Tutti i vincitori ATP del 2020: dalla Serbia di Djokovic a Medvedev, i 33 trofei assegnati

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Tutti i vincitori ATP del 2020: dalla Serbia di Djokovic a Medvedev, i 33 trofei assegnati

Ripercorriamo tutto il tennis maschile che si è giocato nel 2020. Il primo Slam di Thiem e il 20° di Nadal. I cinque titoli di Rublev e il primo di Sinner

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Rafa Nadal - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Sarà una stagione unica e irripetibile. Se un anno fa ce lo avessero garantito con la certezza di un viaggiatore del tempo bramoso di rivelarci il futuro eppure avaro di dettagli, avremmo subito pensato a un terremoto ai vertici del ranking, con l’avverarsi – in modo netto, traumatico – di quel cambio della guardia ogni anno “più inevitabile” eppure sempre evitato. O, forse, l’impresa di un Grande Slam dopo mezzo secolo. Sogni ultraterreni con protagonista il proprio idolo che brandisce la racchetta al cui confronto il martello di Thor impallidisce.

Ora, con un poco rassicurante punto interrogativo al posto di data e luogo di inizio del Tour 2021 (sappiamo che le quali dell’Australian Open si disputeranno entro il 15 gennaio e il main draw partirà l’8 febbraio), potremo dichiararci contenti se questa annata tennistica con un grosso vuoto in mezzo sarà stata davvero unica e irripetibile… nel suo genere. Ma è anche il momento di tirare le somme perché, dagli incendi australiani di gennaio all’ultima bolla del novembre londinese, siamo stati spettatori, quasi sempre ben lontani dagli spalti, di cinque mesi di tennis giocato che ci hanno addirittura regalato il primo vincitore Slam nato negli anni ’90, quell’apolide di Lostgenlandia che risponde al nome di Dominic Thiem.

Week 1 (3-12 gennaio)

La novità dell’anno (fino a questo momento) si chiama ATP Cup, manifestazione a squadre organizzata dalla sigla dei professionisti del tennis che, incidentalmente, si mette di traverso con la nuova formula della Coppa Davis pensata e finanziata dal gruppo Kosmos di Gerard Piqué. Vince la Serbia di Novak Djokovic, ma la vera notizia è che Rafa Nadal perde per la prima volta dal 2004 un incontro a squadre con la maglia della Spagna (o forse no).

ATP CupSerbia b. Spagna 2-1
250 Doha[2] A. Rublev b. [Q] C. Moutet 6-2 7-6(3)

Week 2 (13-18 gennaio)

Fuori dall’ATP Cup perché classificato peggio di due suoi concittadini, Andrey Rublev si fa notare nella settimana che precede l’Happy Slam vincendo il secondo torneo consecutivo.

250 Adelaide[3] A. Rublev b. [Q] L. Harris 6-3 6-0
250 AucklandU. Humbert b. [5] B. Paire 7-6(2) 3-6 7-6(5)

Week 3-4 (20 gennaio – 2 febbraio)

Agli ottavi dell’Australian Open, il russo perde l’imbattibilità che durava dalle Finali di Davis. Non la perde invece Djokovic che si impone in finale su Thiem, per la terza volta fermato all’ultimo atto di uno Slam.

Australian Open[2] N. Djokovic b. [5] D. Thiem 6-4 4-6 2-6 6-3 6-4

Novak Djokovic – Australian Open 2020 (foto via Twitter @AustralianOpen)

Week 5 (3-9 febbraio)

Dopo la concentrazione nel brodo primordiale down under, il big bang di febbraio disperde i tennisti nelle più diverse condizioni tra Asia, Europa e Americhe.

250 Montpellier[1] G. Monfils b. [PR] V. Pospisil 7-5 6-3
250 PuneJ. Vesely b. [8] E. Gerasimov 7-6(2) 5-7 6-3
250 Cordoba[3] C. Garin b. [1] D. Schwartzman 2-6 6-4 6-0

Week 6 (10-16 febbraio)

Se il 2019 è stato ricco di soddisfazioni per i colori azzurri, i nostri sono risultati assenti all’appello di gennaio e tocca ad Andreas Seppi dare un primo segnale di risveglio.

500 Rotterdam[3] G. Monfils b. F. Auger-Aliassime 6-2 6-4
250 New York[8] K. Edmund b. A. Seppi 7-5 6-1
250 Buenos Aires[8] C. Ruud b. [LL] P. Sousa 6-1 6-4

Week 7 (17-23 febbraio)

Dal nulla, anzi, dalle qualificazioni che è anche più lunga, Gianluca Mager raggiunge la finale dell’ATP 500 di Rio, battendo tra gli altri Thiem e Casper Ruud. E due volte Attila Balazs.

500 Rio de Janeiro[3] C. Garin b. [Q] G. Mager 7-6(3) 7-5
250 Delray Beach[4] R. Opelka b. Y. Nishioka 7-5 6-7(4) 6-2
250 Marsiglia[2] S. Tsitsipas b. [7] F. Auger-Aliassime 6-3 6-4

Week 8 (24 febbraio – 1 marzo)

Il classe 1986 Gael Monfils è carico come una molla e si presenta a Dubai con la valigia appesantita dai due trofei appena conquistati. Sembra incontenibile anche per Djokovic, ma si ferma a un passo dal traguardo lasciando la strada della finale al campione serbo, lui sì inarrestabile. La vittoria di Lamonf ai quarti contro Gasquet sarà l’ultima della sua stagione. Primo titolo dell’anno per Nadal ad Acapulco e Thiago Seyboth Wild primo classe 2000 ad alzare una coppa ATP.

500 Acapulco[1] R. Nadal b. T. Fritz 6-3 6-2
500 Dubai[1] N. Djokovic b. [2] S. Tsitsipas 6-3 6-4
250 Santiago[WC] T. Seyboth Wild b. [2] C. Ruud 7-5 4-6 6-3

Il Tour ATP si ferma a Indian Wells. La speranza di giocare Miami scompare in fretta, salta la stagione rossa, poi va in fumo l’erba. Arriva la seconda metà di luglio e ancora non si gioca. L’epidemia pare fuori controllo negli Usa, eppure quei folli dell’USTA non si danno per vinti e continuano a procedere nella complicatissima organizzazione dello US Open, consci che potrebbe saltare in ogni momento. Ma avranno ragione loro.


LA RIPRESA

Week 34 (22-29 agosto)

Già riparatiti i circuiti WTA e Challenger, il circuito maggiore dei maschi torna in campo nella “bolla” di New York, mentre ci si domanda dopo quanto tempo si potranno togliere quelle virgolette – ben sapendo che non sarà un buon segno. Il Western & Southern Open si disputa nella Grande Mela, gli spalti sono vuoti, tutto è cambiato. No, non tutto: Nole continua a vincere, è imbattuto nel 2020 e lo si dà come unico favorito dello US Open.

Masters 1000 Cincinnati/NY[1] N. Djokovic b. M. Raonic 1-6 6-3 6-4

Week 35-36 (31 agosto – 13 settembre)

Unico Favorito, si diceva. Invece, Pablo Carreño Busta lo brekka all’undicesimo gioco del primo set, lui non gradisce e scaglia una palla che centra una giudice di linea: è squalifica. Con Federer e Nadal assenti (non mancavano contemporaneamente uno Slam dal millennio passato), si apre uno scenario inaspettato. Medvedev schiacciasassi perde tre set a zero da Thiem che, affrontando la sua prima finale Slam da favorito, è paralizzato per due set; poi, il favorito diventa Zverev e la paura cambia lato del campo. Emozioni fortissime mentre si avvicina l’epilogo e titolo per Dominic, colui che aveva il numero più basso del salvacoda saccheggiato dal Big 3. In contemporanea con la seconda settimana newyorchese, comincia a Kitzbuhel l’inedito swing autunnale su terra battuta.

