Roland Garros, donne: Bouchard incostante, vince Bacsinszky. Keys e Venus senza problemi

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Roland Garros, donne: Bouchard incostante, vince Bacsinszky. Keys e Venus senza problemi

Crollo verticale di Eugenie Bouchard: dal 4-1 in suo favore perde 10 giochi consecutivi contro Timea Bacsinszky. La canadese reagisce e si riporta sotto nel punteggio ma è troppo tardi. La svizzera chiude 6-4 6-4. Nessun affanno per Madison Keys e Venus Williams, rispettivamente con Duque-Marino e Chirico

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[8] T. Bacsinszky b. E. Bouchard 6-4 6-4 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Prestazione convincente di Timea Bacsinszky che, in svantaggio 1-4 nel primo set, trova la chiave per imbrigliare una Bouchard sempre più fallosa e confusa. Conquista 10 giochi di fila, sale 6-4 5-0 e si procura un matchpoint. La canadese cerca un comeback recuperando fino al 4-5 ma non basta. Alla fine, cede alla svizzera per 6-4 6-4.

Grande attesa per entrambe le tenniste poiché per Timea si tratta di confermare le brillanti performance dell’anno scorso mentre, per Eugenie, sembra sia l’anno del ritorno a un livello degno delle sue stagioni mgliori. E, in effetti, la canadese ingrana la quinta fin da subito staccando la svizzera sul 4-1 nel primo set. Aggressiva e propositiva, la pressa e non le dà respiro. Ma il vantaggio dura poco perché, a poco a poco, Timea comincia a prendere le misure, tiene gli scambi e ribatte con fendenti profondi e angolati, tant’è che Genie comincia a sbagliare sempre più e si lascia raggiungere sul 4-4. Deliziosa la controsmorzata con la quale la tennista di Losanna sorprende la canadese per aggiudicarsi il pareggio. Nel frattempo, un timido sole fa capolino sullo Chatrier anche se le nuvole grigie non si decidono ancora a lasciar spazio al cielo azzurro di primavera.

L’inerzia del match cambia totalmente poiché ora è Timea a dominare l’avversaria. Sale 5-4 spingendo e sbaragliando Genie con colpi profondi e angolati per poi chiudere il punto con soluzioni al volo. Ed ecco che, in 39 minuti, la svizzera chiude il primo parziale 6-4. Ad inizio secondo set, la Bacsinszky continua imperterrita e, mettendo a segno otto game di fila, sale 3-0. La Bouchard è l’ombra della giocatrice partita alla grande nel primo parziale. Impeccabile la svizzera con i piedi e la coordinazione, per lasciare partire dalle corde fendenti incisivi, angolati e profondi, nonché avanzare poi a rete per chiudere il punto al volo. Azzeccate anche le variazioni di Timea che scardinano completamente una Bouchard ormai con le armi spuntate. La n. 9 del ranking sale ancora 5-0, spreca un matchpoint, permettendo così all’avversaria di fare un ulteriore passo in avanti prima sull’1-5 e poi sul 2-5. Impaziente, Timea sparacchia malamente, consentendo ancora a Genie di riprendere fiducia.

Ora c’è di nuovo adrenalina in campo. E sul 5-2 Bacsinszky, il game si prolunga ai vantaggi con Timea che continua a “servire” variazioni inaspettate all’avversaria alternando dropshot e palle lente e alte. Ma la Bouchard le tiene testa, ricominciando a martellare da fondo, avvicinandosi ancora sul 3-5. L’andamento del match cambia ancora, con Timea che ora commette errori più frequenti e gratuiti, dettati certamente dalla confusione. Ora è la canadese a mettere a segno quattro game di fila approdando al 4-5. Ma ecco che c’è un altra palla del match per la svizzera che, alla fine, con l’ennesimo errore della Bouchard, accede al terzo turno dopo 1 ora e 24 minuti con un doppio 6-4.

