Australian Open: Sinner cerca la seconda semifinale Slam, Rublev la prima. L’azzurro favorito per completezza di gioco e stabilità mentale

Australian Open

Australian Open: Sinner cerca la seconda semifinale Slam, Rublev la prima. L’azzurro favorito per completezza di gioco e stabilità mentale

Sulla Rod Laver Arena si giocherà nella serata australiana, attorno alle 10:30 del mattino in Italia, il secondo quarto di finale dell’Happy Slam. Jannik Sinner è in vantaggio 4-2 nei precedenti contro Andrey Rublev, con le due sconfitte giunte per ritiro

Pubblicato

il

Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)
 

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata all’Australian Open 2024 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

Clicca qui per vedere il video completo!

Manca poco al primo test veramente significativo per Jannik Sinner. Il tennista altoatesino ha fino ad ora disputato un Australian Open immacolato – essendo l’unico a non aver lasciato per strada set tra gli ultimi otto rimasti –, nel quale ha onorato a dovere la sua quarta testa di serie sconfiggendo in tre set gli olandesi Van De Zanschulp e De Jong, l’argentino Baez e persino il russo Khachanov che difendeva a Melbourne la semifinale dello scorso anno. La 15esima tds non era una montagna agevole da scalare (notevole la sua potente combinazione servizio-dritto dall’alto dei suoi 198 centimetri di altezza), ma Jannik sta stabilizzando sempre di più il suo livello tra i top 3-4 al mondo, e pur servendo all’incirca il 50% di prime in campo ha giocato in modo eccelso i punti importanti, tanto da chiudere appunto in tre frazioni. Il prossimo avversario con cui si dovrà interfacciare l’altoatesino sarà un altro moscovita, ovvero Andrey Rublev, quinta tds al terzo quarto di finale all’Australian Open e per la decima volta tra i migliori otto di uno Slam.

Il percorso del tennista russo non è stato altrettanto pulito come quello di Sinner, dato che sin dal primo turno ha dovuto soffrire e non poco. A sorpresa il brasiliano Seyboth Wild l’ha messo parecchio alle strette all’esordio – in cui prima ha recuperato due set di svantaggio e poi si è innalzato sul 5-2 nel tie-break finale, subendo poi la rimonta di Rublev -, costringendolo a stare in campo quasi quattro ore. Poi le vittorie in straight sets sugli statunitensi Eubanks e Korda l’hanno catapultato verso la seconda settimana dell’Happy Slam con un tennis ritrovato, che poi gli è servito per venire a capo dell’incredibile maratona disputata contro l’idolo di casa de Minaur. Trovatosi sotto due parziali a uno, il russo ha lasciato andare il braccio come sa fare molto bene e con cuore ha superato l’ottima prestazione del tennista aussie, che ormai non aveva più energie dopo quattro ore di gioco.

Rublev con queste prestazioni conferma così i quarti raggiunti lo scorso anno all’Australian Open e si affaccia al match valevole per la sua prima semifinale Slam da sfavorito contro un Sinner con cui non ha mai vinto. O meglio, non è mai uscito vincente dopo un match completo, perché in due occasioni Jannik è stato costretto al ritiro. Ma quando gli incontri sono stati portati a termine, il rosso della Val Pusteria non ha mai fallito. Due vittorie su terra e due su cemento. Questi ultimi due risalgono entrambi allo scorso anno: il primo è nei campi outdoor del 1000 di Miami a livello di ottavi (successo di Sinner per 6-2 6-4), mentre il secondo è quello più recente nel cemento indoor di Vienna al penultimo atto (vittoria di Jannik per 7-5 7-6). Tornei in cui poi l’azzurro ha portato a casa finale e titolo.

“Sono nei guai” ha affermato scherzosamente Rublev nell’intervista in campo post-partita di ottavi, riferendosi all’imminente sfida con Sinner. Dietro quel sorriso, però, si cela una reale preoccupazione per il russo in una sfida in cui non sarà di certo favorito. Il peso dei quarti Slam aumenta sempre di più – l’azzurro ha già raggiunto il penultimo atto in un Major, a Wimbledon lo scorso anno – e, per quanto il lavoro fuori dal campo con il suo coach Fernando Vicente stia dando i suoi frutti, non si può proprio dire che nelle situazioni di svantaggio-pressione in palcoscenici importanti Rublev se la viva benissimo. Urla, lanci di racchette e talvolta mazzate nelle proprie ginocchia proprio con queste ultime, traghettano spesso il giocatore russo verso gli argini del proprio fiume tennistico, composto sì da una potenza straripante specialmente dal lato del dritto, che però nella maggior parte dei casi risulta mono-corda e quindi non così efficace contro i migliori al mondo. Sinner, chiaramente, fa parte di questi.

Non mancheranno dunque scambi a elevate velocità in entrambe le diagonali, dove il primo che sbaglierà o tenterà un azzardo lungolinea potrebbe venire o meno ricompensato. Inoltre, sarà importante ‘spezzare il gioco’ come si suol dire, venendo talvolta a rete in controtempo, cambiando il ritmo con rovesci in back o, perché no, tentando una smorzata. Queste ultime soluzioni possiamo affermare con certezza che appartengono più al tennis di Sinner in questo momento, poiché un gran lavoro è stato già fatto in questa direzione da lui e il suo team negli ultimi mesi, mentre Rublev da questo punto di vista è decisamente più acerbo e predilige ancora un gioco full-power come dice molte volte lui stesso.

Sarà poi fondamentale il servizio – migliorato da entrambi considerevolmente – e tenere quindi i propri turni di battuta non permettendo all’avversario di poter aggredire molte seconde. Jannik ha un po’ peccato con quest’arma nelle sue prime prestazioni australiane di questi giorni: quindi, sarà importante migliorare la percentuale di prime palle in campo al fine di poter ottenere più facilmente punti con la battuta. Gli allenamenti dell’azzurro nel giorno precedente alla sfida per un posto in semifinale si sono concentrati particolarmente proprio sul servizio. Speriamo diano i suoi frutti in partita.

L’incontro si giocherà nella Rod Laver Arena alle ore 10:30 italiane di martedì 23 gennaio e sarà visibile su Eurosport e Discovery Plus. Il pronostico è azzurro per noi e scommettiamo anche per chiunque ne capisca di tennis, italiano e non. Niente a che fare con il tifo. Semplicemente alla vigilia del match un tennista pare più forte e completo dell’altro. Staremo a vedere, però, se le prestazioni di entrambi i giocatori seguiranno il rispettivo profilo tennistico. Se fosse così, la strada per il numero 1 azzurro sarebbe decisamente più in discesa.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement