Il tabellone maschile del Roland Garros
Se nel 2017 erano cinque, un anno dopo il Roland Garros torna a registrare sette presenze italiane nel tabellone principale maschile, nessuno proveniente dalle qualificazioni (ma con un lucky loser). Andiamo a vedere, analizzando caso per caso, che cosa ha riservato loro il sorteggio.
ANDREAS SEPPI
Andreas – che si trova a poche caselle di distanza da Nadal – affronterà al primo turno una testa di serie, ma non una di quelle particolarmente minacciose, bensì una destinata a scomparire quando verranno ridotte a 16. Si tratta della n. 27 Richard Gasquet il quale, forse vittima della pressione di giocare nella propria nazione, non ha mai brillato al Roland Garros: solo una volta ha raggiunto i quarti e su quindici partecipazioni quattro volte è uscito al primo turno. Lo Slam parigino forse non è il più adatto al gioco di Seppi, ma se la sfida dovesse volgere verso un aspetto più mentale, il n. 51 del mondo, potendo contare su tutta la sua calma, diventerebbe sicuramente favorito. L’unico successo di Seppi su sette sfide con il francese, è arrivato sulla terra di Amburgo nel 2008, e non sono mancate sfide equilibrate tra i due. In caso di successo, il cammino di Seppi prenderebbe una breve svolta in discesa dato che al secondo turno si troverebbe davanti il vincente di Jaziri-Youzhny, entrambi ultra-trentenni alla ricerca di una seconda giovinezza. Guardare ancora più lontano di così non avrebbe molto senso dato che, come detto, l’ombra del gigante Nadal a quel punto sarebbe a un passo.
PAOLO LORENZI
Paolino è stato sicuramente il più sfortunato nel sorteggio, ma conoscendo il suo spirito positivo e di gran lavoratore sicuramente non si sarà buttato giù. Il confronto di stili che si viene a creare con Kevin Anderson è evidente: il sudafricano basa il suo gioco prevalentemente sul servizio e predilige scambi brevi e potenti; l’italiano invece fa della resistenza il suo punto di forza e non gli dispiace affatto frequentare le zone di periferia del campo, vicino ai giudici di linea, per rimandare instancabilmente la palla dall’altra parte della rete. I precedenti purtroppo dicono quattro vittorie a zero per Kevin, compresa l’unica sulla terra di Ginevra lo scorso anno. A rendere più difficile l’impresa vanno aggiunti i guai fisici del n. 74 del mondo che lo hanno costretto a saltare Roma.
THOMAS FABBIANO
Per Thomas questa sarà la seconda presenza nel tabellone principale del Roland Garros e ci sono tutti i presupposti per agguantare anche la prima vittoria. Nel 2016 venne sconfitto in quattro set da Feliciano Lopez mentre il suo avversario all’esordio sarà Matthew Ebden, battuto nell’unico precedente due anni fa a Shenzhen. Nonostante il divario in classifica (l’australiano è n. 73 del mondo mentre il tennista pugliese 115esimo) Fabbiano si trova più a suo agio sulla sulla terra rossa e se non parte favorito, sicuramente sono alla pari. In caso di successo le cose inizierebbero a complicarsi e non poco: sotto di loro infatti si leggono i nomi Coric e Kohlshreiber.
MARCO CECCHINATO
Anche Marco non ha mai vinto un match a livello Slam e questo Roland Garros gli offrirà una delle occasioni più ghiotte mai avute, sotto il nome di Marius Copil. Il romeno n. 95 del mondo staziona da anni ormai a ridosso dei top 100 ma fatica a restarci dentro, mentre il siciliano sta vivendo il periodo migliore della sua carriera. Il primo titolo ATP della carriera conquistato a Budapest ha dato grande fiducia al n. 72 del mondo il quale, in questo inedito match, è certamente favorito. Se dovesse raggiungere il secondo turno, di certo c’è che si troverà davanti un australiano, resta il dubbio se sarà Kyrgios o Tomic.
FABIO FOGNINI
Se a Roma il tabellone non aveva sorriso a Fabio Fognini (incontrare Thiem e Nadal nello stesso torneo sulla terra non è il massimo) a Parigi si è ripreso tutto con gli interessi. Al primo turno infatti il tennista ligure incrocerà la racchetta con Pablo Andujar, un esperto della superficie, ma certamente non al livello di Fabio. I faccia a faccia parlano chiaro: sei precedenti, tutti sulla terra, e una sola vittoria per lo spagnolo. In caso di successo la testa di serie n. 18 troverebbe il vincente di Sela-Ymer. Sono diversi mesi ormai che quest’ultimo è allenato da Robin Soderling, ma è improbabile che in così poco tempo possa aver sviluppato delle armi in grado di impensierire l’italiano, anche se il super coach ha fatto le sue fortune proprio su questi campi e sicuramente avrà consigli da dispensare al giovane Elias. Volendo volgere lo sguardo ancora più in lontananza, al terzo turno il nome più papabile è quello di Kyle Edmund e in quel caso per Fabio sarebbe un match inedito.
