Da Luca Nardi a Lisa Pigato: l'identikit dei migliori tennisti italiani Under 18 del 2021 - Pagina 2 di 4

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Da Luca Nardi a Lisa Pigato: l’identikit dei migliori tennisti italiani Under 18 del 2021

Chi c’è alle spalle di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti? Quattro giovani tennisti italiani che si sono distinti nel 2021: tra loro anche Francesco Maestrelli e Matilde Paoletti

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Luca Nardi al Challenger di Parma 2020 (foto Marta Magni)
 

Francesco Maestrelli (21/12/2002 – 756° della classifica mondiale, +799 posizioni da inizio 2021)

Francesco Maestrelli – dal sito della FIT

Fuori dai radar per gran parte del 2021 a causa di un esordio arrivato nella classifica mondiale ATP solo a marzo, Francesco Maestrelli si è fatto notare principalmente nel finale di stagione, in cui ha messo in fila ottimi risultati nel circuito Challenger, soprattutto a Bari dove si è fatto notare per aver superato le qualificazioni. Il risultato più degno di nota della carriera di Maestrelli finora è arrivato però sul veloce di Heraklion, in Grecia, con il torneo di categoria Futures M15 vinto battendo in finale la testa di serie numero 1 del torneo (e numero 523 del mondo) Alaistair Gray. Il cemento è per ora la superficie dove il 18enne di Pisa si è espresso meglio, sia a livello Futures/Challenger che Junior. Nel circuito destinato ai giovani giocatori ha raggiunto come best ranking il numero 50, raggiungendo la semifinale del J1 di Repentigny in Canada e qualificandosi all’Australian Open Junior, eliminato al primo turno dal ceco Krumich.

Maestrelli nonostante abbia un rovescio piuttosto piatto riesce sempre a trovare profondità nello scambio anche su terra rossa, e in questo punto si vedono anche le potenzialità tattiche del dritto, ancora embrionale per questi livelli

Il tennista toscano ha sofferto ad inizio stagione la poca adattabilità alla terra rossa, caposaldo del circuito Challenger, che mette in difficoltà i tennisti più avvezzi al veloce in quella categoria. Dopo aver perso alle pre-qualificazioni di Roma contro Passaro ha dimostrato tutti i suoi progressi battendo lo stesso nel primo turno delle qualificazioni del Challenger di Napoli, in cui ha mancato il tabellone principale per una sconfitta tirata contro Miceli. L’affermazione è arrivata dopo il torneo di Heraklion, a Bari. Maestrelli ha superato le qualificazioni senza perdere un set e ha perso una partita tiratissima e interrotta più volte dalla pioggia contro Francesco Forti, numero 329 del mondo. Ma come gioca Maestrelli? Ad una prima occhiata può somigliare a Matteo Berrettini, ma il toscano ha profonde differenze tecniche e fisiche con il finalista di Wimbledon.

Alto 1.93 e dal servizio già ottimo per il livello Challenger, specialmente indoor, Maestrelli è “costruito” nello stile dei giocatori di ultima generazione, i grandi battitori alti più di un metro e novanta ma agilissimi sul campo. Il toscano ha una rapidità sia frontale che laterale notevole per la sua stazza ed ha come colpo migliore il rovescio, già profondo e solido per il livello Challenger. Il punto debole di Maestrelli è sicuramente il dritto, colpo con cui è meno continuo e che lo avvicina ad un archetipo di tennista che va per la maggiore nel tennis moderno, quello di Hubert Hurkacz, Alexander Zverev e Daniil Medvedev. Ovviamente il toscano è ancora lontanissimo dai livelli di questi tre, e rispetto a Zverev ha meno esuberanza atletica e traiettorie molto più piatte. Distinguendolo anche da Medvedev per una non spiccata propensione alla risposta come il russo, il profilo più simile è sicuramente quello di Hurkacz, un grande battitore con buona mobilità nonostante l’altezza e con un rovescio notevole a fronte di un buon dritto ma non al livello del suo altro colpo da fondo.

 
Sprazzi di difesa medvedeviana di Maestrelli, che combina una velocità laterale notevole per l’altezza alle sue lunghe leve. Qui perde il punto ma fa sudare tantissimo il suo avversario che ha bisogno di un dritto lungolinea non facile per chiudere finalmente il punto.

