Il 2020 parte con la novità dell’ATP Cup, manifestazione a squadre che ricalca proprio la Davis Cup Finals e si disputa in tre città australiane: Brisbane, Perth e Sydney. Le 24 squadre sono suddivise in sei gruppi e le migliori otto entrano nel tabellone a eliminazione diretta che promuove alla finale Serbia e Spagna. Nadal ci arriva con una sconfitta patita nei quarti contro il belga David Goffin mentre Djokovic è imbattuto dopo cinque incontri. La Spagna inizia meglio la finale e si porta in vantaggio grazie a Bautista Agut che batte Lajovic, poi entra in scena Djokovic e tutto cambia; Nole si impone a Nadal nel secondo singolare e aiuta Troicki nel doppio decisivo contro Carreno Busta e Feliciano Lopez. Grazie ai punti conquistati nell’ATP Cup, Djokovic accorcia le distanze nei confronti di Nadal e alla vigilia degli Australian Open ne ha 515 in meno dello spagnolo, rimandando al major di Melbourne ogni eventualità di avvicendamento.
A Melbourne, Djokovic si conferma campione dopo una finale sofferta con Thiem e proprio la vittoria dell’austriaco su Nadal nei quarti sancisce il nuovo sorpasso che viene ufficializzato il 3 febbraio; è la centoquattresima (e per ora ultima) volta che la corona cambia capo. Tre settimane dopo la fine degli Australian Open, i primi due si aggiudicano i trofei degli ATP 500 a cui partecipano. A Dubai, il numero uno salva tre match-point in semifinale con Monfils e il giorno dopo regola Tsitsipas mentre Nadal domina ad Acapulco, dove però non deve affrontare nemmeno un Top-20. Poi, il mondo si ferma a causa del Covid-19 e con lui lo sport. Il 16 marzo la classifica ATP viene congelata con Djokovic che ha un vantaggio di 370 punti (10220 contro 9850) su Nadal; Thiem segue al terzo posto con 7045 mentre Federer è sceso in quarta posizione con 6630.
Nel breve periodo, è ragionevole ipotizzare che il serbo avrebbe dilatato il divario nei confronti degli immediati inseguitori in quanto, tra Indian Wells e Miami, avrebbe avuto solo 135 punti da difendere contro i 360 di Nadal, i 1010 di Thiem e i 1600 di Federer; quel che conta, tuttavia, è la realtà e la pandemia mondiale costringe Andrea Gaudenzi, nuovo chairman dell’ATP, a prendere la decisione di congelare il ranking fino a dicembre 2020 (in seguito arriverà una proroga fino all’8 marzo 2021). Cosa significa congelare il ranking? Significa che ogni tennista, fino alla data di cui sopra, potrà scegliere il miglior punteggio realizzato nei tornei a cui ha partecipato due volte e conservare altresì i punti accumulati in quelli (come Wimbledon) che nel 2020 non si sono disputati.
Lo stop si protrae fino al 22 agosto, quando il Masters 1000 di Cincinnati viene giocato a Flushing Meadows senza pubblico e con numerose defezioni. Dopo mesi di forzata inattività, nessuno è al meglio della condizione ma Djokovic riesce ugualmente a rispettare il pronostico e fare suo il Western & Southern Open dell’Ohio, diventando così l’unico tennista ad aver vinto almeno due volte tutti i 1000 in calendario. Assenti Nadal e Federer (con lo svizzero che aveva annunciato lo stop prima della pandemia a causa di problemi fisici e non rientrerà prima del 2021), Djokovic è il grande favorito agli US Open ma un gesto di nervosismo gli costa caro nel primo set della sfida con Carreno Busta. Al termine di un game in cui ha appena perso la battuta (5-6), il serbo si libera della pallina che ha in mano indirizzandola verso il fondo del campo e colpendo involontariamente una giudica di linea al collo. L’episodio gli costa la squalifica e il numero uno, dopo una lunga discussione con il direttore e il supervisor del torneo, è costretto a lasciare il campo.

