I tennisti canadesi e la "maledizione" delle finali

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I tennisti canadesi e la “maledizione” delle finali

Ben quattordici sconfitte nei match decisivi per gli atleti del Canada nelle ultime quattro stagioni

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Denis Shapovalov - ATP Madrid 2021 (ph. Ángel Martínez)
 

Con la sconfitta subita da Casper Ruud nella finale del Gonet Geneva Open, è sfumata per Denis Shapovalov la possibilità di conquistare il suo primo titolo ATP sulla terra battuta, ed è arrivata un’altra sconfitta nell’atto finale di un torneo del circuito maggiore per un tennista canadese.

Gli atleti della foglia d’acero, infatti, nelle ultime stagioni hanno fatto registrare un record estremamente negativo nel match conclusivo dei tornei ATP con una sola vittoria (a Stoccolma nell’ottobre del 2019 proprio da parte di Shapovalov) e ben 14 sconfitte.

Iniziando dalla stagione 2018, si sono registrate una sconfitta di Brayden Schnur, due di Milos Raonic, Denis Shapovalov e Vasek Pospisil, e ben sette di Felix Auger Aliassime.

Dopo una sola finale perduta nel 2018, quella da parte di Raonic sull’erba di Stoccarda contro Roger Federer, nel 2019 ci sono state cinque sconfitte, oltre alla vittoria di Shapovalov. Brayden Schnur ha aperto la serie in febbraio al New York Open contro Reilly Opelka, poi Auger Aliassime ne ha perse tre consecutive (sulla terra di Rio contro Djere, a Lione contro Paire e sull’erba di Stoccarda contro Berrettini) e alla fine di ottobre Shapovalov ha ceduto all’atto conclusivo del Masters 1000 di Parigi contro Novak Djokovic.

Nonostate la stagione mutilata da oltre cinque mesi di pausa, anche nel 2020 i canadesi sono riusciti a raggiungere sei finali, senza però riuscire a portare a casa nessun titolo: Gael Monfils li ha fermati per due settimane consecutive in febbraio, prima battendo Pospisil a Montpellier e poi, la settimana dopo, superando Auger Aliassime nell’ATP 500 di Rotterdam. Successivamente proprio Auger Aliassime si è fermato nel match decisivo dell’ATP 250 di Marsiglia contro Stefanos Tsitsipas. Infine, dopo la ripresa del circuito, c’è stata la finale del Masters 1000 di Cincinnati (giocato però a Flushing Meadows) raggiunta da Milos Raonic e persa contro Djokovic, e in autunno si sono avute la sconfitta ancora di Auger Aliassime in finale al ‘250’ di Colonia contro Alexander Zverev e la dolorosa battuta d’arresto di Vasek Pospisil per 7-6 al terzo set contro il nostro Jannik Sinner nel match conclusivo del torneo di Sofia, match che la Rai trasmise in diretta su Rai 2 dopo anni di assenza del tennis dalle reti principali della TV di stato.

In questo 2021 sono arrivate altre due sconfitte in finale, la prima da parte ancora di Felix Auger Aliassime che ha ceduto in due set contro Daniel Evans nel Murray River Open di Melbourne, e la seconda appunto subita da Shapovalov la settimana scorsa a Ginevra.

In campo femminile le cose sono andate un po’ meglio, almeno a livello di percentuali: dal 2018 le tenniste canadesi hanno raggiunto nove finali vincendone solamente quattro, tre delle quali conquistate da Bianca Andreescu. Decisamente pesanti i suoi titoli: Indian Wells, Toronto e US Open 2019, cui si aggiunge la finale del WTA International persa nel gennaio 2019 ad Auckland contro Goerges e quella del WTA 1000 di Miami ceduta ad Ashleigh Barty qualche settimana fa.

L’unica altra vittoria di una tennista biancorossa è andata a Leylah Fernandez al WTA 250 di Monterrey in marzo 2021, dopo che la stessa tennista classe 2002 aveva perso la finale di Acapulco nel 2020. Infine le altre due finali che mancano all’appello sono state ad appannaggio di Eugenie Bouchard, che ha perso 7-6 al terzo il match decisivo a Istanbul nel 2020 e si è arresa in due set a Sara Sorribes Tormo a Guadalajara nel 2021.

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