del suo miglior tennis. Ora sfida Paolini

Avversaria dell’italiana negli ottavi, Anastasia Potapova racconta della sua vita matrimoniale con il collega Alexander Shevchenko, trampolino di lancio per una giocatrice in possesso di un gran talento: “Ci piace la nostra riservatezza”

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Anastasija Potapova - Abu Dhabi 2023 (Twitter @wta)
Anastasija Potapova - Abu Dhabi 2023 (Twitter @wta)
 

Cosa succede quando due tennisti si sposano in bassa stagione? Beh, è fin troppo facile da prevedere (oppure no!), naturalmente raddoppiano la loro luna di miele affiancando al classico viaggio di nozze un sostanzioso blocco di ripetute sedute di allenamento in quel di Dubai!

Non è stata esattamente una vacanza, visto che ci siamo praticamente allenati tutti i giorni. Ma è stato bellissimo condividere questo periodo assieme” ha commentato ironicamente la vicenda Anastasia Potapova, protagonista di questo articolo poiché avversaria in ottavi di finale della “nostra” Jasmine Paolini: l’incontro andrà in scena sullo Stadium 1 in apertura di programma alle ore 19 italiane.

La 22enne russa, lo scorso dicembre, è convolata a nozze con il connazionale – ma di passaporto kazako – e collega di racchetta Alexander Shevchenko di un anno più grande. Avevano reso nota pubblicamente la loro relazione ad inizio 2023, dichiarando la loro intenzione di “ufficializzare” il loro amore sposandosi entro la fine dell’anno: e così è stato, con il 23enne nativo di Rostov sul Don che ha fatto la proposta durante il mese di settembre.

Nel 2024 i risultati più significativi della n. 7 di Russia sono stati i quarti a Brisbane e Linz, più gli ottavi a Dubai mentre ha deluso a Melbourne uscendo subito per mano della slovena Juvan.

Il percorso nel deserto, conseguenza di un ottimo 2023, e la folgorante carriera juniores

All’esordio, Anastasia ha regolato la sempre ostica da affrontare Marie Bouzkova: la ceca si è arresa 7-5 6-1. Dopodiché, nella giornata di domenica, la classe 2001 di Saratov ha superato in modo netto l’argentina Nadia Podoroska rifilandole un doppio grissino: 6-1 6-1 in appena un’ora e una manciata di minuti.

Potapova è attualmente numero 33 del ranking WTA, tuttavia nel giugno del 2023 ha raggiunto la propria miglior classifica piazzandosi al n. 21 del mondo. Ad eccezione dello US Open, si è spinta fino al 3°T in tutte le prove del Grande Slam: nella scorsa stagione è arrivata ai sedicesimi sia del Roland Garros sia di Wimbledon.

A livello juniores, la giovane tennista russa vanta un signor curriculum: campionessa del mondo 2014 Under 14 in doppio, facendo coppia con la connazionale Oleysa Pervushina, nel prestigioso appuntamento del Les Petis As che si svolge a Tarbes in Francia. Mentre da singolarista è stata finalista nel 2013 all’Orange Bowl Under 12, vincitrice del Petis As 2015 ed infine si è aggiudicata il titolo junior di Wimbledon nel 2016 (superò nell’ultimo atto la recente semifinalista di Melbourne Dayana Yastremska per 6-4 6-3). Grazie proprio al trionfo londinese si prese di forza la prima piazza del ranking Under 18 a soli quindici anni. Oltre all’erba londinese, Anastasia in doppio ha disputato finali Majors anche a Parigi – nello stesso anno della vittoria a Church Road e successivamente nel 2017 – e New York (2015).

Durante il 2023, ha alzato il secondo titolo della sua giovanissima carriera al WTA 250 di Linznel mese di febbraio – battendo senza storia Petra Martic 6-3 6-1. Il primo successo, invece, lo aveva ottenuto sulla terra di Istanbul ad aprile 2022 con vittoria in finale su Veronika Kudermetova.

