Ha vinto Torino: le ATP Finals in Italia dal 2021

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Ha vinto Torino: le ATP Finals in Italia dal 2021

Arrivata l’attesa fumata bianca: il capoluogo piemontese ha vinto la concorrenza di Londra, Manchester, Tokyo e Singapore. Un grande giorno per il nostro tennis

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Il momento di archiviare dubbi e condizionali è finalmente arrivato. L’ATP ha scelto Torino per ospitare le Finals nel quinquennio 2021-2025. Arriva così il riconoscimento del valore oggettivo della candidatura italiana e della collaudata capacità di organizzare il grande tennis dalle nostre parti (gli Internazionali e le Next Gen hanno portato punti). Ma anche un premio alla caparbietà di una macchina organizzativa che ha voluto e saputo superare difficoltà oggettive: l’Italia ha dimostrato un interesse di arrivare all’obiettivo chiaramente maggiore rispetto alle concorrenti. La fumata bianca era tutt’altro che inattesa, ecco perché non abbiamo avuto difficoltà lo scorso 8 aprile a sbilanciarci. L’assegnazione all’Italia del torneo che chiude la stagione – sotto alcuni punti di vista il più importante dopo gli Slam – restituisce una significativa centralità al nostro Paese nell’Europa del tennis. Ai grandi appuntamenti già in agenda si è aggiunto quest’anno il ritrovato torneo femminile di Palermo, in attesa di buone notizie per l’erba di Monza.

PRIMA DI TUTTE – Torino diventa così la quindicesima città ad ospitare il Masters, raccogliendo il testimone da Londra che nel 2020 toccherà quota 12 edizioni consecutive. Il meccanismo della 02 Arena è ormai collaudatissimo, ma gli inglesi – pur tentati dal dare continuità a un circolo virtuoso – non hanno accettato la mossa dell’ATP che ha alzato l’asticella delle garanzie richieste. Con Manchester mai apparsa realmente in corsa, all’ombra della capitale, nemmeno i colossi asiatici Tokyo e Singapore sono riusciti ad alzare la voce in una corsa che sin dall’inizio è sembrata circoscritta al Vecchio Continente. Chiudere la stagione in Europa ha sempre rappresentato la prima scelta anche per i giocatori, decisamente influenti sulla decisione del board ATP.

TEMPI LUNGHI – Alla resa dei conti, ci sono voluti cinque mesi per tagliare un traguardo che all’inizio sembrava dietro l’ultima curva. Lo striscione è stato però spostato più volte, perché scadenze presentate come vincolanti sono invece risultate orientative. Quando la (teoricamente) rigida tabella di marcia ha lasciato spazio a un’inattesa fluidità, gli italiani sono riusciti a giocarsela nel migliore dei modi. Dimostrando concreta volontà di superare ogni ostacolo. A partire dalle insidie politiche, perché al via della corsa il decreto della presidenza del Consiglio che ha stanziato i 78 milioni richiesti dall’ATP non sembrava scontato alla luce della dialettica tra le due anime della compagine governativa. Alla lunga, hanno pagato le capacità diplomatiche dei sottosegretari competenti, Giorgetti e Valente.

Poi sono arrivate le garanzie fideiussiorie, assicurate dal Credito Sportivo prima e probabilmente dalla BNL poi (dinamica che resta da chiarire, in assenza di conferme ufficiali). Pubblico e privato insieme, interazione virtuosa anche a livello locale, dalla Regione Piemonte all’amministrazione pentastellata di Chiara Appendino fino alla Camera di Commercio e alle realtà imprenditoriali più vive di un territorio a forte vocazione sportiva. Con la regia e il lavoro dietro le quinte della FIT più che mai decisivo anche negli ultimi giorni: dalla visita di Binaghi negli Stati Uniti ai più recenti incontri romani. Fino alle rassicurazioni formali e sostanziali fornite all’ATP sulla stabilità del castello, al riparo da eventuali cambiamenti di indirizzo politico nazionale e locale. Tutti hanno remato dalla stessa parte.

IL PROGETTO – Torino metterà a disposizione dei Maestri del tennis un palazzetto dello sport moderno ed efficiente come il Pala Alpitour, con i suoi 14.700 posti. L’adiacente Piscina Monumentale ospiterà i due principali campi di allenamento, con il quartier generale che verrà allestito al circolo della Stampa. Già dal video diffuso dall’ATP al momento dell’annuncio si coglie però come la scelta non sia stata dettata soltanto da ragioni sportive. Torino offrirà alle Finals la cornice di una città d’arte e cultura, con tutti gli attori locali fortemente intenzionati a investire per garantire al territorio ricadute almeno pari al grande sforzo economico e organizzativo. Se a Londra il Masters non ha certo spostato gli equilibri della città in questi anni, a Torino si punta invece a far vivere la città intorno all’evento per moltiplicarne i benefici. La sfida non si presenta semplice, ma intrigante.

LE REAZIONI – Nella nota diffusa in tutto il mondo, l’ATP cita anche la neonata società Sport e Salute (che ha preso il posto di CONI Servizi) tra gli attori che hanno contribuito al risultato. Si parla di una proposta “completa al punto da impressionare” il board guidato da Chris Kermode. Novak Djokovic, da presidente dell’ATP Player Council, ha pubblicamente elogiato la scelta augurandosi un prosieguo tale della carriera da poter essere presente sul campo del Pala Alpitour nel 2021. Il sindaco Chiara Appendino ha voluto sottolineare l’importanza del “gioco di squadra, con la chiusura di Binaghi che ha riconosciuto con soddisfazione “un notevole successo internazionale per il nostro Paese“. La presentazione ufficiale dell’evento è stata programmata per il prossimo 29 aprile a Palazzo Madama ed è lì che probabilmente verranno ricostruite – almeno con una versione ufficiale – tutte le tappe della lunga corsa, anche quelle rimaste dietro le quinte.

Complimenti, Torino! Le reazioni a caldo dopo la vittoria

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