MATTEO BERRETTINI
Chiude il battaglione parigino degli italiani Matteo Berrettini, al suo secondo Slam della carriera. Se in Australia il 22enne romano era stato costretto a superare le quali, qui a Parigi ha sfruttato i numerosi ritiri per ritrovarsi catapultato nel tabellone principale, e la fortuna ha continuato a sorridergli abbinandolo con un lucky loser. Oscar Otte infatti nell’ultima giornata di quali era stato sconfitto da Taberner, prima di esserei ripescato. I due non si sono mai affrontati e se l’italiano non ha molta esperienza a questo livello, il tedesco non è da meno: anche Oscar è alla seconda partecipazione Slam e per entrambi questa rappresenta una occasione d’oro. Berrettini è al momento n. 96 del mondo mentre il 24enne di Colonia è n. 157. L’alone di incertezza resterebbe anche in caso di secondo turno, dove l’avversario sarà uno tra Ernests Gulbis e Gilles Muller, due tennisti che se sono in giornata possono stupire (soprattutto il lettone che al Roland Garros vanta una semifinale). Berrettini si presenta a questo appuntamento dopo aver iniziato bene la stagione sul rosso, con tre match vinti a Budapest, ma da lì in poi si registrano solo quattro sconfitte e una vittoria, quella romana contro Tiafoe.
SIMONE BOLELLI
Tecnicamente Simone Bolelli è un lucky loser, visto che è stato sconfitto nell’ultimo turno delle qualificazioni dal colombiano Santiago Giraldo. Certo prendere il posto di Alex Dolgopolov non è esattamente una gran fortuna... Simone affronterà al primo turno il numero 1 del mondo e 10 volte vincitore del torneo Rafael Nadal che ha affrontato 5 volte in carriera perdendo sempre. Inutile nascondersi dunque: la prospettiva per Bolelli è “solamente” quella di avere l’onore di giocare probabilmente sul Centrale intitolato a Philippe Chatrier e godersi il momento non banale. Certo anche l’assegno da 20.000 euro per il primo turno non è un bonus da buttare via.
Il tabellone femminile del Roland Garros
Dopo il ritiro di Roberta Vinci a Roma, il Dream Team italiano di tennis perde un altro importante elemento e con alcune giovani ancora un po’ troppo acerbe, il numero delle donne presenti al Roland Garros resta, per il secondo anno consecutivo, fermo a quattro.
FRANCESCA SCHIAVONE
Il nome che dodici mesi fa quasi nessuno si sarebbe aspettato di trovare è quello di Francesca Schiavone, la quale dopo aver sbaragliato la concorrenza nelle qualificazioni, al primo turno sfiderà per la prima volta Kuzmova. A separare le due tenniste ci sono 181 posti in classifica (Francesca è n. 265 mentre Viktoria è n. 84) ma anche diciassette anni di esperienza. Kuzmova non ha ancora vinto un incontro a livello Slam e stando ai risultati della sua carriera, la terra non sembra una superficie a lei favorevole. Se poi ci aggiungiamo il sostegno del pubblico, conquistato negli anni da parte di Francesca, le cose si complicano ulteriormente per lei. In caso di successo la tennista milanese troverebbe molto probabilmente una delle favorite per la vittoria finale, Svitolina, e in quel caso l’unica consolazione potrebbe essere quella di giocare in uno dei campi principali dell’impianto.
DEBORAH CHIESA
Anche Deborah ha superato le qualificazioni, ma il sorteggio è stato meno clemente con lei. Al suo primo match nel tabellone principale di uno Slam affronterà, per la prima volta, Belinda Bencic. La giocatrice svizzera non gioca sulla terra parigina dal 2015 a causa della lunga serie di infortuni patiti negli ultimi anni, e anche adesso non sembra essersi messa tutto alle spalle: questo è per lei il quarto torneo dell’anno e non scende disputa un incontro da Indian Wells. Le chance di vittoria per la 21enne di Trento risiedono principalmente nella grande incertezza che aleggia sulle condizioni fisiche della sua avversaria. In caso di successo, la n. 163 del mondo se la giocherà con la vincente di Rybarikova-Kumkhum.
CAMILA GIORGI
Oltre ad avere la possibilità di raggiungere il secondo turno a Parigi per la quarta volta, Camila contro Grace Min ha anche la chance di passare in vantaggio negli scontri diretti, fermi sul 2-2. La tennista americana di origini asiatiche, proveniente dalle qualificazioni, al momento occupa la posizione n. 197 e raramente la si vede nei tornei WTA. Nell’eventuale secondo turno le cose si complicherebbero un po’ per Giorgi: ad attenderla ci sarebbe con molta probabilità Sevastova.
SARA ERRANI
Si rinnova con un altro capitolo la saga della rivalità tra Sarita e Alize Cornet, che per la seconda volta si sfideranno nello Slam parigino. L’italiana guida 4-3 nei precedenti, ma non batte la francese proprio da quella lottatissima sfida datata 2014. Nessuna delle due sta attraversando un buon momento, con Sara che ha collezionato due sconfitte al primo turno a Madrid e Roma, mentre la testa di serie n. 32 ha fatto anche peggio. Questa è un’ottima occasione per entrambe e l’eventuale secondo turno contro la vincente di Parmentier-Paquet (due wild card) dà ancora più stimoli.