US Open[2] D. Thiem b. [5] A. Zverev 2-6 4-6 6-4 6-3 7-6(6)
250 KitzbuhelM. Kecmanovic b. [Q] Y. Hanfmann 6-4 6-4

Dominic Thiem – US Open 2020 (via Twitter, @usopen)

Week 37 (14-21 settembre)

A Roma, Sinner viene sgambettato dagli slice di Grischa, Sonego e Berrettini sbattono contro Ruud, ma ci sono le notti magiche di Lorenzo Musetti che regola Wawrinka e Nishikori. Djokovic torna in fretta ad alzare un trofeo, Schwartzman si accontenta di arrivare secondo dopo aver battuto Nadal, assente da febbraio.

Masters 1000 Roma[1] N. Djokovic b. [8] D. Schwartzman 7-5 6-3

Week 38 (21-27 settembre)

L’improvvisata mini-stagione terraiola prosegue ad Amburgo, dove Fognini mette a segno la prima vittoria dopo l’operazione alle caviglie. Tsitsipas sta per vincere il torneo, ma si attarda a guardarsi a pochi metri dal traguardo e Rublev lo sorpassa.

500 Amburgo[5] A. Rublev b. [2] S. Tsitsipas 6-4 3-6 7-5

Week 39-40 (27 settembre – 11 ottobre)

Ci pensa Nadal a riportare un po’ di normalità, sempre che vincere per 13 volte il Roland Garros sia normale. Settembre se ne va, c’è freddo, tira vento e piove, anche sul Philippe-Chatrier perché non ci sono più i tetti di una volta, adesso li fanno con l’effetto outdoor. Le palline sono dei mattoni (forse proprio quelli che non hanno usato per chiudere del tutto lo stadio), Gaston gioca smorzate con sommo gaudio, Lorenzo Sonego si fa notare a suon di drittoni, Dominic ancora non si è ripreso da New York, Djokovic pare di sì, ma Rafa lo atterra in finale. E, unico a dare qualche grattacapo al Re della terra, brilla nelle condizioni a lui meno congeniali Jannik Sinner, spintosi tra i migliori otto.

Roland Garros[2] R. Nadal b. [1] N. Djokovic 6-0 6-2 7-5

Novak Djokovic e Rafa Nadal – Roland Garros 2020 (via Twitter, @australianopen)

Week 41 (12-18 ottobre)

Ottobre rivoluziona il calendario con l’evento della ex Leningrado promosso ad ATP 500 e timbrato dal solito Rublev. Arrivano licenze a costo zero e con esse il miracolo di un secondo torneo del Tour in Italia, a Santa Margherita di Pula. I campi sono stretti e i giudici di linea rischiano sulle risposte ai kick esterni, ma va benissimo così. Lorenzo Musetti si fa valere, Marco Cecchinato rinasce anche se appassisce all’ultimo ostacolo. Zverev si consola a Colonia e Felix Auger-Aliassime perde la sua sesta finale su sei disputate nella sua giovane carriera.

500 San Pietroburgo[3] A. Rublev b. [7] B. Coric 7-6(5) 6-4
250 Colonia 1[1] A. Zverev b. [3] F. Auger-Aliassime 6-3 6-3
250 SardegnaL. Djere b. [WC] M. Cecchinato 7-6(3) 7-5

Week 42 (19-25 ottobre)

Colonia 2, il ritorno. Di Sascha, che poi non era neanche andato via. Litiga con Hawk-eye live e con Sinner, mette in riga il secondo, ma sulla riga il falco ha l’ultima parola, anzi l’unica perché non ci sono gli umani, e se è errata pazienza. Anversa va di traverso a Khachanov, che si arrabbia per un clamoroso abbaglio dell’arbitro (su un punto che avrebbe probabilmente perso, peraltro), poi crede che qualsiasi chiamata sia un furto e se lo è pazienza perché non c’è Hawk-eye. Daniel Evans fa vedere un bel tennis, Humbert anche e vince pure.