Dove può arrivare Maestrelli è presto per dirlo, ma il salto in classifica del finale di stagione è sicuramente un buon punto di partenza. Per ora il tennista toscano dovrà farsi strada in un percorso abbastanza tortuoso per un tennista più portato al veloce che alla terra rossa, visto che nel circuito Challenger la maggior parte dei tornei si giocano su terra rossa tutto l’anno, e ci sono miriadi di specialisti della superficie. Maestrelli avrà dalla sua il supporto del circuito Challenger italiano, che probabilmente non mancherà nel fornirgli wild card durante la stagione nei numerosi tornei che si svolgono in Italia. Per ora la sua classifica, 758 del ranking mondiale, non gli permetterebbe l’accesso diretto in tabellone nei tornei di categoria Challenger. Se continueranno i miglioramenti di questo finale di stagione, e il tennista toscano migliorerà la sua propensione alle superfici più lente, il 2022 potrebbe essere il suo anno di frequentazione fissa del circuito Challenger, e chissà anche con qualche soddisfazione.

Continua a pagina 3: Lisa Pigato e Matilde Paoletti

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WTA Pechino, il tabellone: Sabalenka e Rybakina nella parte alta. Swiatek e Gauff al debutto in Cina

I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen

È stato sorteggiato il tabellone del China Open, l’ultimo evento WTA 1000 della stagione in programma da sabato 30 settembre. Tra conferme e attesi ritorni si rivedono tutte e quattro le prime teste di serie del ranking, a partire dalla numero 1 al mondo Aryna Sabalenka, assieme a Iga Swiatek, Coco Gauff e Jessica Pegula. Swiatek e Gauff sono pronte a fare il loro debutto in Cina. I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.


Nella prima parte di tabellone svetta Aryna Sabalenka, al suo primo torneo come nuova numero 1 del mondo. Assieme a lei, in questa porzione di tabellone, troviamo la campionessa di Wimbledon 2022 Elena Rybakina, la campionessa di San Diego Barbora Krejcikova, e la quindicesima testa di serie Beatriz Haddad Maia. Sabalenka aprirà il suo torneo contro la rediviva Sofia Kenin. Kenin ha già vinto quest’anno su Sabalenka, battendo l’allora numero 2 nel secondo turno di Roma.

 

Nella seconda parte di tabellone troviamo la testa di serie numero 4 Jessica Pegula insieme alla testa di serie numero 7 Ons Jabeur. La tunisina ha vissuto una settimana intensa a Ningbo, dove ha raggiunto la sua prima finale da Wimbledon e la prima su un campo in cemento dagli US Open del 2022. Grazie al Bye Pegula inizierà il secondo turno contro Donna Vekic o Anna Blinkova. Oltre a loro le teste di serie numero 12 Petra Kvitova e Jelena Ostapenko, testa di serie numero 13.

La terza porzione di tabellone vede protagonista la campionessa degli US Open Coco Gauff, che giocherà il suo primo evento da campionessa major. La numero tre del mondo affronterà Ekaterina Alexandrova al primo turno. In questa sezione ci sono anche la campionessa di Guadalajara Sakkari e Kudermetova, che hanno dei bye al primo turno. Nella parte bassa, al suo debutto nel torneo, la numero 2 del mondo Iga Swiatek guida l’ultimo quarto del tabellone. Con lei c’è anche la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova e le uniche due ex campionesse presenti nel sorteggio, Caroline Garcia (2017) e Victoria Azarenka (2012). La Swiatek aprirà contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.

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ATP Pechino: Arnaldi perfetto, lascia le briciole a Wolf e approda al 2° turno. Out Sonego contro Humbert

Il numero 3 italiano centra un super debutto, lasciando le briciole all’americano. Ora Tsitsipas o Jarry. Il torinese perde all’esordio contro il francese Humbert

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arnaldi us open 1

U. Humbert b. L. Sonego 7-5 3-6 6-0 (Jacopo Gadarco)

Sconfitta all’esordio per Lorenzo Sonego. Il 28enne di Torino, sceso questa settimana al numero 56 del ranking dopo non aver potuto (ancora) difendere il titolo di Metz del 2022 (il torneo quest’anno è stato spostato ad inizio Novembre), è stato sconfitto da Ugo Humbert.

Il 25enne francese si è infatti imposto col punteggio di 7-5 3-6 6-0.

 

Nel primo set entrambi hanno controllato senza troppi problemi i turni di servizio nonostante una percentuale piuttosto bassa di prime palle in campo (Humbert 53%, Sonego addirittura 43%).

L’italiano ha sprecato una palla break nel corso dell’ottavo game con un brutto errore di dritto, assolutamente gratuito, per poi perdere il servizio a 15 sul 5 pari a causa di un game piuttosto sciagurato (due errori non forzati di dritto davvero insoliti per Sonego), concluso con un doppio fallo.

Al termine del primo set Sonego però chiede l’intervento del fisioterapista per un problema al collo, un fastidio fisico che potrebbe avere influito sulla prestazione al servizio di Lorenzo (2 ace e 3 doppi falli, solamente il 59% di punti vinti con la prima in campo).

