TENNISPOTTING novembre: a Djokovic la coppa, a Federer l'insalata - Pagina 2 di 2

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TENNISPOTTING novembre: a Djokovic la coppa, a Federer l’insalata

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Roger Federer è il più forte, ma spesso non è vestito all'altezza. Però c'è sempre Berdych a fare di peggio
 

PEGGIOR PARTITA DEL MESE
Claudio Giuliani: A novembre c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Djokovic che lascia due game a Cilic? Wawrinka che ne rimedia tre sempre contro Djokovic? Nishikori che ne fa cinque contro Federer? Berdych che prende 6-1 6-1 da Wawrinka oppure, dulcis in fundo, Andy Murray che perde 6-0 6-1 da Roger Federer? Scelgo questa, anche perché alla vigilia del match Murray era stato “pompato” da tutti, Federer incluso. “Murray è tornato un giocatore in fiducia”, aveva dichiarato Roger alla vigilia del match. Per non parlare della stampa inglese che lo vedeva come favorito più di Nishikori alla conquista della semifinale. E poi è andata come andata e sfido chiunque, tranne i tifosi-adoratori, ad esaltarsi per un match che finisce 6-0 6-1. Partita orribile, anzi: partita che non c’è stata e Murray che veramente un paio di domande deve pur farsele perché prendere un 6-0 a quei livelli (e difatti lui non perdeva per 6-0 6-1 dal 2007, Djokovic a Miami).

Daniele Vallotto: Davvero difficile scegliere perché il Masters offre opportunità in abbondanza. Ricordo con un certo orrore Djokovic-Cilic. Si sapeva che il serbo era ampiamente favorito però, considerato che nei tre precedenti del 2014 Marin aveva strappato sempre un set, ci si aspettava un minimo di competizione. Invece il croato è praticamente inoffensivo al servizio – o forse Djokovic è fuori categoria alla risposta – e la partita non si gioca. Finisce 6-1 6-1 e i due game vinti da Cilic sembrano arrivare per grazia ricevuta. Un Masters davvero brutto in cui si giocano purtroppo tante brutte partite, un po’ per manifesta superiorità, un po’ per manifesto complesso di inferiorità. Lo US Open sembra molto lontano.

METALLURGICO DEL MESE
David Ferrer, chi altri? Lo spagnolo è il metallurgico del mese – ma non dell’anno, come vedremo nella prossima puntata – e riesce alla fine a partecipare al Master.[pullquote]Addirittura, gli spettatori della O2 arena hanno bisogno che scenda in campo il palleggiatore spagnolo per vedere il primo match vero della settimana[/pullquote], nonché il primo terzo set. Ferrer infatti strappa subito un set a Nishikori, che poi vince al terzo per via della sua maggior classe. Lo spagnolo, sceso in campo per via dell’infortunio occorso al gomito destro a Milos Raonic, era carico a mille e ha strappato gli applausi del pubblico, stufo fino a quel giorno di questi talenti svogliati che sembravano decidere a tavolino chi avrebbe vinto poi in campo senza versare sudore.

ROSICONE DEL MESE
Daniele Vallotto:
Chiariamo. Novak Djokovic è sempre stato uno dei miei tennisti preferiti e credo che il 2011 – pur essendo un’eccezione – sia stato uno degli anni più rivoluzionari e decisivi di questa èra tennistica. Quello che però non mi piace di questo campione è il voler piacere per forza a tutti. E quindi non mi è piaciuta per nulla la sua polemica contro il pubblico di Londra, colpevole di aver sostenuto troppo calorosamente Kei Nishikori in semifinale al Masters. Il bello è che Djokovic la prende talmente sul personale da perderci un set e rischiare un break nel terzo.[pullquote position=”right”]Voglio dire, calmati. Sei il numero uno ma non puoi piacere a tutti[/pullquote]. Davvero pessimo anche il punto disegnato sulla telecamera a fine match. E senza dare spiegazioni, naturalmente, perché quando Novak Djokovic rosica è il numero uno pure in questo.

BFF DEL MESE
Non siete gli unici ad essere più affettuosi con i vostri amici quando siete sbronzi.

OUTFIT DEL MESE
Dopo aver vestito fiori e ghirigori vari, su tonalità improbabili alternate ad altre decisamente hard per la vista, finalmente Berdych, e H&M, ne imbroccano una. A Londra il ceco veste di nero con delle striature arancio, con il pantaloncino che richiama l’arancio mentre nella parte frontale ha degli inserti blu tendenti al grigio. Il calzino nero per una tenuta all-black. Bene Tomas, alla fine ce l’hai fatta a vestirti bene.
berdych master

SELFIE DEL MESE
La foto che fa il giro del mondo la scatta il compagno burlone delle ATP Finals, quello che è contento di stare lì a giocare con quelli forti. La sua altezza gli consente uno scatto perfetto: Tomas è veramente il campione dei selfie.
selfie berdych

BUA DEL MESE
Dopo questo tweet, Federer ha firmato un contratto di sponsorizzazione con la Pic per 5 milioni di dollari all’anno (si scherza, eh).

TWEET DEL MESE
A Murray vogliamo bene. E un po’ di più dopo questi tweet con cui si scusa con i suoi tifosi.

L’indice della rubrica:
TENNISPOTTING gennaio: Wawrinka e la fine dell’età adulta del tennis
TENNISPOTTING febbraio: il ritorno dello Jedi Federer
TENNISPOTTING marzo: il gioco si fa duro? Allora vince Djokovic
TENNISPOTTING aprile: Nadal, da capitàno a marinaio del Mar Rosso
TENNISPOTTING maggio, Dimitrov e Raonic: le speranze ardite e poi tradite
TENNISPOTTING giugno: Nadal, Parigi e l’inevitabile
TENNISPOTTING luglio: Djokovic, Federer e l’avvento del Terrore;
TENNISPOTTING agosto: Djokovic è in ferie, Federer è di turno
TENNISPOTTING settembre: Kei, Marin e il giuramento della Pallacorda
TENNISPOTTING ottobre: ciao, sono Andy Murray e devo andare al Masters

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