ATP Miami, Musetti: “La nascita di Ludovico mi ha dato energia”. Arnaldi: “Mi sento molto solido”

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ATP Miami, Musetti: “La nascita di Ludovico mi ha dato energia”. Arnaldi: “Mi sento molto solido”

“La chiave con Shelton sarà disinnescare il suo gioco sparatutto” afferma il carrarino, ai microfoni di Sky Sport, parlando del prossimo match. Il sanremese, invece, si ritiene “soddisfatto della gestione dei punti importanti”

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Lorenzo Musetti – ATP Sofia 2023 (foto: Ivan Mrankov)
 

Parecchia Italia ancora presente nei campi umido-soleggiati del Miami Open. Oltre alla colonna portante Jannik Sinner, vittorioso seppur soffrendo con Tallon Griekspoor al terzo turno, altri due italiani stanno brillando in Florida con le loro prestazioni. Numero 2 e 3 d’Italia, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi hanno offerto eccellenti prove nei loro match rispettivamente di secondo e terzo turno. Il carrarino, tornato in campo dopo la nascita del figlio Ludovico, ha superato in due set il sempre pericoloso Roman Safiullin con cui non aveva mai vinto, mentre il sanremese ha spento le speranze del talento canadese Denis Shapovalovvittorioso su Stefanos Tsitsipas al secondo turno – sconfiggendolo pure lui in due parziali. Dopo Sascha Bublik, quindi, un altro bello scalpo per l’azzurro, che al momento nella classifica live figura al 35esimo posto, suo best ranking.

“Sono stato molto bravo a rimanere solido e lavorare bene con i colpi di partenza commenta Musetti a Sky Sport parlando del suo match vinto contro il russo. “Fondamentale è stato recuperare subito nel primo set. Poi, nel secondo, lui si è un po’ disunito, ma sono stato comunque abile io a portarlo in quella situazione. Sulla forza ricevuta da lontano dal suo fresco primogenito, invece: “Ogni giorno mi sveglio con tanta voglia di andare a lavorare in campo per poi tornare contento a casa. Mi ha dato tanta energia, positività e leggerezza anche perché lo aspettavamo con ansia. Spero di essere un bravo papà”.

Testa, però, anche all’incontro di terzo turno con Ben Shelton, sfidato una sola volta al torneo del Queen’s dello scorso anno (vittoria di Lorenzo in tre set, con un break a parziale). “E’ un avversario difficile da gestire e contenere, soprattutto dal lato del servizio e del dritto che sono i suoi colpi migliori. La chiave sarà cercare di disinnescare il suo gioco molto potente, tenendolo sullo scambio per magari farlo sbagliare e innervosire. Proverò a portarlo al limite”.

Tempo anche per le parole di Matteo Arnaldi a Sky Sport. Il ligure non si nasconde dall’ammettere le sue difficoltà in avvio di match: “All’inizio ho fatto un po’ di fatica, è arrivato qualche errore di troppo. Poi sono stato bravo a contro-brekkare subito, ma in generale mi sento molto solido in campo, sto davvero bene. I gratuiti non sono molti e nei momenti importanti mi sto comportando bene.

Confrontando invece questo incontro con quello perso proprio contro il canadese allo scorso Roland Garros, Arnaldi pensa che “sia stato un match simile. Certo, non avevo ancora molta esperienza nel circuito ATP perché avevo giocato pochi tornei, però come allora anche quest’oggi lui ha avuto momenti in cui ha giocato veramente bene e altri in cui ha fatto molti errori. Arriva da un infortunio, quindi ha tanta voglia di rifarsi. Però, allo stesso tempo, non ha ancora disputato molte partite e così io ho cercato di giocare tenendo a mente la mia solidità. E non è ancora finita per l’azzurro, che agli ottavi sfiderà Tomas Machacuscito vincente da una maratona con Andy Murray – con cui ha un solo precedente, risalente a un anno fa circa nelle qualificazioni dell’ATP di Dubai. In quell’occasione Arnaldi raccolse un misero game, ma da allora molto se non tutto è cambiato. Un quarto di finale con Jannik Sinner, di certo, non sarebbe un’utopia.

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