CT Spezia, la storia del tennis ligure

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CT Spezia, la storia del tennis ligure

Andrea Amoroso, direttore del CT Spezia, ci ha raccontato la storia e l’attualità del club ligure, che quest’anno spegnerà 90 candeline

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Sig. Andrea Amoroso, il CT Spezia vanta una lunga storia, iniziata nel 1928. Quali le tappe salienti?
Sì, è una lunga storia, con tanti passaggi, che potete trovare integralmente sul nostro sito. Le tappe fondamentali sono la creazione, che avvenne nel lontano 1928 quando, tra le mura di un ufficio legale del centro storico, un gruppo di appassionati pensò all’idea del Lawn Tennis Spezia. L’idea si concretizzò esattamente un anno dopo nei pressi di villa Igea, quando l’Avv. Dario Toracca insieme agli amici Giacomo Lardon e Max Paganini inaugurarono il primo campo del tennis Spezia. Un campo con misure regolamentari ma costruzione artigianale: metà campo in cemento e metà campo in terra battuta! Dopo i problemi della guerra ed alti e bassi negli anni ’60, negli anni ’70 fu inaugurata la nuova sede e da metà anni settanta partirono moltissime iniziative di successo, come la Coppa Annie Soisbault del 1975 (poi diventata Fed Cup). Sui campi di San Venerio sono passati (tra gli altri) Gianni Ocleppo, Tonino Zugarelli ed Adriano Panatta, che nel 1981 vinse il Trofeo Canon-Messina da 25mila dollari, superando in finale Zeljco Franulovic. Fino al 2008, quando per alcuni anni abbiamo organizzato un future.

Come è strutturato il circolo e quanti sono i soci?
Il club dispone di 7 campi. 6 sono in terra battuta e 4 di questi vengono coperti durante il periodo invernale, ed uno è in sintetico Mateco. Abbiamo attualmente circa 400 soci, con oltre 250 frequentatori abituali. La quota sociale è di 1050 euro, e permette l’accesso alle strutture anche ai figli del socio fino ai 23 anni di età. La compagna del socio paga 280 euro; ci sono varie formule a seconda del tipo di target: under 30, over 70, ecc. Abbiamo anche una palestra, la piscina (riscaldata d’inverno), una club house con sala biliardi, ristorante, un campo da calcetto, una sala massaggi e due parcheggi privati. Siamo un circolo organizzato e che propone molte attività ai soci. Infatti il motto del club è: “Il CT Spezia non è solo tennis”.

Siete un circolo molto dinamico, e protagonisti anche nei tornei Internazionali per diversi anni.
Sì, fino al 2013 abbiamo organizzato tornei di un certo livello, incluso ITF Future da 15mila dollari. Avevamo costruito una buona tradizione ed organizzazione, tanto che il torneo era valutato dai giudici arbitri e giocatori come di un livello superiore al montepremi. La crisi generale ha purtroppo rallentato le nostre attività, forzandoci anche ad interrompere l’evento internazionale per mancanza di sponsor. Abbiamo spostato il focus delle nostre iniziative sui giovani, come ad esempio la nostra presenza nel Torneo Slam by Head.

Può raccontarci meglio questa iniziativa?
Il circuito Slam by Head un evento di quattro tappe, nelle principali città della Liguria: La Spezia, Imperia, Savona, con le finali a Genova. In campo scendono ragazzi e ragazze dall’under 10 all’under 16. Arrivano giovani anche dall’alta Toscana, dal parmense, sfruttando un po’ la nostra posizione per così dire strategica. Da noi si è svolta la prima tappa 2018, che facciamo a fine dicembre anticipando un po’ il calendario. Abbiamo avuto 270 giovani in gara, un buon numero, con un livello tecnico di primo piano. Tanto per citare solo alcuni giovani, sono passati qua la Traversi, Musetti… È un evento abbastanza importante e sentito.

Oltre a questo circuito, come organizzate la vostra scuola tennis e la crescita dei giovani?
Ci siamo affidati da tre anni alla Accademia Tennis Apuano, un’accademia che gestisce gli atleti affiliati al nostro circolo. Abbiamo per così dire “appaltato” il lavoro della scuola tennis del club a quest’accademia, mentre in precedenza c’era internamente il maestro Tartarini. Questa organizzazione ha portato ottimi frutti, con la crescita di giovani come Costanza Traversi, Giulia Peoni (che non è del nostro club, ma lavora all’accademia).

Da voi è nato Alessandro Giannessi, come era da ragazzino?
È sempre stato un bravissimo ragazzo, molto educato e disponibile. Ovviamente gira il mondo per la sua attività Pro, ma quando è a La Spezia viene sempre ad allenarsi qua da noi. Grazie ai suoi meriti sportivi è diventato anche socio onorario del circolo, per decisione del nostro CDA. È sempre gentile e disponibile con i ragazzini e con i soci. Purtroppo nella sua carriera non è stato molto fortunato, addirittura ha subito una polmonite… gli auguriamo sempre il meglio.

Competizioni a squadre: avete qualche classe d’età o squadra di particolare interesse?
Nel 2018 disputeremo la serie C maschile e femminile, oltre alle varie squadre under. Fino a tre anni fa avevamo una squadra in serie B, poi con il cambio della guardia alla guida tecnica del circolo abbiamo un po’ rifondato le nostre selezioni, ripartendo dalle basi. L’accademia sta adesso lavorando sui giovani più interessanti che diventeranno i nostri futuri giocatori per le squadre di punta.

Quest’anno festeggerete il 90esimo del club, qualche iniziativa all’orizzonte?
Sì, a luglio. Adesso è ancora presto per la data (probabilmente l’8 o il 14 luglio). Faremo un evento, a cui dovrebbero prendere parte il Presidente della FIT Liguria Fossati e speriamo anche Alessandro Giannessi. Ci sarà una cena a bordo piscina, ed organizzeremo una serie di tornei per celebrare l’importante ricorrenza.

Marco Mazzoni

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