L’elevato potenziale delle russa non si evince però unicamente dalla folgorante carriera juniores, ma anche e soprattutto dal fatto che a 22 anni ha già collezionato 6 affermazioni contro Top 10. Si sono piegate dinanzi ad Anastasia: l’allora n. 5 WTA Kerber al primo turno del Roland Garros 2019, la n. 2 Kontaveit ai quarti del WTA 250 di Praga 2022, e poi gli ultimi quattro successi tutti giunti nel 2023. Due volte consecutive Gauff, n. 6 del mondo, al terzo turno di Miami e sul rosso nel 2° turno del ‘500’ di Stoccarda. Dulcis in fundo sempre nel corso della Porche Tennis Grand Prix ha superato anche Garcia, al tempo n. 5 WTA, nei quarti prima di sconfiggere la n. 7 Ons Jabeur al secondo round del WTA 500 di San Diego.

Lo scenario tattico

Insomma, una giocatrice cresciuta con l’etichetta della predestinata per la sua precocità e che può rappresentare un’insidia per la n. 1 azzurra, considerandone le caratteristiche tecniche: ovvero quelle di una tipica tennista della contemporaneità, impianto tattico basato sul ritmo e sull’aggressività da fondo e che ricerca costantemente il controllo dello scambio. A cui abbina una buonissima capacità d’anticipo e un’altrettanto efficacie abilità nel tagliare il campo diagonalmente, appoggiandosi su un ottimo equilibrio tra i fondamentali, che le permette di sopperire ad una potenza di fuoco – seppur con un grado di pesantezza significativo – non di altissimo lignaggio.

Ciononostante, nei momenti importanti è ancora preda di un numero di gratuiti eccessivi, e contro l’attuale versione di Jasmine, a livello di solidità e consistenza non c’è paragone. Paolini dovrà quindi far emergere la fiducia derivante dalle sette vittorie consecutive, per cogliere in fallo la più giovane rivale nell’azione difensiva svolta all’interno di lunghi e logoranti scambi da fondo. Difatti, le condizioni di gioco californiane che prediligono la lotta, appurate le ingenti difficoltà nel trovare i vincenti, non possono che dare ulteriore consapevolezza alla toscana.

Un amore silenzioso

Ero venuta a trovare Sasha in Germania, si stava allenando per prepararsi al torneo di Astana. Pensavo di passare con lui soltanto qualche giorno, poi però nella sua stanza d’albergo ho trovato l’anello sotto il cuscino. Non è stato qualcosa di fantasmagorico o sopra le righe, ma anzi un momento semplicemente tranquillo e personale, solamente nostro. Ed è questo ciò che veramente amo di me e Sasha, della nostra unione: non ci piace essere super socievoli, ci piace mantenere la nostra riservatezza. Quando abbiamo iniziato a frequentarci, entrambi abbiamo assolutamente voluto tenere per noi questa cosa, un silenzio come forma di rispetto per quello che stavamo vivendo e che se fosse stato immediatamente spiattellato pubblicamente sarebbe stata da parte nostra, in un certo senso, una forma di tradimento verso il nostro amore“.

La California, ambiente ideale per Anastasia

Mi piace la calma che c’è qui. È molto tranquillo, è un’atmosfera che apprezzo tantissimo e in cui mi trovo benissimo. Non mi piacciono le grandi città, ad esempio New York non fa per me. Adoro Manhattan, ma non se ci trascorro più di due giorni! È estremamente divertente osservare la mia felicità nel vivere qui in California, a tal proposito l’altro giorno stavo proprio parlando con il mio allenatore di come mi sia trovata completamente a mio agio nel passare a Indian Wells le ultime due settimane e mezzo, e mi sono resa conto di non avere la sensazione che sia passato così tanto tempo. Come a dire, sono stata talmente bene da non accorgermi del tempo che è passato, anzi continuerei a restarci senza problemi. Io e il mio team non ci siamo per nulla stancati di passare delle giornate qui, amiamo questo posto perché è un ambiente tranquillo, piacevole, e talmente rilassato dal connettersi perfettamente con la mia personalità“.