Humbert (numero 36 del ranking) ne approfitta e scappa subito sul 2-0 anche nel secondo parziale, ma il francese, lo sappiamo, spesso incontra delle difficoltà nel momento di azzannare le partite ed infatti spreca immediatamente il vantaggio, e addirittura subisce un altro break nel corso dell’ottavo game (meraviglioso passante di rovescio in cross di Sonego).

6-3 Sonego, che sogna la rimonta: ma la realtà del terzo set è invece piuttosto amara.

Humbert domina dall’inizio alla fine, riuscendo a battere finalmente l’italiano dopo due sconfitte su due nel corso del 2023 (la prima delle quali con quattro match point, a Montecarlo) concedendo solamente una manciata di punti al suo avversario nel corso di tutto il parziale, e chiude la partita in 2 ore e venticinque minuti.

Al secondo turno afffronterà il vincente del match tra Rublev (5) e Norrie.

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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[Q] M. Arnaldi b. [Q] J.J. Wolf 6-2 6-2

Inizia come meglio non poteva l’avventura al China Open di Pechino per Matteo Arnaldi, che dopo le due vittorie nelle qualificazioni coglie anche la prima vittoria in tabellone principale ad un ATP500. E che vittoria! Lascia solo quattro game ad un giocatore comunque esperto, anche lui qualificato, come J.J. Wolf, tutt’altro che facile da affrontare sui campi in cemento, e che sembra essere decisamente più distante delle sole 3 ufficiali posizioni in meno rispetto all’italiano nel ranking. Ranking che per Matteo continua a dare grandi notizie, e lo vedrà, con questa vittoria, almeno al n.42 al mondo da lunedì. La top 40, e il sogno di essere testa di serie all’Australian Open, sono tutt’altro che pianeti lontani. Nel frattempo Arnaldi può godersi la vittoria e il riposo, in attesa di scoprire chi affronterà in un secondo turno che già si prevede scoppiettante, tra il cileno Nicolas Jarry e il n.4 del tabellone Stefanos Tsitsipas.

Primo set

Arnaldi mette a segno il primo break della partita già nel terzo game. Inizio positivo, buon ritmo da fondo e giusta strategia nel muovere Wolf e spesso costringerlo a lasciare scoperte larghe porzioni di campo. Non positivissimo l’americano, che con due non forzati, dopo essere stato certo provato psicologicamente da un pazzesco recupero da dietro la schiena di Matteo, concede il servizio all’azzurro. Alla distanza esce la grande maturità che costantemente sta sviluppando Matteo. Wolf non trova mai occasioni in risposta, e a tratti vacilla anche al servizio, non riuscendo ad imporre il suo gioco, ma cercando di fare da parabrezza all’avversario.

E così nel settimo game, infilando un altro paio di punti di qualità, tra cui un bellissimo rovescio stretto che manda fuori tempo l’americano, il n.48 al mondo conquista il doppio break di vantaggio. Ed è preludio a un netto 6-2 che permette ad Arnaldi di conquistare un primo set in cui perde solo due punti al servizio (entrambi nell’ultimo game tra l’altro) tenendo sempre in mano lo scambio con gran solidità, così da impedire all’americano il suo gioco di accelerazioni improvvise e colpi particolari che escano fuori dal palleggio.

Secondo set

Se il primo set è giocato troppo bene da Matteo, con neanche troppi errori di Wolf, il n.51 al mondo inizia malissimo il secondo. Tre dritti in corridoio, con il suo cavallo di battaglia che non riesce a dargli quanto sperato, e uno smash lungo, regalano già nel primo gioco il break al ragazzo di Sanremo. Non sfugge una palla a quest’ultimo, che rimanda l’impossibile al “povero” JJ, che accusa la differenza sulla diagonale di destra, patrocinio di Arnaldi nella partita odierna. E infatti due non forzati di dritto di fila, quasi di frustrazione, per il non trovare contromisure né colpi che possano dare difficoltà all’italiano, regalano nel terzo gioco il doppio break al nostro, che si porta sul 3-0.

Non smarrisce neanche per un attimo la concentrazione Matteo, che costringe Wolf agli straordinari su ogni punto, attaccando in risposta e senza concedere nulla al servizio. Con un ace, coronamento di una partita senza sbavature, condotta dall’inizio alla fine, Arnaldi chiude anche il secondo parziale per 6-2. Wolf mai è arrivato ai vantaggi in risposta, mai è riuscito a creare un surplus nello scambio. Ha subito tanto sul dritto, ancor di più sul rovescio, spesso giocato stretto da Matteo trovando grandi angoli. Una prestazione da incorniciare, che anche in vista del secondo turno non pone alcun tipo di limite.

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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race

Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

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Alexander Zverev - Chengdu 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)

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Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.

Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.

 

Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.

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