Dopo la parentesi americana, il circuito si sposta in Europa dove il Roland Garros e altri tornei hanno occupato da tempo la finestra lasciata libera dalle defezioni di numerosi tornei. A Roma Djokovic riprende il filo con la vittoria aggiudicandosi il torneo in cui il rientrante Nadal esce nei quarti per mano di un ottimo Schwartzman. A Parigi però, nonostante le condizioni climatiche diverse dal solito, lo spagnolo torna a comandare e morde la Coppa dei Moschettieri per la tredicesima volta (su sedici partecipazioni) in carriera e raggiunge Federer a quota 20 Slam. La finale contro lo stesso Djokovic è un capolavoro tattico, prima ancora che fisico e tecnico, ma l’indomani il serbo ha un vantaggio nel ranking di quasi 2000 punti.
Per garantirsi di chiudere la stagione al primo posto per la sesta volta (emulando così il recordman Sampras, che però lo fece consecutivamente) a Djokovic bastano due vittorie a Vienna e così accade: sconfitti Krajinovic e Coric con lo stesso punteggio (7-6 6-3), Nole può festeggiare ma nei quarti, forse anche scarico mentalmente, subisce la sconfitta più pesante in carriera perdendo 6-2 6-1 dall’italiano Lorenzo Sonego, entrato nel torneo come lucky-loser. Dopo aver rinunciato a Parigi-Bercy, il numero uno del mondo chiude il 2020 nell’ultima edizione londinese delle ATP Finals. All’interno di una O2 Arena mestamente deserta, il leader del ranking chiude al secondo posto il gruppo di round-robin alle spalle di Medvedev – che l’ha sconfitto senza attenuanti con un doppio 6-3 – mentre in semifinale ingaggia una lotta durissima con Thiem, al quale annulla quattro match-point nel tie-break del secondo set prima di farsi a sua volta recuperare un vantaggio di 4-0 nel tie-break del terzo e perderlo 7-5.
È la 526eiesima sconfitta del numero 1 del mondo in 3651 incontri giocati e la nostra storia finisce qui. Nella prossima puntata, l’ultima di questa lunga carrellata sulla storia del numero 1 ATP dalle sue origini a oggi, prenderemo in esame i numeri e le statistiche relative a questi 47 anni e oltre di leadership mondiale nel tennis maschile.
TABELLA SCONFITTE N.1 ATP – VENTOTTESIMA PARTE
2018 | NADAL, RAFAEL | DEL POTRO, JUAN MARTIN | 67 26 RIT. | US OPEN | H |
2018 | DJOKOVIC, NOVAK | ZVEREV, ALEXANDER | 46 36 | MASTERS | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | BAUTISTA AGUT, ROBERTO | 63 67 46 | DOHA | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | KOHLSCHREIBER, PHILIPP | 46 46 | INDIAN WELLS | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | BAUTISTA AGUT, ROBERTO | 61 57 36 | MIAMI | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | MEDVEDEV, DANIIL | 36 64 26 | MONTE CARLO | C |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | NADAL, RAFAEL | 06 64 16 | ROMA | C |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | THIEM, DOMINIC | 26 63 57 75 57 | ROLAND GARROS | C |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | MEDVEDEV, DANIIL | 63 36 36 | CINCINNATI | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | WAWRINKA, STAN | 46 57 12 RIT. | US OPEN | H |
2019 | DJOKOVIC, NOVAK | TSITSIPAS, STEFANOS | 63 57 36 | SHANGHAI | H |
2019 | NADAL, RAFAEL | ZVEREV, ALEXANDER | 26 46 | MASTERS | H |
2020 | NADAL, RAFAEL | GOFFIN, DAVID | 46 67 | ATP CUP | H |
2020 | NADAL, RAFAEL | DJOKOVIC, NOVAK | 26 67 | ATP CUP | H |
2020 | NADAL, RAFAEL | THIEM, DOMINIC | 67 67 64 67 | AUSTRALIAN OPEN | H |
2020 | DJOKOVIC, NOVAK | CARRENO BUSTA, PABLO | 56 SQUAL. | US OPEN | H |
2020 | DJOKOVIC, NOVAK | NADAL, RAFAEL | 06 26 57 | ROLAND GARROS | C |
2020 | DJOKOVIC, NOVAK | SONEGO, LORENZO | 26 16 | VIENNA | H |
2020 | DJOKOVIC, NOVAK | MEDVEDEV, DANIIL | 36 36 | MASTERS | H |
2020 | DJOKOVIC, NOVAK | THIEM, DOMINIC | 57 76 67 | MASTERS | H |
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- Connors
- Borg e ancora Connors
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