[9] V. Williams b. [Q] L. Chirico 6-2 6-1 (Tommaso Voto)

Venus Williams, che è alla 70esima partecipazione ad un torneo del Grande Slam (seconda solo a Amy Frazier che detiene il record di 71 presenze), si aggiudica il derby contro la connazionale Chirico, al termine di un match senza sbavature, in cui l’ex n.1 del mondo ha tenuto un ritmo alto al servizio e non ha mai faticato da fondo campo. La maggiore delle sorelle Williams, che gioca per la 19esima volta il Roland Garros (record in coabitazione con la francese Varin) non ha un buon feeling con la terra battuta, infatti il suo stile di gioco si adatta meglio alle superfici veloci. A Parigi Venus ha giocato una finale nel lontano 2002, quando perse da Serena, ma negli ultimi anni non è mai riuscita ad ottenere risultati degni del suo palmares.

Il match è stato godibile, anche se Chirico ha mostrato di avere un tennis non ancora maturo per poter fronteggiare la potenza dei colpi della Venere nera, che è stata impeccabile al servizio e letale nel verticalizzare il gioco con il diritto. Non solo la n.9 del seeding non ha mai concesso palla break, ma non ha avuto alcun calo di tensione o passaggio a vuoto, che avrebbero potuto rimettere in partita un’avversaria più giovane e motivata. La dinamica del match è stata praticamente identica in entrambi i parziali, con Venus a comandare lo scambio e con Chirico a “remare” dietro la linea di fondo. Alla soglia dei 36 anni, che compirà il 17 giugno, la cinque volte campionessa di Wimbledon ha dimostrato di essere ancora una tennista straordinaria, che quando è supportata dal fisico può competere ad alti livelli.

[15] M. Keys b. M. Duque-Marino 6-3 6-2 (Raffaello Esposito)

Ghiotta occasione oggi per la statunitense MadisonKeys e la colombiana Mariana Duque-Marino, rispettivamente 17 e 75 WTA che si affrontano per la prima volta in carriera. La prematura sconfitta di Angelique Kerber ha liberato la zona di tabellone che occupano e ora sulla strada di un ipotetico quarto di finale l’avversaria più pericolosa è la giovane russa Daria Kasatkina, favorita n°29 del torneo. Lo stesso sarebbe valso per la nostra Camila Giorgi, se non si fosse fatta massacrare da Bertens. Ancora una volta peccato. Nonostante la separazione lampo da Mats Wilander, neanche in Nevada sono così veloci, Madison non ha faticato troppo per sbarazzarsi della finalista di Strasburgo, mai in grado di reggere le sue bordate. Insieme a Serena lei è probabilmente il miglior talento del circuito nel colpire la palla e il concetto è reso chiaro nel secondo scambio del match con un rovescio baseball sulla riga visibile solo al rallentatore. Oltre gli alberi del campo 3 si vede, e si sente, il traffico dell’Avenue de la Porte d’Auteuil ed è forse questo a distrarre Madison in avvio ma dal sesto game in poi l’incontro non c’è più. Troppa differenza nella velocità dei colpi perché potesse essere altrimenti, con Mariana ridotta a sperare che la palla esca, come lo Snoopy tennista di Charles Schulz. Keys avanza, ora affronterà al terzo turno Monica Puig.

 Risultati:

[8] T. Bacsinszky b. E. Bouchard 6-4 6-4
[26] K. Mladenovic b. T. Babos 6-4 6-3
[1] S. Williams b. T. Pereira 6-1 6-2
[9] V. Williams b. [Q] L. Chirico 6-2 6-1
[14] A. Ivanovic b. K. Nara 7-5 6-1
[29] D. Kasatkina b. [WC] V. Razzano 3-6 6-1 6-3
[12] C. Suarez Navarro b. Q. Wang 6-1 6-3
A. Cornet b. T. Maria 6-3 6-7(4) 6-4
P. Parmentier b. I. Falconi 6-3 6-1
[15] M. Keys b. M. Duque-Marino 6-3 6-2
K. Knapp b. A. Sevastova 6-3 6-4
K. Bertens b. C. Giorgi 6-4 6-1
[18] E. Svitolina b. [WC] T. Townsend 6-3 6-0
M. Puig b. J. Goerges 7-5 6-7(4) 7-5
Y. Putintseva b. [28] A. Petkovic 6-2 6-2
[22] D. Cibulkova b. A. Konjuh 6-4 3-6 6-0

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