Un carattere dai due volti

Mi sento come se avessi due persone nella mia testa. E’ una contraddizione del mio carattere che mi fa sorridere. I miei migliori amici, che mi conoscono davvero, sanno che a volte posso essere caciarona, divertente e ridere per qualsiasi cosa. Al contrario, un altro giorno posso restare calma per tutto il tempo e non spiccicare parola. Ma credo che il mio caso non sia unico, sono convita che moltissimi atleti abbiano degli stati d’animo con una centinaia di sbalzi d’umore ogni giorno. Tuttavia, mi sto rendendo conto che più invecchio è più divento una persona posata e tranquilla. Anche se in realtà non sono mai stata una ragazza festaiola, non è mai stata la mia maniera preferita di trascorrere un weekend però in passato sono stata sicuramente più estroversa di adesso. Ora non mi piace andare da nessuna parte quando non sono in giro per i tornei, sono diventata pantofolaia: mi piace restare a casa e guardare qualche serie su Netflix assieme al mio cane e a mio marito. Solo in casi eccezionali, perciò rarissimi, cioè quando vengono a trovarmi i miei amici storici, ecco che lì ritrovo un po’ la vecchia me e organizziamo cose in grande!“.

Un’unione che affonda radici nel passato, un rapporto tra persone ‘mature’

Sasha lo conosco da quando avevamo nove anni, ci si ritrovava a condividere esperienze juniores ma non abbiamo mai realmente trascorso del tempo insieme. Non siamo mai usciti e non abbiamo mai parlato molto. È come se fossimo sempre stati così vicini l’uno all’altro, ma allo stesso tempo anche così lontani! Probabilmente, tenendo in considerazione l’età media in cui al giorno d’oggi nella società moderna le coppie si sposano, noi siamo quasi l’eccezione alla regola essendo veramente tanto giovani per avere già un matrimonio alle spalle. Ma noi non siamo dei semplici 22enni o 23enni, siamo anche e soprattutto degli atleti professionisti e quindi più maturi di altri nostri coetanei che non praticano sport agonistico; il quale non nascondiamoci ti fa crescere e maturare più in fretta“,

Trovare qualcuno a cui affidarti, che capisca cosa significhi fare la vita dell’atleta professionista è cruciale dentro e fuori dal campo

Da quando io e Sasha ci siamo sposati, c’è sicuramente più calma nella nostra relazione e di conseguenze nella nostra vita, in cui ci siamo sempre l’uno per l’altro. Ma non abbiamo fretta di dover a tutti i costi costruire qualcosa in particolare, cerchiamo solo di sostenerci a vicenda spronandoci ad esprimere il nostro meglio nel nostro lavoro così come nella vita di tutti i giorni. Direi che sia praticamente fondamentale per un atleta trovare qualcuno con cui condividere la propria vita che sappia relazionarsi con quello che stai facendo perché lo vive lui stesso in prima persona“.

Il 2023, l’anno della definitiva presa di coscienza del proprio valore

Parlando invece del torneo, ho certamente faticato durante gli ultimi allenamenti prima di iniziarlo. Non avvertivo le migliori sensazioni in campo, e ciò si è ripetuto anche nel primo match. Dopodiché, superato il primo ostacolo, in qualche modo sono riuscita a sentirmi meglio ed ora sto forse attraversando uno dei periodi di forma migliori tra quelli vissuti nell’ultimo periodo. Il 2023 mi ha dato molta motivazione. Sono arrivata ad punto in cui so cosa devo fare per raggiungere grandi traguardi, poiché sono già stata in grado di farlo e quindi so che posso farlo nuovamente!

Un’intervista che dunque ci restituisce una Potapova diversa da come appare abitualmente in campo: ossia come un personaggio particolarmente a suo agio sotto i riflettori della popolarità, sviluppata in tutte le sue sfaccettature.

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