250 AnversaU. Humbert b. [8] A. de Minaur 6-1 7-6(4)
250 Colonia 2[1] A. Zverev b. [2] D. Schwartzman 6-2 6-1

Week 43 (26 ottobre – 1 novembre)

A Vienna, Sonego si dimentica di non essere un giocatore da veloce indoor e mostra a Krajinovic e Coric che, per battere il numero 1 del mondo in versione minore, bisogna tirare fortissimo senza paura e non fare l’esatto contrario. Arriva fino in fondo, il nostro Karate Kid, ma lì lo aspetta Rublev che francamente ha anche un po’ stancato (finirà con 41 vittorie in stagione, primo insieme a Nole) e la quinta finale su cinque vinta quest’anno sembra cosa poco carina nei confronti di FAA. Nur-Sultan, Challenger di inizio marzo dal quale scappavano in fretta e furia i tennisti temendo di venire bloccati dalla pandemia, torna come “250”. Vince John Millman che, impossibilitato a tornare a casa, vagabonda da agosto.

500 Vienna[5] A. Rublev b. [LL] L. Sonego 6-4 6-4
250 Nur-Sultan[4] J. Millman b. [3] A. Mannarino 7-5 6-1

Week 44 (2-8 novembre)

A Bercy Nadal fatica da subito, questa cosa dell’assenza di vento e di giochi di ombre, senza sole in faccia né interruzioni per pioggia rende il tennis troppo facile per gli avversari e Zverev lo ferma in semifinale. Rispunta però Medvedev, all’improvviso tornato nella miglior versione 2019, che si impone in rimonta.

Masters 1000 Parigi-Bercy[3] D. Medvedev b. [4] A. Zverev 5-7 6-4 6-1

Week 45 (9-15 novembre)

Infilato nello slot ultimamente occupato da quel laboratorio di esperimenti sapientemente denominato ATP Next Gen Finals, il piccolo torneo di Sofia schiacciato dalle vere Finals acquista risonanza mondiale grazie alle gesta di Jannik Sinner che procede risoluto verso la meta. L’incontro finale del “rosso che unisce” viene trasmesso a reti unificate (Supertennis e Rai 2) e non può che concludersi con il trionfo del nostro. Interessante (per certi versi) anche la gara di doppio, con Melzer e Roger-Vasselin costretti ad arrivare in finale per evitare che Jamie Murray e Skupski, vincendo il torneo come invero faranno, si impossessino del loro posto alle ATP Finals. Il duo austro-francese supera la semifinale, allora la finale con i Brits viene anticipata in fretta e furia al venerdì sera, dando così modo a Melzer di addurre un dolore alla spalla, dare forfait e correre con il partner alla O2 Arena, dove Gerry Armstrong può finalmente sorteggiare i gironi; anche se, stando al bizzarro regolamento, dovrebbe aspettare l’uscita della classifica il lunedì successivo, il Day 2 delle Finals.

250 SofiaJ. Sinner b. V. Pospisil 6-4 3-6 7-6(3)

Jannik Sinner con il trofeo – Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)

Week 46 (15-22 novembre)

Per fortuna c’è il girone London 2020 ad assicurare degli incontri godibili. Thiem-Nadal è senz’altro uno dei più belli dell’anno, con i due che si scrollano la terra di dosso, specialmente Rafa che pare addirittura nato su questo campo. Nell’altro girone è arrivato con merito Diego Schwartzman – merito anche di Thiem, principe azzurro che pare aver svegliato la generazione perduta con il bacio sulla coppa dello US Open. Fuori i vecchi in semifinale: Domi gioca però un set di troppo con Nole, Daniil stecca meglio (peggio?) di Rafa e il lob involontario gli permette di infilarsi nelle porte scorrevoli del treno che porta alla finale. Thiem ci sbatte, contro quelle porte, sbagliando un appoggio di dritto secondo lui difficile, perde freschezza e Medvedev è Maestro.

ATP Finals Londra[4] D. Medvedev b. [3] D. Thiem 4-6 7-6(2) 6-4

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