Australian Open: Sinner è il solo dei primi 9 favoriti a non aver perso un set. Sembra il più in forma fra tutti. Cobolli sogna l'exploit - Pagina 2 di 4

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Australian Open: Sinner è il solo dei primi 9 favoriti a non aver perso un set. Sembra il più in forma fra tutti. Cobolli sogna l’exploit

Cosa “costa” per un giornalista “coprire” l’AO. Ma il Djokovic dei primi turni (2 set persi) è credibile? Per i bookies sì. Prosegue l’ecatombe di favorite, Rybakina, Pegula k.o. nel “femminile”. Tre italiani superstiti, Sinner, Cobolli e Paolini, ma il prossimo futuro è molto più azzurro di così

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Da Melbourne mi è intanto giunta ieri sera una notizia terribile: uno dei migliori giornalisti di tennis (ma anche di golf e di cricket) Mike Dickson del Daily Mail, mio caro amico, è morto nel sonno, nella camera che divideva con un collega del Daily Mirror che quando si è svegliato ha visto che Mike, 59 anni con i 60 da compiere fra pochi giorni, non respirava più

Ignote le cause. Ho letto di collasso. Mi immagino lo strazio della moglie (e dei tre figli) che dovranno affrontare anche il lungo tragico e dolorosissimo viaggio in Australia per recuperare la salma dovendo affrontare anche tutte le pesanti trafile burocratiche per una morte assolutamente imprevedibile. Difficile non pensare che in tutti questi anni avrebbe potuto capitare a me. Meglio non pensarci. Mike aveva scritto un libro di successo sulla Raducanu. (Stanotte la Raducanu ha perso dalla Wang e lei come tutti i giocatori inglesi, Norrie, Draper, Boulter hanno cominciato le loro conferenze stampa porgendo le condoglianze alla famiglia di Mike).

Però anche seguire professionalmente, e coscienziosamente, l’AO dall’Italia… non è davvero uno scherzo.

Se ti mettono sempre Sinner, il nostro uomo di punta, alle 2 italiane del mattino – anche stasera contro Baez! – e poi Djokovic gioca da sempre tutte le sue partite nella sessione serale aussie (e quindi al mattino italiano…e magari ti va al quinto set al primo turno, al quarto rischiando il quinto al secondo) ecco che gennaio resta un mese in cui di sonno ristoratore ce n’è ben poco. A Djokovic va bene così…forse un dovuto rispetto per l’età. Però in questi ultimissimi giorni Down Under non ha fatto troppo caldo.

È faticoso lavorare da qui, soprattutto se uno, come il sottoscritto, deve cercare di organizzare un primo video per Instagram (devono o non devono essere il più tempestivi possibile? Segnalo che il nostro team Instagram sta facendo un lavoro straordinario. Contiamo di arrivare a 20 mila followers in tempi rapidi e se ci aiutate iscrivendovi – non costa nulla – e con il passaparola…grazie!), poi c’è a fare un secondo video per il sito e poi si deve buttar giù anche qualche migliaio di battute per il proprio editoriale.  Scrivo queste cose, probabilmente poco interessanti, solo per darvi un’idea di queste giornate austroitaliane. Eccessiva personalizzazione? Forse, ma magari qualcuno potrebbe avere un po’ di curiosità. Me lo direte.

A proposito dell’editorialemi dovete scusare se in questi primi giorni sono riuscito a scriverlo solo molto tardi, a pomeriggio avanzato e quasi a sera.

Tanto che i miei editoriali, belli o brutti che siano, finiscono per restare in pagina pochissimo, perché dal mattino all’alba vengono pubblicati tanti di quegli articoli che quelli vengono inghiottiti dal web. Ogni tanto miracolosamente gli editoriali riaffiorano in home page.

Se qualche mio sparuto ma affezionato lettore avesse tempo da perdere e – non trovandoli – volesse dargli comunque occhiata, deve cliccare in alto, sotto il logo di Ubitennis, alla voce editoriali e li trova tutti.

Ieri sera dopo le 20, ad esempio, ho scritto di tutti i miei dubbi sulla condizione di forma attuale di Djokovic, ma anche di Musetti e Berrettini, e delle prospettive che mi sembrano poter avere Sinner e Arnaldi in termini di ranking potenziale. Ho risposto anche a un lettore che mi chiedeva se davvero pensassi che per Sinner sarebbe stato meglio trovarsi nella metà tabellone di Alcaraz anziché in quella di Djokovic, come avevo scritto nel giorno del sorteggio.

Mi perdonerete anche qualche refuso e/o errore e la inevitabile scarsa lucidità del vecchietto che vi scrive, tenendo presente che per aver finito di guardare Zeppieri-Norrie fino a tardissimo (o prestissimo?) e poi aver proseguito a guardare Sonego contro Alcaraz, per realizzare i due consueti video ho dovuto tenere gli occhi aperti con…le stecchine! Si dice così? Boh…

Gli orari impossibili di Melbourne a pagina 3

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